65.Pensieri&musica di sottofondo

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Jonathan chiude con un colpo secco la porta della propria stanza e mi incolla ad essa, bacciandomi appassionatamente. Non so come sia successo, ma mi sono ritrovata tra le sue braccia, in ascensore, con le sue labbra sulle mie. Da quel momento in poi la mia testa si è spenta completamente ed io mi sono lasciata andare, ricambiando quei baci appassionati.
《Sei così bella...》gioca con i miei capelli mentre io gli tolgo la giacca che cade a terra silenziosamente. Le sue mani scendono lungo la mia schiena, facendomela inarcare e facendomi chiudere gli occhi《Vorrei averti.》ammette facendomi riaprire gli occhi《Non sai quanto vorrei.》la sua mano scende oltre la base della schiena.
《Anch'io vorrei.》prendo coraggio《Vorrei.》la sua mano destra scivola verso il mio fianco.
《Ok.》mi bacia dolcemente, ristabilendo una certa atmosfera.
Mentre i baci cominciano a diventare sempre più passionali, Jonathan mi solleva da terra ed io, d'istinto, circondo i suoi fianchi con le gambe. Delicatamente, vengo appoggiata al letto del ragazzo ed io comincio a slacciare i bottoni della camicia che mette in evidenza il suo corpo mentre le sue mani scorrono su di me, proprio come le sue labbra.
Quando la sua camicia finisce a terra il mio cuore si blocca. Ha un corpo da urlo, non glielo può negare nessuno, ed il fatto che io possa toccarlo...
《Piccola...》sussurra mentre le mie dita scorrono sui suoi addominali, lente, così lente da percepire del dolore nel piacere del ragazzo.
《Dimmi.》la mia mano risale fino a poggiarsi sulla spalla.
《Posso?》percorre la zip del mio vestito con le dita ed io annuisco. Jonathan la abbassa con un solo movimento e visto che sono seduta, questo scivola vino sulla vita, scoprendo il reggiseno nero senza spalline. Jonathan comincia a lasciare una serie di baci umidi da dietro all'orecchio fino alla base del collo, scendendo fino alla spalla. Compie lo stesso percorso anche dall'altro lato del collo, fermandosi però a metà e schiudendo le labbra.
《J..Jonathan.》ansimo e lui continua, con più decisione, armeggiando con il gancetto del reggiseno.
Tra un bacio e un altro, un sussurro e un altro, una carezza e un'altra, ci ritroviamo entrambi nudi e, prese le dovute precauzioni, ci uniamo l'uno all'altro.

☆☆☆☆

《Buongiorno.》le labbra di Jonathan si appoggiano alle mie ed io sorrido.
《Giorno.》mi accoccolo ancora di più nelle lenzuola mentre il ragazzo mi abbraccia.
《Come stai?》
《Bene.》accarezzo il suo viso《Tu?》
《Bene anch'io.》mi accarezza i capelli.
Le coccole vengono interrotte dallo squillo insistente del mio cellulare che mi affretto ad afferrare tra le mani.
《Pronto fratellone.》sbadiglio.
《Ti ho svegliata?》domanda preoccupato.
《No, tranquillo. Perché mi chiami?》Jonathan mi accarezza una coscia.
《Per scusarmi. Ieri sera ti ho fatta preoccupare.》
《Non sai quanto.》ammetto sospirando sia per il sollievo di sapere mio fratello al sicuro, che per il piacere di sentire il tocco di Jonathan sulla mia pelle.
《Ti ho detto qualcosa di strano ieri?》
《Sì, hai farfugliato qualcosa e volevi farmi parere con qualcuno, ma non sei arrivato alla fine di nessuno dei due discorsi.》
《Ok.》mormora《Ora ti lascio. Tra poco devo andare ad allenamento.》
《Ok, ti lascio preparare. Ciao Caleb.》
《Ciao Amy.》stacca la chiamata mentre Jonathan stringe la mia mano.
《Mi presti qualcosa da mettere? Voglio farmi una doccia.》
《Sì, certo.》si alza dal letto e va verso l'armadio《Tieni. È abbastanza lunga da coprirti fino a poco sopra il ginocchio.》mi passa una felpa bianca con la zip.
Avvolgo il lenzuolo attorno al mio corpo, prendo la felpa ed il mio intimo ed entro in bagno dove mi lavo con il bagnoschiuma di Jonathan e, dopo essermi asciugata, indosso la felpa che mi ha dato.
《Ti accompagno.》Jonathan è già vestito con una tuta e con una sacca da ginnastica di piccole dimensioni in mano dove c'è il mio vestito.
《Grazie.》mi apre la porta e mi accompagna fino ai dormitori femminili. Il campus è ancora abbastanza deserto, visto che sono ancora le sei del mattino.
《Aspetta che ti restituisco la felpa.》dico aprendo con attenzione la porta della mia stanza.
《Tienila. Me la restituirai un'altra volta.》mi blocca sull'uscio.
《D'accordo.》sospiro e poi le sue labbra si appoggiano alle mie.
《Ti amo.》mormora prima che io chiuda la porta.
《Ti amo anch'io.》sorrido per poi chiudere la porta.

☆☆☆☆

Rileggo la pagina di storia dell'arte, cercando di memorizzarla ma è inutile. La mia mente vaga ovunque tranne che verso le opere da studiare.
Se almeno la mia mente si concentrasse su un pensiero fisso...ma non capita. Penso alla scorsa notte quando io e Jonathan abbiamo fatto l'amore, penso alle parole di mio fratello da ubriaco, a quelle di mio padre di qualche mese fa.
A volte perdiamo pezzi di noi e neppure ce ne accorgiamo. Sono pezzi di anima, pezzi di memoria, pezzi fondamentali della nostra vita. 
Cosa voleva dire? Si riferiva a me o a se stesso?
《Sono così confusa...》sussurro coprendomi il viso con le mani.
Non riceverò risposte da nessuno se chiedo cosa mi manca. Mi diranno solo di guardare dentro di me perché lì stanno tutte le risposte.
Sembrano tutti San Agostino, giuro: la verità sta dentro di noi.
《Forse dovrei cominciare a fare mediazione.》chiudo il libro rendendomi conto che più leggo, meno mi entra in testa《Forse.》metto il libro sulla mensola. Guardo la mia scrivania e noto che la cornice con la foto dei miei amici manca.
《Dov'è finita?》la cerco ovunque, ma non la trovo《più tardi chiedo a Britney.》afferro telefono e cuffie e mi rinchiudo in un altro mondo che mi fa star bene; il mondo della musica.
A volte perdiamo pezzi di noi e neppure ce ne accorgiamo. Sono pezzi di anima, pezzi di memoria, pezzi fondamentali della nostra vita. 
E

se io avessi perso un pezzo? E se quel pezzo fosse fondamentale per la mia vita? Se quel pezzo fosse la mia vita? Quel pezzo però è una cosa o una persona? In ognuno dei due casi, quel pezzo mi sta aspettando? Se è una persona da quando l'ho persa e soprattutto mi sta ancora aspettando?
Ho sempre l'impressione di sbagliare tutto, anche con questa sensazione quasi costante. So che dovrei mollare tutto e fare qualcosa, ma ho paura. Se mollo tutto e la mia sensazione fosse solo una sensazione? Mettiamo il caso che non sia una semplice sensazione, che io abbia davvero perso qualcuno...se quel qualcuno mi avesse dimenticata nel frattempo? Se avesse trovato qualcun altro?
Anch'io ho bisogno di sicurezze e ho paura di perderle se mi fido solamente dell'istinto.
Le palpebre mi si fanno sempre più pesanti ed io, lentamente, cado nel sonno, spegnendo i pensieri e lasciando solo la musica di sottofondo.

Need Us 2 ||Wattys 2018||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora