Quattordici

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"Vieni," disse Celia mentre praticamente trascinava sua sorella lungo il corridoio

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"Vieni," disse Celia mentre praticamente trascinava sua sorella lungo il corridoio. "Dormirai con me stasera."

Isabel singhiozzò incontrollabilmente per tutta la strada verso gli alloggi. Celia richiese un bagno caldo a una serva appena entrarono nella stanza e, proprio quando la porta venne chiusa dalla serva, si voltò ad affrontare la sorella in lacrime. Seduta sul bordo del letto di Celia, Isabel si strofinava il volto tra i palmi tremanti, mentre la cascata senza fine sgorgava dalle sue piscine blu.

"Izzy," sussurrò Celia, inginocchiandosi davanti a lei. Non ci fu nessuna risposta, soltanto singhiozzi. Afferrò velocemente i polsi di Isabel e le spostò le mani dal viso, tenendole fermamente in grembo. "Isabel!" la sua voce dura colse di sopresa Isabel e il suo pianto si fermò brutalmente. Celia si sforzò di calmare la sua voce. "Izzy, sorellina," iniziò. "Dimmi cosa è successo."

Isabel aprì la bocca per parlare, le sue labbra che tremavano. "Papà è stato ucciso proprio davanti a me." disse con la voce tremante e bassa. "Ho visto la spada attraversare il suo petto come un ago conficcato in un pezzo di tessuto. Il sangue sgorgava e zampillava e quelle orride persone sogghignavano dalla gioia." Una singola lacrima scrivolò dal suo occhio e percorse la guancia sporca, scendendo fino al mento e spiaccicandosi sulla mano di Celia.

Il cuore di Celia battè selvaggiamente nel suo petto, ogni battito era come rumorosi zoccoli di  un destriero a galoppo su una strada impolverata. Chiuse gli occhi brevemente per ricomporsi e poi guardò negli occhi vacui di Isabel. "Ti hanno fatto del male?"

"No," rispose lei semplicemente. "Sebbene immagino l'avessero pianificato."

Celia prese un profondo respiro proprio quando la serva entrò di nuovo nella stanza, annunciando che il bagno per Isabel era pronto. Lei guardò la serva afferrare il braccio di Isabel e guidarla nella sala bagno, poi decise di dirigersi alla toilette. Celia scivolò dietro la tenda e si sedette sulla superficie fredda in legno, pregando Dio che sanguinasse. Lei guardò dove rilasciava i sui fluidi e non ci fu nessun segno di sangue.

Il suo cuore affondò.

Celia aveva un ritardo e i suoi dolori mensili non le avevano procurato nessun disagio, come avrebbero dovuto fare. Corse velocemente verso il bagno dove Isabel era seduta in una vasca vicino al camino, la serva che era rimasta in piedi silenziosamente in un angolo della stanza Attraversando la stanza, sorrise prima di sussurrare all'orecchio della serva.

"Potete farmi un favore?" chiese. La ragazza annuì e si chinò. "Ho bisogno che mi andiate a prendere delle erbe."

"Quali, Miss?"

"Mandragola," la ragazza si ricompose e aggrottò le lievi sopracciglia. "È per la mia causa mensile," la rassicurò Celia, mentendo tra i denti.

"Certo, Miss." la ragazza fece una riverenza. "Ve lo porterò ai vostri alloggi."

👑

Celia aprì la porta dei suoi alloggi e accompagnò dentro Isabel. Il suo corpo era fragile e le palpebre pesanti mentre le sbatteva lentamente, la sua vista era offuscata. Celia alzò le lenzuola e la stese sul letto, posando un leggero bacio sulla sua fronte prima di indicare a una serva di inziare a sverstirla.

Beatrice era seduta sul bordo del suo letto, le mani che coprivano qualcosa sul suo grembo. Mentre la serva rimuoveva l'abito di Celia, lei strinse gli occhi verso l'oggetto tentando di scoprire cosa fosse. "Cosa avete?"

Gli occhi di Beatrice scattarono verso l'alto mentre teneva l'oggetto tra le mani. La radice era larga e bitorzoluta e Celia capì subito cosa fosse. "Mandragola, Celia?" chiese Beatrice, il tono basso e gli occhi sottili. "Conosco soltanto due usi di questo: stregoneria e liberazione di un bambino."

"Lasciateci." disse Celia alla serva, che fece una riverenza e lasciò la stanza senza parlare o guardarsi intorno due volte. "Bea-"

"Vi conosco," disse lei. "E so che non sareste così superficiale da usarla per stregoneria. La punizione è la morte e voi non procurereste mai alla povera Isabel un'altra perdita. Quindi, di chi è il bambino?"

Celia guardò sua sorella, che giaceva placidamente addromentata sul letto. "Penso voi sappiate," disse tranquillamente.

"Maledetto quel pirata!"

"Beatrice, abbassate la voce!" sussurrò duramente Celia, spaventata che sua sorella si sarebbe svegliata. "È colpa mia tanto quanto sua."

"Come avete potuto essere così imprudente?"

"Da quando voi siete quella a cui importa delle reputazioni e di fare le cose oneste?" la sfidò Celia.

"Oh, vedo," disse Beatrice. "Ora che la vostra amata sorella è ritornata, non avete più buon senso per me!"

"Questo non è vero e lo sapete! Siete la mia migliore amica dal momento in cui siete arrivata qui."

"Beh, allora dovreste sapere che ho pianificato di sposare Lord Byron."

Ci fu una pausa mentre Celia assimilava la frase. "Cosa?" sussultò.

"Lui è un uomo molto rispettabile con una discreta quantità di terre. Dovrei pensare che voi siate felice per me, se siete la mia migliore amica."

"L'avete visto senza maschera? Il suo naso assomiglia a un becco! E i suoi occhi a quelli di un topo."

"Celia, rimangiatevi tutto!" disse Beatrice frustrata. "Per l'amor di Dio, voi siete quella che ha insistito che fossi ragionevole dal momento in cui siete ritornata."

"Ragionevole...sì. Ma non accontentatevi di...lui. Che ne pensate del Dottor Williams? Lui è molto affascinante e rispettabile,"

"Cosa?"

"L'ultimo uomo con cui avete ballato."

"Oh!" disse Beatrice. "Pensavo che l'idea fosse troppo romantica per voi."

Celia alzò gli occhi al cielo all'impertinenza di Beatrice. "Mi importa di voi, Bea. E tutto quello che voglio è che voi siate felice. Se lo sarete con Lord Byron, allora che sia così, ma ho visto il modo in cui Luke è affascinato da voi."

Beatrice sorrise. "Anche a me importa di voi. Prendere il mandragola è pericoloso. Non voglio perdervi."

Celia sospirò, abbracciandosi la vita. "Cos'altro posso fare? Se tenessi il suo bambino, io sarei giudicata una puttana e il bambino un bastardo."

"State attenta," disse Beatrice. "Indagate prima di fare qualcosa. E non fatevi prendere."

"Non lo farò."

Capsize [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora