Thomas non dormiva da tempo, forse ore, forse giorni, fatto sta che il tempo in quella camera si era fermato.
Senza il ticchettio di un orologio, o anche solo delle finestre che mostrassero la luce del sole, Thomas si sentiva in trappola.
Sonja non era più andato da lui e non apriva bocca da troppo tempo.
Il cibo che gli davano, passato vigorosamente con la porta socchiusa, era sempre lo stesso: una misera insalata verde, un paio di fette di prosciutto e tre mandarini. Tre volte al giorno, niente di più niente di meno.Gli mancava Minho, con le sue battute tristi; gli mancava Teresa, con tutte le sue spiegazioni pieni di paroloni; gli mancava sua zia.
Diavolo se le mancava.
Invece di accettare quello stupido incarico, sarebbe dovuto rimanere in America, andare a Chicago per salutarla un'ultima volta invece, come già era capitato, era scappato come un codardo dalla realtà.Si era ripromesso, lo aveva promesso, eppure l'errore si ostinava a ripetersi, senza mai dare tregua ai suoi sensi di colpa.
Cosa avrebbe mai potuto fare per rimediare?
Con la schiena appoggiata al materasso, posò i gomiti sulle sue ginocchia e si nascose il viso con le sue mani.
Senza singhiozzi o lamenti, pianse in un religioso silenzio.
Si sentiva uni schifo, così male, così stupido, così...
Solo.
Le lacrime che rigavano il suo viso, divenuto pallido, erano enormi ma poche abbastanza, da farsi sentire sulla pelle.
La porta venne aperta con un tonfo: ad entrare furono Gally, Alby e, con sommo stupore, il Collante.
Quest'ultimo, assieme ai suoi amici, sorprese quello che credeva suo nemico, con gli occhi arrossati e lucidi.
Per una attimo, una fitta attraversò il petto di Newt.Thomas, sorpreso, si asciugò il viso velocemente, alzandosi poi in piedi pronto al combattimento.
«Cosa volete? » Chiese lui, freddo e serio.«Solo parlare. In privato, ovviamente. » Il biondo lanciò un'occhiata ai due ragazzi, intimandoli senza parlare, di uscire da quelle quattro mura.
La porta venne chiusa come venne aperta poco prima.
Erano soli, per al prima volta, non sotto sguardi indiscreti.
«So che hai parlato con mia sorella...- Iniziò lui, facendo scorrere l'indice sui libri, aspettando una qualunque reazione da parte dell'altro, la quale non arrivò. -A quanto pare lei tiene a te, così come Harriet si era affezionata incontrando Gally. Sempre la stessa storia, solo che questa volta si tratta di mia sorella. E io non farei mai soffrire Sonja, quindi, ecco il patto.-Attimi di silenzio seguirono le parole del biondo, che riprese poco dopo.
-Ti lascio vivere, solo se mi dirai tutto sui piani di Ava Paige. Semplice e perfetto, tu guadagni la tua vita e io guadagno informazioni importanti. » Newt, come avrebbe fatto un maestro delle elementari, mostra i palmi delle mani come se volesse sottolineare le sue parole.
«Non tradirei mai la WCKD. puoi anche sognarti che io parli. » Rispose a tono Thomas, stringendo un po' i pugni.
Il biondo sospirò, passandosi una mano tra i capelli biondi.
«Siete tutte uguali voi spie, non cambierete mai.- Poi, il suo viso si tramutò, diventando quasi spaventoso. -Non mi piacciono quelli come te, ancor di meno chi si mette contro di me, quindi apri bene quelle orecchie Tommy,
perché non lo ripeterò una seconda volta:
tu ora sei nel mio territoro e io qui detto le regole. Se voglio che qualcuno cerca stanze radioattive nell'oceano, posso farlo. Se voglio che la Foresta Amazzonica venga rasa al suolo, posso farlo. Io sono l'imperatore e nessuno deve saperlo. Quindi o farai come ti dico, oppure soffrirai più di quanto tu possa immaginare. »E uscì dalla stanza, senza aggiungere altro.
Thomas era a bocca aperta, non solo per le sue parole, ma anche perché quegli occhi gli avevano fatto battere forte il cuore.
Quello che il moro non sapeva, che contro la porta in legno, Newt si teneva una mano sul petto sentendo il forte battito del suo cuore.
Lui non era come aveva detto a quell'agente, anzi, stava anche combattendo per la salvaguardia delle foreste e per la depurazione degli oceani.
Doveva però, dimostrarsi forte davanti a quel ragazzo, altrimenti mai si sarebbero avvicinati.
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Shotgun /Newtmas' AU/
FanfictionThomas sogna ogni notte l'identico ragazzo e, nonostante cerca di reprimere quel viso angelico, questo è ormai tatuato nella sua testa. Dopo essere stato ingaggiato, insieme alla sua squadra, in una nuova missione dall'altra parte dell'oceano, l'age...