Thomas era confuso.
Confuso perché non sapeva più che fare.Il suo essere emotivo gli urlava di corrrere da quel biondino e appropriarsi di quelle labbra così invitanti, mentre il suo essere ragionevole gli diceva che piuttosto doveva farsi uccidere per lasciare in vita il suo amico.
Eppure, quel ragazzo che voleva dimostrarsi duro e forte, capì che mai più avrebbe mentito agli occhi del moro.
Fu per quello che, giorni dopo, tornò nella sua stanza con l'intenzione di essere meno rude.
Bussò, aspettando l'invito dall'altro, che non arrivò. Aprì comunque la porta, trovandolo seduto sul letto con gli occhi chiusi.
Stava dormendo, poteva notarlo dal ritmo regolare con cui il suo ventre si alzava e abbassava.
Stava per uscire, deluso di non essere uscito con il moro ma anche felice di aver visto il suo viso così tranquillo, quando però quel ritmo si velocizzò diventando irregolare.
Iniziò con alcuni lamenti, che presto si tramutarono in vere e proprie grida.
Aveva iniziato a rigirarsi nel letto, attorcigliadosi il copriletto attorno alle gambe.
«Lasciatemi in pace! Non volevo farlo! Non ho avuto scelta! » Urlava il ragazzo.
Senza aspettare un minuto di più, Newt corse verso il moro e iniziò a scuoterlo così da svegliarlo.
Eppure Thomas non apriva quegli occhi, come bloccato nel suo sogno.Newt riprovò, riprovò e riprovò ancora finché, come istinto involontario, lo strinse contro il suo petto, affondando il viso nei capelli dell'altro.
Thomas si svegliò.
Sentì l'odore del Collante invadergli le narici e per poco non gli mandò in pappa il cervello; poi però ricordò quello che aveva sognato e un brivido scosse la sua spina dorsale.Rimasero così per un bel po'.
Sulla Terra c'erano solo loro due e questo bastava.«Stai meglio Tommy? » Chiese il biondo, pronunciando quel nomignolo che scaturì nella spia emozioni contrastanti.
«Sì, credo di sì. » Sussurrò lui, senza staccarsi dall'altro.A malincuore però, Newt lasciò che le sue braccia cadessero sui suoi fianchi.
Si allontanò dal letto, facendo qualche passo indietro lontano dal ragazzo.«Ero venuto qui per mostrarti una cosa, ma dopo questo... Fatto, è meglio se ti lascio solo. » Il biondo stava per uscire, quando però Thomas lo richiamò.
«Voglio venire, adesso sto molto meglio. » Constatò invece il ragazzo.
"Ed è grazie a te." Pensò nella sua testa la spia, prima di alzarsi dal materasso e dirigersi verso la porta.
Finalmente stava uscendo.
S. A.
Buon salve a tutti e tutte.
Scusate per il capitolo corto, ma avevo voglia di scrivere un momento Newtmas ben diverso da quello del capitolo precedente.Comunque, spero che vi sia piaciuto.
Vi ricordo di colorare quella stellina è se avete critiche o commenti, tutto nei commenti.(sorry per gli erroracci)
Bye!
STAI LEGGENDO
Shotgun /Newtmas' AU/
FanfictionThomas sogna ogni notte l'identico ragazzo e, nonostante cerca di reprimere quel viso angelico, questo è ormai tatuato nella sua testa. Dopo essere stato ingaggiato, insieme alla sua squadra, in una nuova missione dall'altra parte dell'oceano, l'age...