"Non si cammina davanti alla persona che ami
pensando di proteggerla dal male.
Tu sei forte, ma l'amore è molto più forte di te.
Quindi prendila per mano
e lasciala camminare al tuo fianco.
Il male, se siete insieme,
lo potete distruggere anziché affrontare soltanto"
-Mayson Cole-Mayson -Ventiquattro mesi prima-
La curva che prende è perfetta, come del resto tutte le altre che ha preso fino ad ora, e non perdo nemmeno tempo ad aggrapparmi da qualche parte perché la fiducia che ripongo in lui è talmente tanta che gli siederei accanto anche con una benda sugli occhi. Abbasso lo sguardo sulla cartina, mentre la pioggia fina batte incessante sul vetro della macchina per poi venire spazzata via dai tergicristalli che lavorano alla loro massima velocità.
Intorno alla pista, la gente è solo una macchia colorata che vedo muoversi mentre gli sfrecciamo davanti.
«Sono a gomito. Due a destra e subito dopo una a sinistra» lo informo, fissando ad intermittenza prima la strada e poi di nuovo il sudicio pezzo di carta che tengo tra le mani. Annuisce appena, tirando fuori il suo sorriso bastardo.
Scala la marcia e affonda il piede sul pedale. «Ricevuto.»
Ha l'aria tranquilla e rilassata, come se i duecento chilometri orari che stiamo per raggiungere siano per lui una passeggiata a piedi in riva al mare.
Non gli importa della macchina che ci trema sotto il culo, non gli interessa di prendere una curva a gomito a questa velocità. Lui si fida di se stesso e delle sue capacità e questo lo rende il re della calma. Ho detto che mi fido, è vero, eppure un pizzico di agitazione nasce nel mio stomaco. Se ci dovessimo schiantare alla prima curva sono convinto che sarebbe una morte sul colpo. Niente dolore, niente minuti agonizzanti, sarebbe impossibile continuare a respirare sbattendo a questa velocità. L'agitazione che sento dentro, infatti, è rivolta solo al resto della nostra famiglia che ci sta guardando.
«Avevi detto alla mamma che non avresti superato i centosessanta» gli ricordo controllando la velocità a cui stiamo andando.
«Vero, ma non gliel'ho promesso, quindi posso andare anche a duecento che avrei lo stesso il culo parato.»
«Il culo te lo spaccherà lo stesso non appena scenderai da questa macchina, papà.»
Gira di botto il volante, e questa volta devo reggermi al cruscotto per non andargli a finire addosso e fargli perdere la stabilità. Le ruote perdono momentaneamente il grip a terra a causa dell'acqua, e la macchina scivola di lato. È la frazione di un attimo, dove tutti dicono che dovresti vedere la tua vita passare davanti agli occhi. L'attimo prima di morire. Tutto quello che vedo io, però, e mio padre che raddrizza il volante mentre tira il freno a mano per toglierlo subito dopo. Non perde velocità, almeno non tanta, e con l'ennesima spinta mette di nuovo sotto attacco l'acceleratore.
Ho sempre amato l'adrenalina; ci sono cresciuto sul sedile di un auto guidata a manetta, tra le strade normali e quelle da corsa. Ho sentito le frenate, gli sbalzi dovuti allo sbandamento dell'auto, e non mi mettono paura come invece dovrebbero. Quando arriva il mio turno per correre accanto a lui è sempre la vita libera che mi sento addosso, sotto la pelle, nello stomaco, nei battiti del cuore.
Il mio non è mai stato uno di quei padri che ti prende per mano a passeggiare; lui ci metteva dentro una carriola e ci spingeva a tutto gas per il giardino. Ci chiudeva in macchina, mentre la mamma correva fuori urlando, e usciva dal vialetto di casa sgommando, promettendoci dieci minuti di divertimento. Non ci ha mai fatto provare biciclette con le rotelle perché era convinto che poi ci saremmo abituati ad una cosa troppo adagiata, e ci ha fatto cadere infinite volte a terra insegnandoci che ogni ginocchio sbucciato, ogni mano ferita e ogni culata che davamo a terra era un passo in più per imparare a rialzarci sempre più forti. E sembrerà un padre snaturato, uno di quei padri che la gente guarda con gli occhi stretti mentre scuote la testa giudicandolo come un incapace, ma non è così.
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I Ricordi che ho di te
Romance-COMPLETA- DOMANDE. RIMPIANTI. CUORI FATTI A PEZZI E DA RICUCIRE. UN SEGRETO CHE IN PASSATO HA DISTRUTTO LUI, E CHE ADESSO È PRONTO A DISTRUGGERE ANCHE LEI. Se n'era andato, portandosi dietro qualcosa di mio di cui ormai avevo imparato a fare a meno...