Capitolo 22

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Un rumore ci distrasse. Il vento aveva spostato un oggetto metallico che cadendo attirò la nostra attenzione. Cercammo di capire cosa fosse, ma poi come due calamite tornammo a guardarci con la stessa intensità di prima. Appoggiai una mano sulla sua guancia e la accarezzai. Federica arrossì, così capiii che era imbarazzata e che forse non era il caso di spingersi oltre.
«Hai visto che bella giornata?» le chiesi voltandomi di scatto.
«Si certo» rispose lei con un tono abbastanza pacato. Era delusa?
«Riccardo, prima che tu possa mostrarmi le tue abilità da animatore, sappi che io voglio solo rilassarmi. Perciò io ora andrò a stendermi su quella duna di sabbia, tu puoi fare quello che vuoi. Per me puoi anche andartene, chiamerò qualcuno che mi venga a prendere». Disse scendendo dalla moto.
Io rimasi fermo, parcheggiato da lei in tutti i sensi. Ero appena stato messo da parte, lasciato solo a riflettere su ciò che stava accadendo.
Cinque minuti erano ormai passati ed io non ero ancora riuscito a muovermi, Federica intanto aveva già steso la sua asciugamano dove si era accomodata. Non potevo rimanere lì con le mani in mano e lasciare la mia cliente da sola.
«Che cazzo faccio?» mi interrogai. Era una donna difficile e anche se le avevo chiesto una tregua, probabilmente lei ce l'aveva ancora con me. Dovevo fare un gesto carino, così mi avviai verso una piccola gastronomia di cui vedevo l'insegna in lontananza.
Accesi la moto e il rombo che provocò attirò l'attenzione di Federica. Mi fece un cenno con una mano, come per salutarmi, ma io non lo ricambiai poiché sarei tornato in pochi minuti. Solo quando entrai nel piccolo negozio mi resi conto che forse ero stato un po' maleducato, ma non ci diedi peso.
«Signore, ha intenzione di comprare qualcosa o rimarrà a fissare il bancone ancora per molto?». La voce di una donna interruppe i miei pensieri.
«No, scusi vorrei comprare qualcosina da mangiare»
«Allora è nel posto giusto» rispose ironica facendo l'occhiolino.
«Cosa può piacere ad una ragazza?» chiesi ad alta voce, convinto che nessuno mi ascoltasse.
«Beh io per questa giornata calda, ti consiglierei un po' di insalata di riso. Non è pesante ed è fresca, inoltre la tua ragazza potrebbe apprezzare che hai preso qualcosa che le faccia mantenere la linea». Mi bloccai quando disse 'la tua ragazza'. No, non era la mia ragazza ed ero certo che mai lo sarebbe diventata.
«No signora è solo una cliente, ma in ogni caso vada per l'insalata di riso. Ne faccia 3 porzioni, non si sa mai». Annuì e iniziò a versare in un contenitore alcuni cucchiai della pietanza, mentre io mi affrettai a trovare le posate è qualcosa da bere.

Chissà se ti arriva il mio pensiero♥️ #RedericaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora