"E ti diranno che è sbagliato,
ma l'unica cosa che devi fare
per non sbagliare davvero
è seguire passo dopo passo il tuo cuore.
Perché lui, tra mille scelte,
non ne sbaglierà mai nemmeno una."
-Emory Scott-Emory –Oggi-
Lo vedo rotolare a terra il mozzicone di sigaretta che ho appena gettato; senza muovere lo sguardo da nessun'altra parte lo fisso osservandone il movimento lento con cui il vento se lo sta trascinando via.
È un insignificante movimento che non attirerebbe l'attenzione di nessuno, una di quelle tante piccole cose a cui la gente non fa mai caso. Tipo il gocciolio costante della fontana, che nonostante sia spenta continua a riempirsi lentamente con quell'unica goccia che cade nell'acqua ogni cinque secondi; oppure il continuo gioco dei colori che proviene dal nastro blu, un nastro per capelli che sicuramente qualcuno ha perso e che continua ad oscillare senza sosta bloccato tra i rami dell'albero che ho di fronte. È talmente pieno di brillantini che ogni volta che si muove riesce a catturare un nuovo sprazzo di luce. E ce ne sono tante di queste piccole cose che continuano a muoversi a ripetizione, come le foglie cadute a terra che si muovono in circolo accarezzando a mano a mano tutto il parco, o come le auto che passano senza sosta qui davanti: sempre lo stesso suono, seppur prodotto da modelli e grandezze diversi.
Oppure, come la vibrazione del mio cellulare nella borsa che continua a squillare imperterrito anche se io non intendo rispondere.
Potrei prestare attenzione ad ognuna di queste cose, volgere lo sguardo a turno tra di loro e osservarne ogni minima mossa o ascoltarne ogni minimo suono, ma è talmente tanto che sono ferma in questo preciso punto, sempre nella stessa posizione, che ormai tutti questi particolari hanno iniziato a sembrare normali, e tutto quello su cui mi fisso è il camminare del mozzicone di una sigaretta che non fumavo da anni. Non lo so perché oggi ho comprato questo pacchetto ma con il passare dei secondi, dei minuti, riesco a capire cos'è che mi colpisce tanto di quel filtro che rotola sul grigio asfalto: in un pensiero nascosto e contorto del mio cervello, io mi ci rivedo in quel mozzicone di sigaretta.
Il suo rotolare a destra per poi tornare a sinistra, a seconda di come si muove il vento, mi sembra lo stesso modo in cui vagano i pensieri nella mia testa: un secondo prima arrivano ad una conclusione e quello dopo raggiungono un vertice totalmente opposto. Non sanno che direzione prendere, non hanno la minima idea del punto in cui si dovrebbero fermare, e si ripetono, si ripetono dal primo all'ultimo senza darmi l'opportunità di provare cosa significhi starsene calmi e con la mente libera.
É come se fosse questo vento a comandarli a suo piacimento, ma lo capisco che questa è solo una stronzata: il vento può anche alzare la polvere, farti sballottolare in ogni dove e prima o poi porta via tutto. I pensieri, invece, non te li porta via nessuno.
Le temperature basse mi intorpidiscono mani e guance, e il naso posso giurare di non sentirlo quasi più. La pelle mi pizzica non appena entro al Burger Phill, e sento le mani bruciare quasi come se stessero prendendo fuoco. Me le sfrego sul giubbotto quattro o cinque volte per cercare di stiepidirle e la pelle diventa solo più rossa, donando ai miei occhi la vista delle mani più brutte che abbia mai visto in tutta la mia vita. Ha ragione Callie quando dice che dovrei farmi crescere le unghie, forse sembrerebbero più femminili ma -come poi aggiunge di solito- non sarebbero più le mie mani.
«Ho provato a chiamarti una decina di volte.» Impegnata a guardare le mie unghie completamente mozzicate salto sul posto al suono della voce di Sonia dietro le mie spalle. Vorrei sbranarla, dannazione, perché non può arrivare così di soppiatto e cercare di farmi venire un infarto, ma lo sguardo disperato con cui mi sta guardando mi incitano a non ucciderla proprio in questo momento. «Ho bisogno di un favore enorme, Emory.»
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I Ricordi che ho di te
Storie d'amore-COMPLETA- DOMANDE. RIMPIANTI. CUORI FATTI A PEZZI E DA RICUCIRE. UN SEGRETO CHE IN PASSATO HA DISTRUTTO LUI, E CHE ADESSO È PRONTO A DISTRUGGERE ANCHE LEI. Se n'era andato, portandosi dietro qualcosa di mio di cui ormai avevo imparato a fare a meno...