Need Us 2 ||Wattys 2018||

54.Viva per miracolo

Ciao a tutti! Vi chiedo scusa in anticipo per il capitolo poco riuscito che vi sto facendo leggere. Sono molto stressata ultimamente e non riesco a scrivere come faccio di solito. Vi lascio alla lettura del capitolo. Buon week end.
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Nicholas Pov.
Il telefono di Caleb squilla insistentemente così, visto che lui è sotto la doccia, rispondo io.
《Pronto signor Brown.》rispondo《Caleb è sotto la doccia.》
《N..Nicholas...》la voce dell'uomo trema.
《Si sente bene? Le chiamo Caleb?》domando preoccupato.
《Amanda...》sento il pianto della moglie ed il mio cuore si ferma. La signora Brown che piange, la voce del marito che trema, Amanda...
《Amanda?!》mi agito.
《Ha avuto un incidente a ottanta chilometri da New York.》cado sul letto mentre Caleb esce dal bagno《Non...non sappiamo cosa sia successo ma siamo su un aereo e stiamo andando da lei.》mi informa con la voce che si inclina sempre di più.
《Chi è?》domanda Caleb con l asciugamano ancora legato in vita. Gli passo il telefono, non riuscendo più a parlare. La mia Amanda. Sento il viso bagnarsi di lacrime mentre infilo velocemente i primi vestiti che trovo per andare da lei《Che?!》ulra il mio compagno di stanza《Mi state prendendo in giro vero? Mi sorella non può...lei...》sul viso di Caleb scorrono un fiume di lacrime. Stacca di botto la chiamata e lancia il telefono sul letto in un attacco d'ira《La mia sorellina...》lo abbraccio e lui mi stringe forte, come se si sentisse morire《Amanda.》si stacca da me e comincia ad afferrare i primi vestiti che trova nell'armadio, indossandoli alla svelta, senza guardare se sono abbinati o meno, come invece fa di solito.
Sembra che tutto attorno a me si muova a rallentare mentre le parole Amanda ed incidente si ripetono continuamente nella mia mente.
《Nick.》Caleb mi risveglia dai miei pensieri. Corriamo entrambi fuori dai dormitori maschili della NYU, e saliamo sull'auto di Caleb che parte a tutta velocità verso l'ospedale che suo padre gli ha indicato.
Io intanto apro la chat del gruppo di cui facciamo parte io, Caleb, Amy, Cris, Feli, Der, Zack, Kelly e Kevin per avvisarli dell'accaduto.
《Hai scritto agli altri?》passa con il rosso, ignorando qualsiasi segnale stradale. Se non farà attenzione finiremo anche noi in ospedale.
《Sì.》parliamo entrambi a fatica, come se una parte di noi si fosse rotta perché, in fondo, così è. Amanda sta male, non sappiamo ancora quanto male, ma sta male. Se lei sta male, noi due stiamo male perché entrambi la amiamo, l'uno di un amore fraterno e l'altro di un amore da amante. Sono amori doversi, ma sono entrambi forti.
Non appena l'auto di Caleb si ferma nel parcheggio dell'ospedale entrambi ci catapultiamo verso l'entrata del pronto soccorso.
Nel lungo corridoio vediamo medici correre, polizia da ogni parte, infermieri chiamare a gran voce i colleghi. E poi su una sedia, in un angolo, noto nonna Grace ed il padre biologico di Amanda che si abbracciano.
《Caleb, tua nonna.》lo tiro per un braccio andando verso i due.
《Cos'è successo? Dov'è Amanda? Come sta?》Caleb tempesta di interrogativi i due.
《Caleb...》sua nonna lo abbraccia continuando a piangere《La nostra Amanda...》la donna si sta struggendo dal dolore《Non...non è possibile.》io intanto mi avvicino a suo padre che mi fa segno di seguirlo in un angolo.
《Cos'è successo?》è l'unica cosa che riesco a dire, guardando il padre della mia ragazza.
《Non lo sappiamo ancora.》si asciuga velocemente una lacrima《Però da quello che ho potuto vedere dalle espressioni di medici e polizia, è grave.》stringe i pugni tenendo dentro di sé qualsiasi sentimento come un vero soldato.
《Ed il ragazzo che era con lei?》
《Penso sia nelle stesse condizioni di Amanda.》
《È forte. Ce la farà.》lo abbraccio e lui ricambia la stretta.
Ritorniamo da Caleb e nonna Grace che sono entrambi seduti sulle scomode sedie d'ospedale ad attendere notizie.
《Siete voi i familiari di Amanda?》domanda un medico.
《Sì.》rispondiamo in coro《Come sta mia nipote?》chiede la donna anziana.
《Siamo riservati sulla sua condizione.》dice l'uomo amareggiato《Ora la stiamo portando in sala operatoria e che Dio sia con noi.》
《Cosa vuole dire dottore?!》Caleb quasi non lo aggredisce.
《È in una situazione critica ragazzo mio. Non so come sia possibile essere ridotti così, questo ve lo dirà la polizia, ma non riponiamo troppe speranze.》Caleb si passa entrambe le mani sul viso mentre tutto dentro di me crolla come un castello di sabbia《Non appena ci saranno altre notizie verremo a riferirvele.》
《Grazie dottore.》il signor Edwards stringe la mano al medico《Parenti del ragazzo?》domanda e noi non sappiamo aiutarlo《Ok, appena ci saranno notizie verrò da voi.》 se ne va.
《Pregare Dio?!》ringhia Caleb.
《Calmati.》gli metto una mano sulla spalla.
《Calmarmi Collins?!》mi spinge《Mia sorella è in condizioni critiche per chissà quale ragione, un medico mi dice di pregare Dio ed io dovrei essere calmo? Non soffri minimamente per lei? È così che la ami?》sputa le peggiori parole contro di me.
《Soffro, soffro tanto Caleb. In quella sala operatoria c'è la ragazza che amo, per cui darei tutto. Come potrei non soffrire?》lo guardo dritto negli occhi.
《Quel tuo sogno...》Caleb scivola ai piedi del muro ed io accanto a lui《Secondo te significava questo?》
《Non ne ho idea.》guardo il cellulare, leggo tutti i messaggi di preoccupazione dei nostri amici per poi ricevere una telefonata da mia sorella.
《Menti! Menti! Vuoi farci morire, vero?! Amy sta bene, lei è con te! Vero Nick?! VERO?!》urla ed io comincio a piangere《La nostra Amy non ha avuto alcun incidente...vero?》
《Sorellina...》trattengo i singhiozzi《Amy...lei...è in condizioni critiche.》alzo il viso verso il soffitto.
《Com'è possibile?》la sua voce si fa sempre più bassa.
《Non lo so, appena scopro qualcosa vi scrivo. Come ha detto il medico: preghiamo Dio.》sospiro per poi staccare la chiamata e prendermi la testa tra le mani.
《Siete parenti dei due ragazzi dell'incidente a ottanta chilometri da New York?》due poliziotti si piazzano davanti a noi.
《Il padre della ragazza.》si alza dalla sedia.
《Abbiamo tracciato un possibile scenario dell'incidente.》comincia a dire uno di loro《Un camion che andava in direzione New Haven sulla I-95 ha sbandato, rompendo i parapetti e andando a finire sul tratto di autostrada in direzione New York. Il ragazzo che stava al volante ha in qualche modo cercato di evitare l'impatto, senza però riuscirci. Il camion ha colpito la macchina che si è ribaltata più volte. Quando siamo arrivati sulla scena dell'incidente la macchina era completamente distrutta, con le ruote in aria ed i due ragazzi incarcerati e privi di coscienza.》mi si blocca il respiro. Com'è possibile che succeda una cosa del genere? Come può capitare tutto questo ad Amanda?《È stato un miracolo trovare la ragazza ancora viva visto che lei è stata molto probabilmente colpita quasi in pieno.》dice il secondo poliziotto《Se il ragazzo che era al volante della macchina non avesse avuto questi riflessi, li avreste persi entrambi.》
Mi alzo da terra ed esco all'aria aperta, volendo sbarazzarmi delle voci che ho nella testa che mi incolpano per non averla fermata, per non averle impedito di andare con Jonathan.
Camion.
Autostrada.
Ribaltata.
Incarcerati.
Vivi.
Miracolo.
La testa mi gira, la vista mi si appanna, il corpo comincia a tremare, il respiro diventa irregolare.
《Collins, calmati.》Caleb cerca di tirarmi fuori dalla crisi《Cristo, dove sono i farmaci?!》nonostante mi stia davanti io percepisco la sua voce come lontana《Amanda starà bene, si riprenderà, ce la farà. Non lasciarti andare così, lei ha bisogno di te.》
Lei ha bisogno di te.
Lei ha bisogno di me.
《Ha bisogno di te Nicholas, devi essere forte anche per Amanda, per...come la chiami sempre?》mormora la domanda《Ah sì! Devi essere forte anche per la tua bambina.》riacquisto lucidità a queste parole《Blah, che roba smielata.》
《Sei uno stronzo Brown.》mormoro piano.
《Questo stronzo ti è cognato, ricordalo.》mi mette un braccio attorno alle spalle e mi sorride《Amanda ora ha bisogno di noi. Andiamo da lei?》
《Andiamo.》ci incamminiamo nuovamente verso l'entrata del pronto soccorso.