(1 ) Enchanted - Maledictis

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Era una fredda notte di ottobre quando tutto ebbe inizio. Quando avevamo sei anni nostra madre morì di cancro, e nostro padre, per non lasciarci senza una figura materna, decise di risposarsi con una nobile di un regno vicino, anche lei senza marito; tanto bella quanto cattiva.
Era una donna crudele e avida. Ma nostro padre ne era accecato. Sapevamo tutti che quella donna era una strega, ormai, ma da bambini non potevamo capirlo.
Eravamo in dodici, noi. Dodici fratelli. Nostra madre aveva avuto due gravidanze gemellari, ed eravamo nati noi: io, Jean, e Erik, dai lunghi capelli biondi e gli occhi verdi;

Lucas, Sirius, Evan, Marcus, Liam , Aro, Alec, Paul, Dimitri e Orion, capelli neri fino alle spalle e occhi verdi, nati da una seconda gravidanza gemellare.

Quanto amavano nostra madre! Ma quella donna, la matrigna, quando io compii 32 anni ci maledisse tutti.

                  Il sole sorgerà

E in lupi vi trasformerà.
Uomini tornerete
Se una donna tutti
Con la sua volontà
completamente
A uno e a tre
possederete.

Corremmo fuori dal palazzo disorientati e impauriti; avevamo ancora le nostre coscienze, ma sentivamo le zampe anteriori premere sul terreno e quelle posteriori scalciare.
Giunti nella foresta di Liamair, ci raggruppammo vicini. Il sole era alto. Non potevamo comunicare fra noi. Ci potevamo guardare e strisciare l'uno contro l'altro tentando di lenire il dolore che ci attanagliava.
Passammo due anni in quelle sembianze: lupi di giorno e uomini di notte.
Quando avevamo iniziato a perdere le speranze, una notte la trovammo, svenuta ai piedi di un albero: era così bella che rimanemmo a guardarla a lungo, dimenticando che potesse essere grave: era una ragazza albina, dalla pelle di porcellana, con la carnagione bianca come la neve; sembrava brillare sotto la luce della luna.
Io stesso la presi fra le braccia e la portai nella vecchia capanna accanto al castello dove abitavamo io e i miei fratelli.
La adagiai delicatamente sul letto, e la osservai insieme agli altri. Non sembrava ferita; forse era solo stanca. Decidemmo di lasciarla dormire.
Le accarezzai il viso e lo sterno, e le diedi un lieve bacio sulla fronte, prima di uscire e chiudermi la porta alle spalle.