La maschera

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Quelle parole lo avevano quasi commosso. Non sapeva cosa dire perché, dopo tanto tempo, qualcuno stava cercando di entrare nella sua vita e non in modo rude.

Eppure la sua coscenza quasi urlò nella sua testa: aveva un unico obbiettivo, non doveva di certo farlo entrare nella sua vita e, perché no, il suo cuore.
Non voleva che la storia si ripetesse.

Doveva rimanere in piedi e, per quanto si stesse mostrando complicato, doveva continuare a indossare quella maschera che aveva deciso lui spontaneamente.

Nonostante tutto però, una lacrima rigò il viso dei biondi e molti ricordi subentrarono nella sua testa...

Sua madre era sempre stata una donna dall'animo puro e semplice.

Non si era mai fatta condizionare dal mondo che la circondava e, per quanto sembrasse scomodo e orribile, amava essere la pecora nera del gregge.

Aveva amici di qualunaue genere: da ragazze "Figlie dei fiori" con cui partecipava attivamente alle proteste, a rockettari scalmanati che non ascoltavamo altro se non le canzoni degli ACDC e dei Nirvana.

Insomma, una donna che non si trovava di certo ogni giorno.
Forse fu per quello che il padre di Newt se ne innamorò a prima vista.

Quell'uomo, esteriormente, era di bell'aspetto.

Eccome se lo era, basta guardare i figli.

Era americano, nato a New York e vissuto nel Bronx; un ragazzo con indosso un giubbotto di pelle consumato e un paio d'anfibi rovinati dal tempo.

Con gli occhiali da sole e l'atteggiamento da menefreghista: una sorta di Fonzie uscito dal programma Happy Days.

Con un numero notevole di ragazze che gli andavano dietro, lui non se ne portava a letto mai una. Non era un cattivo ragazzo e odiava giocare con i sentimenti delle donne.

Suo padre gli ripeteva sempre che le donne non dovevano essere toccate, nemmeno con un fiore.

La prima volta in cui si incontrarono, fu a metà dell'anno scolastico, in terza. Lui era due anni più grande ma, oltre al suo anno sabatico, era stato bocciato al secondo anno, alle superiori.

Appena i loro occhi s'incrociaromo, la scintilla fece scoppiare l'incendio.

Per quanto lo negassero, non potevano non accorgersi delle farfalle nello stomaco che ogni volta, creavano mille tempeste.

Frequentavano molti corsi assieme, tra cui la loro materia preferita: psicologia.

Studiarono assieme, iniziando anche a frequentare le stesse compagnie e gli stessi amici.
Alla fine, uscirono anche insieme, solo loro due: andarono al cinema e poi in un Fast Food.

Fu la serata migliore della loro vita visto che si scambiarono anche il loro primo bacio.

Con il passare degli anni, si misero insieme e furono considerati la coppia più bella del campus.

Si laurearono: lei in medicina e lui in psicologia.

Si sposarono e comprarono una piccola villetta nella campagna della grande Inghilterra.

Si sposarono ed ebbero il loro primo figlio qualche anno dopo.
Lo chiamavano Newton.

Una piccola furia che amava molto giocare con i martelli e le pinze. Non stava un attimo fermo.

Solo quando nacque la seconda figlia, Sonya, i problemi giunsero alla famiglia.

I due sposi, divenuti genitori, avevano accumulato troppi debiti con le persone sbagliate.

Shotgun /Newtmas' AU/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora