Tredici

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Improvvisamente, la musica finì e Celia si trovò immersa in un'altra riverenza mentre l'uomo si inchinava

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Improvvisamente, la musica finì e Celia si trovò immersa in un'altra riverenza mentre l'uomo si inchinava. Aveva pianificato di girare sui tacchi e mettersi di nuovo accanto a Elizabeth, ma sentì una mano calda intorno al gomito appena iniziò a voltarsi, facendo indietreggiare il suo corpo. Lei si irrigidì. Dava la schiena all'uomo mentre lui chinava la testa, il suo respiro caldo le solleticò l'orecchio mentre espirava contro la sua pelle coperta da brividi.

"Siete bellissima," disse la voce familiare, bassa e roca.

Il cuore di Celia fu come un uccello intrappolato, allargando le ali per fuggire, martellando nel suo petto una volta realizzato. La presa sul suo braccio fu allentata e si voltò per incontrare ancora una volta il suo sguardo. Immediatamente si maledì per non averlo riconosciuto prima.

"Harry," disse.

"Celia."

Sollevò le sue dita snelle e abbronzate per sfiorarle la tempia, viaggiando lungo la guancia e il mento. Celia sentì il suo cuore librarsi, la pelle d'oca diffondersi velocemente come un fuoco selvaggio sul suo corpo. Voleva poggiarsi al suo petto e unire le loro labbra in un bacio senza fine, ma Greenwich Palace non era incurante come la Golden Tide, e baciare Harry in pubblico e davanti a Elizabeth sarebbe risultato un oltraggio. Invece, si morse il labbro e premette la fronte contro il suo mento.

"Non mi avete riconosciuto," disse lui, le labbra che sfioravano la sua fronte mentre parlava.

Lei si tirò dietro per incontrare i suoi occhi, mettendo della distanza tra loro. "La luce è fioca." disse.

"Miss Celia," una voce bassa la chiamò da dietro. Lei si voltò notando Luke, che indossava una maschera nera che copriva soltanto i suoi occhi. "Posso avere il prossimo ballo?"

"Mi farebbe molto piacere, Dottore." disse lei, prendendo la sua mano.

Luke allontanò Celia da Harry, lasciandolo a disagio da solo nel mezzo dei danzanti cortigiani ubriachi. Indietreggiò lentamente mentre i suoi occhi viaggiavano su Celia e Luke, i loro corpi che si muovevano calmi e leggeri sul pavimento a ritmo della melodia del violino. Come una scena tratta da un'opera di Shakespeare, Celia e Luke risero a lungo mentre volteggiavano. Harry restrinse gli occhi alla scena davanti a lui, guardando ogni mossa di Celia attentamente. Lei praticamente si gettava su di lui senza vergogna o accorgersene, facendo chiedere ad Harry la sua prospettiva. Era una scintilla di gelosia nei confronti di lui? Lei provava più affetto per Luke? O tutto era soltanto un continuo del loro gioco?

Luke prese la mano di Celia e la fece roteare a ritmo, come se la canzone fosse stata fatta per lei. Le piscine blu, in cui Harry sprofondava ogni volta che i suoi occhi si soffermavano sul suo sguardo, incontravano i suoi di smeraldo ad ogni giravolta del suo corpo, il collo si voltava per soffermare il suo sguardo su di lui ogni volta.

Appena la musica si fermò lentamente, anche il suo corpo lo fece. Appoggiò il palmo su quello di Luke mentre lei faceva una riverenza e lui si inchinava, con gli occhi che non lasciavano mai quelli di Harry. Luke, poi, le sussurrò qualcosa all'orecchio, facendole incurvare le labbra rosa mentre lo superava per dirigersi al trono dove Beatrice e Margaret erano in piedi accanto a Elizabeth. Le due abbassarono la testa in presenza della Regina, ricevendo un piccolo sorriso da parte di sua Maestà.

Celia ritornò alla sua posizione tra Elizabeth e Beatrice e guardò Luke sfoggiare un luminoso sorriso nei confronti di Beatrice, prima di immischiarsi nella folla. Beatrice sussultò immediatamente eccitata, ottenendo risatine da parte di Celia e Margaret. Lei strinse forte il braccio di Celia, voltandosi verso di lei.

"Chi era quello?" chiese frettolosamente.

"Mia cara, questo è il punto di un ballo in maschera!" disse Margaret, chinandosi in avanti.

Celia fece un gran sorriso alla sua amica. "Dovrete scoprirlo."

"Io? Andare da lui?" chiese Beatrice scioccata, come se Celia avesse appena suggerito di saltare da un ponte. Celia annuì semplicemente. "Assolutamente no! Se Lord Byron può chiedermi un ballo, potrà farlo anche lui." sbuffò.

Celia scrollò le spalle. "D'accordo."

Il ballo successivo iniziò e finì e Beatrice battè incessatamente i tacchi e si agitò per tutta la canzone. I suoi occhi vagarono tra la folla, cercando Luke con occhi disperati, finchè non ne ebbe finalmente abbastanza. Sbattè il piede con furia.

"Bene," disse lei. "Fate come volete." Beatrice ruotò gli occhi prima di camminare verso il centro della stanza.

Come se fosse un segnale, Luke comparve davanti a lei con un grande sorriso sul volto. Beatrice fece una riverenza al suo misterioso uomo proprio quando la musica iniziò a suonare e la loro favola incominciò.

Elizabeth e Celia guardarono la giovane coppia mentre si guardavano l'uno negli occhi dell'altro, del romanticismo che volava in aria tra di loro. Tuttavia, sullo sfondo, le porte furono pesantemente aperte rivelando un grande uomo e una donna nascosta che lo seguiva a stretto contatto. Elizabeth restrinse gli occhi per mettere a fuoco l'uomo, mentre Celia si concentrò sulla donna. La fioca luce nella stanza rese difficili identificarli finchè non furono soltanto a pochi metri da loro.

Celia sentì il suo cuore fermarsi appena la donna alzò leggermente la testa, ribelli ricci biondi che brillavano alla luce delle candele e scintillanti occhi blu simili a quelli di Celia.

"Izzy," disse, la voce tremante per la confusione e l'eccitazione.

Gli occhi di Isabel Wright si spostarono su sua sorella, i suoi lineamenti passarono dall'essere tristi all'essere estasiati in un battito di ciglia. Spalancò gli occhi e un sorriso comparve sul suo volto mentre correva verso Celia, gettando le braccia intorno al suo collo e piangendo sulla sua spalla. Celia strinse forte Isabel, sentendo le lacrime formarsi anche nei suoi occhi.

Appena si allontanarono, notarono la stanza calare nel silenzio: tutti gli occhi erano su di loro. Elizabeth si alzò dal suo trono e si schiarì la gola, ordinando il nome dell'uomo coperto dalla sporcizia davanti a lei.

"Vostra Meastà, sono io, Sir Francis Drake," disse, inginocchiandosi. Un altro pirata.

"Sir," disse ELizabeth preoccupata. "Vi ho a malapena riconosciuto. Cosa è successo?"

"Stavo salpando dal Nuovo Mondo quando gli spagnoli hanno attaccato." i cortigiani si fecero scappare dei sussulti, che echeggiarono nel forte silenzio. "Fortunatamente, la mia crew è forte e ci siamo impadroniti della nave." seguirono applausi. "A bordo ho trovato l'unica sopravvissuta inglese. Miss Isabel Wright, vostra Grazia." il Capitano indicò Isabel, che si teneva alla mano di Celia.

Isabel, come il Capitano, era coperta da un leggero strato di sporcizia. I suoi ricci biondi erano aggrovigliati e il corpo scosso dalla paura. Fu soltanto quando Isabel scoppiò in lacrime che Celia realizzò quello che aveva detto il Capitano: l'unica sopravvissuta inglese.

Capsize [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora