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Oggi sono particolarmente felice, perciò ho deciso di fare un nuovo aggiornamento che spero possa migliorare il vostro lunedì.
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Sono passate un paio di settimane da quando io e Jonathan siamo usciti e sembra che non sia cambiato nulla. Forse le sue labbra così vicine alle mie sono state frutto della casualità più totale e non di un piano del ragazzo.
《Secondo te il disegno sarà apprezzato?》guardo un punto davanti a me.
《Con un modello come me, non potranno che amare il tuo disegno.》Jonathan si vanta.
Oggi dobbiamo presentare i disegni finiti alla prof di disegno e siccome la consegna era di portare assieme al disegno anche il modello, eccoci qui. Io e Jonathan seduti sulle sedie del corridoio ad aspettare che ci chiamino.
《Edwards Brown Amanda.》mi chiama la professoressa dopo che un mio compagno di corso ed il suo modello sono usciti dall'aula.
《Buongiorno.》sia io che il mio modello salutiamo rispettosamente.
《Buongiorno ragazzi.》la donna ci sorride mentre io porgo il mio lavoro《Ragazzo, potresti..》la prof non finisce di pronunciare la frase che Jonathan è già senza maglietta.
Credo che la parte più difficile sia stata la replica dei tatuaggi che ha sulle braccia. Ho dovuto spenderci vari giorni per poter fare un lavoro decente.
《Dimmi Amanda.》la prof mi richiama《Com'è stato lavorare con un modello nuovo, perché immagino che il tuo modello abituale sia in California.》i suoi occhi scorrono su Jonathan e poi su di me.
《Non molto semplice, visto che il modello non era abituato ad essere tale.》sorrido.
《Non stava fermo, vero?》
《Io sarei qui.》Davis brontola sottovoce.
《Già, proprio così.》
《Nonostante tutto, il lavoro è impeccabile.》guarda il foglio che ha sul tavolo《Davvero impeccabile.》comincia a girare attorno a Jonathan《Rivestiti ragazzo.》gli batte una mano sulla schiena《E tu, Amanda, continua così.》mi sorride.
《La ringrazio.》mi mordo il labbro inferiore.
《C'è una cosa che avrebbe bisogno di qualche piccolo  miglioramento.》
《Mi dica.》mi faccio attenta.
《Lo sfumato...stai attenta a non far vedere i segni di interruzione.》me ne indica uno sul disegno《Sai, i critici vanno a cercare l'ago nel pagliaio.》mi fa l'occhiolino.
《Certo.》le sorrido.
《Dieci meno.》scrive il voto sul registro《Puoi riprenderti il disegno.》me lo porge.
《La ringrazio.》trattengo il sorriso.
《Ragazzo, come ti chiami? Sei di questa scuola?》
《Jonathan Davis. Sì. Cinematografia.》
《Se mai Amanda ti sceglierà ancora come modello, vedi di stare fermo.》
《Certo professoressa.》il ragazzo si passa una mano tra i capelli scuri, visibilmente imbarazzato.
《Ora andate!》ci indica la porta.
《Arrivederci.》usciamo veloci dall'aula di disegno.
《Brava.》io e Jonathan ci fermiamo non molto lontano dell'edificio da cui siamo usciti.
《Se non ti fossi mosso io non avrei interrotto lo sfumato.》lo rimprovero《Nonostante ciò, sei stato un buon modello.》sorrido.
《Tu potresti dipingere anche una pozzanghera e la renderesti bella.》
《Non esagerare Davis!》guardo qualsiasi cosa che non sia il suo viso.
《Non esagero.》mi obbliga a guardarlo in faccia《Quando dico una cosa, nove volte su dieci la penso per davvero.》
《E quella volta su dieci?》non so come faccia, ma riesce sempre ad imbarazzarmi con la sua presenza.
《Quella volta su dieci recito per non mostrarmi.》
《Tipo ora?》azzardo.
《Troppo facile chiedere e pensare di ricevere una risposta.》si allontana da me.
《Io ottengo sempre ciò che voglio.》gli punto l'indice contro il petto.
《Scommettiamo?》sorride beffardo.
《Perché vuoi sempre scommettere?》comincio a camminare.
《Abitudine.》fa spallucce, diventando improvvisamente freddo.
《E se un giorno scommettessimo?》azzardo facendolo fermare sul posto.
《Ragazzina.》riprende a camminare.
《Cosa ti ho detto sul fatto di chiamarmi "ragazzina"?》
《Che non devo più farlo...》alza gli occhi al cielo《Ho capito piccola californiana, ho capito. Non devi schiaffeggiarmi.》mi prende in giro.
《Idiota.》brontolo mentre trattengo un sorriso.

☆☆☆☆

《Sono così felice per te... te lo meriti pienamente quel voto.》la voce di papà è dolce dall'altra parte del telefono《Il tuo cuore come sta?》
《Sinceramente non saprei dirti come sta.》mi siedo sul letto e fisso la parte di stanza appartenente a Britney《Lo penso ogni singolo istante del giorno e della notte, mi manca, ma lui si è rassegnato.》
《E se non si fosse rassegnato? Se avesse continuato a cercarti?》domanda《Se ti stesse volendo anche ora?》
《Lo avrei perdonato senza pensarci due volte, sarei tornata a San Francisco e sarei rimasta con lui.》guardo un punto fisso davanti a me《E poi se mi vuole ora perché non me lo dice? Dovrebbe fare un piccolo sforzo per conquistare nuovamente la mia fiducia e io sarei di nuovo sua.》
《Hai mai provato a chiamarlo?》
《L'ho cacciato io.》dico amareggiata.
《Tutti possono sbagliare. Che poi, il tuo, non è neppure stato uno sbaglio vero e proprio. Avevi solo bisogno di capire cosa ti rendeva davvero felice.》mio padre biologico cerca di darmi dei consigli che io però non riesco ad applicare.
《Invece il mio è un grossissimo sbaglio! Tu...tu non sai ciò che ci siamo detti. Nessuno lo sa...》non sa cosa ci siamo fatti, non sa come ci siamo guardati, non sa. Nessuno sa.
《Con quel ragazzo...Johann...》
《Jonathan.》lo correggo《Con lui nulla. Cioè, non mi interessa.》
《E lui?》
《Quando ci prova, quando mi ignora. Non lo capisco e non voglio capirlo.》ammetto.
《Non puoi rimanere per sempre chiusa nel passato. Non hai cinquanta o sessant'anni. Ne hai quasi diciotto! Non poi lasciarti abbattere così.》
《Scusatemi tanto se il mio cuore è nelle mani di quel imbecille e non nelle mie!》mi lamento. Non è il solo a dirmi che devo andare avanti e cogliere le occasioni che mi si mostrano, ma io non riesco perché ho ancora bisogno di Nicholas anche se lui non ha più bisogno di me《Lì come va? Nonna Grace come sta?》
《Nonna è in biblioteca. È andata a leggere storie ai bambini.》mi informa《Per il resto qui va tutto bene.》
《Sono contenta.》ammetto felice.
《Amy, io devo andare.》
《Certo papà. Ci sentiamo presto. Ciao!》stacco la chiamata e mi alzo dal letto per prendere il libro di storia dell'arte.
Qualcuno bussa alla porta ed io esclamo di entrare perché la porta è aperta.
《Hai visto Britney?》
《No Davis. Perché? Le è successo qualcosa?》
《No, dovevo chiederle in prestito una cosa.》guarda ovunque tranne che nella mia direzione.
《Se la vedo la avviso che l'hai cercata.》gli sorrido.
《Va bene.》
《Stai bene?》domando prima di vederlo uscire.
《Ti interessa?》chiede acido.
《Ho capito, hai di nuovo le scatole girate...》apro il libro《Fai così solo con me o con tutti?》
《Se facessi così solo con te ti sentiresti importante o non te ne fregherebbe nulla?》
《Perché fai così?》domando sospirando《Perché mi tratti così? Cosa ti ho fatto?》
《Ti tratto così perché posso.》dice con tono di voce superiore《E siccome posso, lo farò. Non sei come le altre? A me non sembra proprio.》mi fa alzare, strattonandomi per un polso《Sei uguale alle altre, se non peggio.》le sue labbra sono ad un soffio dalle mie《Com'è finita con il tuo ragazzo? Ti ha scopata per scommessa e poi..》non finisce che lo spingo via.
《Non mi ha scopata per scommessa! Ci siamo lasciati perché ci siamo amati nel modo peggiore, nel modo più tossico per entrambi. Ci siamo lasciati perché, forse, ci amavamo troppo.》dico stringendo i pugni《E ora sparisci. Esci da questa camera!》indico la porta che si apre, facendo entrare Britney《Eccola. Su, ora se vuoi parlarle le parli fuori. Io la tua aria non la respiro!》prendo il mio libro di arte e mi siedo a gambe incrociate sul letto.
《E poi sono io quello strano?!》
《Che sta succedendo?》domanda Britney grattandosi la testa.
《Andiamo. Devo dirti due cose.》Jonathan la porta con sé.
Quando Britney rientra non le chiedo cosa si siano detti ma si capisce dalla sua faccia che le cose non sono messe bene.
《Britney, stai bene?》azzardo a chiedere.
《Solo Jonathan che cambia umore in una frazione di secondo.》risponde accompagnando tutto con un gesto della mano.

Need Us 2 ||Wattys 2018||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora