42.La amo

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Buongiorno a tutti! Prima di lasciarvi leggere il capitolo ho una domanda fa farvi e a cui terrei che rispondeste. Quale delle due coppie preferite:

#Nicanda
o
#Jonanda
?

Ora vi lascio con il capitolo. Buona lettura!
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《Ma è un figo assurdo! Cavolo, Nicholas è un cesso a confronto!》Kelly beve un sorso del suo drink alcolico.
《Ok, ho capito. Lo trovate tutte un figo. Ma poi, la foto, quando gliel'hai scattata?》domando fissando la rossa.
《Segreto.》mormora mentre Cris e Feli ridono.
《Invece con Nicholas ti sei più sentita?》chiede Felicia.
《Sembra essere morto.》sorrido, ma non c'è nulla di malinconico nel mio sorriso dopo più di una settimana dalla nostra uscita serale《Ma la sapete una cosa? Jonathan ha ragione: chi ti ama ti cerca. Nicholas non mi cerca e perciò non mi ama.》concludo《Però io amo lui, non so se fortunatamente o sfortunatamente.》
《Mentre Jonathan ti ha cercata.》Cristina mi sorride felice mentre bevo un sorso di birra.
《È Jack che lo ha trascinato qui perché aveva voglia di fare una vacanza in California.》vedo Derek avvicinarsi a noi.
《Amy, mi dispiace.》si siede accanto a me.
《Per cosa?》chiedo mentre Zack arriva alle mie spalle.
《Per quello.》indica un punto della pista da ballo ed io vedo Nicholas e Viola ballare molto, troppo vicini ed in modo troppo spinto.
《Scelta sua. Ormai ha scelto.》faccio spallucce mentre mi spavento per non provare dolore a quella scena.
《Amy, che ti prende? Come mai così...insofferente davanti a questo?》chiede mio fratello sorpreso.
《Jonathan.》sussurro《Jonathan mi ha detto una cosa che mi ha fatta ragionare: chi ti ama ti cerca.》sorrido《Traete voi le conclusioni.》
《Vaglielo a dire allora!》mi incita Kevin.
《No. Deve illudersi come mi sono illusa anch'io.》mi alzo dal divanetto di pelle con la mia birra in mano《Vado a prendere una boccata d'aria.》esco dal Jamaica e mi siedo sul marciapiede.
Guardo il cielo stellato e sorrido. Non ci posso credere che io non stia soffrendo per quel uomo con della polvere al posto del cervello di nome Collins Nicholas.
《Pronto.》
《Grazie. Grazie Jonathan.》
《Di cosa Amy?》chiede perplesso.
《Per quelle parole che mi hai detto davanti al hotel. Non sai quanto tu mi abbia aiutata con quelle semplici parole.》
《Stai sorridendo.》sussurra.
《Come lo sai?》
《Si sente.》sorrido ancora di più, arrossendo imbarazzata. Che mi prende?!《Sei impegnata?》
《No, perché?》guardo il cielo.
《Io mi sto annoiando. Ti va di farmi fare un giro della San Francisco notturna?》
《Certo, con immenso piacere.》
《Ok, ma non è un appuntamento o roba del genere.》
《Lo so, non ti preoccupare.》
《Dove sei?》domanda.
《Al Jamaica. Vieni a prendermi?》
《Già che mi hai dato una macchina...》
Ho chiesto a mio padre, il signor Brown, se avesse potuto prestare una delle macchine dell'azienda a Jonathan e lui non ci ha pensato due volte ad accettare, dando un auto anche a Jack.
《Beh, allora ti aspetto. Ciao.》stacco la chiamata e bevo gli ultimi sorsi di birra. Ritorno dentro al locale e non appena ritrovo i ragazzi, avviso mio fratello che vado con Jonathan a fargli fare un giro.
《Stai attenta.》mi bacia la guancia ed io me ne vado, salutando tutti quanti.
Quando esco dal Jamaica trovo Jonathan ad aspettarmi appoggiato al cofano di una delle macchine dell'azienda di mio padre.
《Ciao.》lo abbraccio.
《Hey.》mormora sorpreso《Come mai tutto questo affetto? Solitamente fai la stronza.》mi abbraccia a sua volta e quando ci allontaniamo leggermente le sue mani scivolano sui miei fianchi.
《Anche tu solitamente fai lo stronzo bipolare. Per ora non lo hai fatto, perciò neppure io farò la stronza.》ci guardiamo negli occhi.
《Dovrai farmi da navigatore, lo sai?》annuisco《Perfetto. Allora andiamo.》sorride ed io faccio lo stesso, non riuscendo a trattenermi.
Saliamo in macchina ed io comincio a dargli indicazioni per andare a China Town.
《Hai fame?》domando.
《Sì, perché?》
《Ti piace il cinese?》chiedo ancora.
《Sì, mi piace.》
《Gira a destra.》e lui svolta subito《Prima a sinistra.》continuo a dargli indicazioni per China town《Parcheggia qui.》scendo dalla sua auto e lui mi segue senza fiatare《Benvenuto a China Town.》gli sorrido non appena entriamo nel quartiere.
Jonathan mi sorride semplicemente ed io lo afferro per mano, trascinandolo con me tra la gente. Non oppone la minima resistenza mentre gli mostro i vari negozi, vetrine, luci.
《Frena!》ride《Frena.》mi abbraccia ed io appoggio le mani sulle sue spalle《So che vuoi farmi vedere tutto, ma con più calma, ok?》sorride.
《Ok, hai ragione.》abbasso lo sguardo imbarazzata《Per l'ultima volta...》
《È passato Amy.》prende il mio viso tra le mani per potermi guardare negli occhi《E sarei io a doverti chiedere perdono perché ti ho trattata male per nessuna ragione.》
《Io ti voglio bene Jonathan, sei una persona stupenda, un amico come pochi...non vorrei perderti per colpa dei miei sentimenti.》lo guardo negli occhi, in quei due occhi così scuri e diversi dai smeraldi di Nicholas.
《Anch'io ti voglio bene Amanda. Sei speciale e voglio solo che tu sia felice.》
《Mi sono illusa. Pensavo potesse amarmi ed invece...》mi abbraccia《Ha scelto le altre. Io ho scelto lui e lui non sa..non sa cosa prova. Come fa?!》nascondo il viso nel petto di Jonathan《E sai qual è la cosa che mi fa più male?》lo guardo negli occhi《Non provare odio, dolore, rancore quando lo guardo. Oggi l'ho guardato e non ho provato nulla.》
《Hai paura di dimenticarlo? È questo che ti fa più male: dimenticare i bei momenti passati con lui, in grande amore che avete provato.》
《Che ho provato.》stringo i pugni.
《Io non penso. Non ti saresti innamorata così di lui se non ci fosse stato un sentimento alla base.》riprendiamo a camminare《Tu hai mai chiesto delle spiegazioni a lui? È sempre lui a chiederle, ma prova anche tu.》
《E chiedere cosa Jonathan? Perché ha usato quelle parole cattive con me? Perché mi ha mollata se il giorno prima andava tutto bene?》annuisce.
《Chiamalo ora.》
《È alla festa ed era impegnato.》
《Chiamalo e se vuoi fingiti ubriaca.》
Mi prende il telefono dalla tasca posteriore dei jeans e me lo porge.
《Solo perché so che poi romperai.》mormoro per poi comporre il numero di Nicholas.
《Pronto?》risponde.
《Voglio delle spiegazioni.》dico direttamente mentre con Jonathan mi siedo su una panchina.
《È tornato il bel figo da te, stai con lui e basta.》il suo tono è acido e si sente che è ubriaco.
《Perché fai così? Sei tu quello confuso, non io.》mi lamento.
《Sono fottutamente geloso di te, lo vuoi capire? Il modo in cui lui ha messo le mani sui tuoi fianchi...mi ha mandato in bestia.》
《Perché hai usato quelle parole dure con me?》decido di approfittare della sua ubriachezza per fare luce sulla questione.
《Volevo che soffrissi come ha sofferto Viola e come soffrivo io in quel momento. Volevo vederti morire sotto il peso delle mie parole.》Jonathan mi guarda e mi sorride dolcemente, come per dire che lui è con me per qualsiasi cosa.
《Cosa ti ha detto quella pu...Viola per farti cambiare idea su di me?》comincio a giocare con la collana che porto al collo.
《Che tu sapevi tutto, che eri stata proprio tu a spingerla a prendere quella strada, che tu non hai mai fatto niente per darle una mano ed uscire.》sorrido ironicamente.
《Io Viola non la conoscevo, ok? L'avevo vista in casa mia qualche volta ma non le avevo rivolto che un semplice saluto. E poi, cavolo, non ti è sembrato strano che prima desse la colpa a Caleb, poi a te ed infine a me? Se ci fosse andata lei di sua spontanea volontà? Se fosse lei ad aver sbagliato e non volerlo ammettere?》comincio a mordermi le pellicine delle labbra.
《Perché mi chiami se sei con lui?》
《Non cambiare argomento Nicholas...》sospiro.
《Ti ho vista. Lo abbracciavi, sorridevi, mi hai sostituito.》
《E tu? Come ballavi con la Martin? Confuso? A me non sembra. Perché mi hai proposto di uscire l'altra volta? Per farti una scopata?》
《Sono ubriaco e so che se ti avessi qui ora riuscirei a capire ciò che voglio.》
《Facile così.》mi lamento《Voglio che tu sia sveglio e non ubriaco.》
《Non vedi le cazzate che combino da sveglio bimba?》sussurra《Ti faccio soffrire.》
Jonathan mi picchietta sulla spalla e mi fa guardare il suo cellulare.
Vai da lui. Lo ami, ti ama. Più chiaro di così?
Scrive sulle note del telefono. Faccio di no.
Vai! Piccola californiana, corri! Fallo per me.
《Dove sei ora?》mi rivolgo a Nicholas.
《Sul marciapiede davanti al Jamaica.》
Vai o ti ci porto a forza io. Sei felice quanto stai con lui. Prova, dai.
Jonathan continua a scrivermi.
《Non ti muovere.》stacco la chiamata e sospiro《Perché mi stai spingendo da lui?》guardo il ragazzo che ho al mio fianco.
《Voglio vederti felice e lui ti rende felice.》mi prende per mano e mi fa alzare.
《E tu non soffri?》mi lascio trascinare.
《Non importa. Ora non pensare ad altro che a lui, va bene?》ritorniamo verso la sua auto.
《Va bene.》sorrido leggermente. Jonathan schiaccia l'acceleratore mentre io gli dico dove andare per ritornare al Jamaica.《Jonathan.》lo chiamo prima di arrivare davanti al locale.
《Sì?》
《Non te ne andare.》lo supplico.
《Non ho mai pensato di farlo.》mi sorride parcheggiando《E poi sento che sarò tirato in causa anch'io.》spegne il motore mentre Nicholas si avvicina a noi.
Scendiamo entrambi dall'auto e davanti ai nostri occhi si presenta un Nicholas con una bottiglia di Jack Daniel's quasi finita.
I suoi occhi verdi scorrono lenti sulla figura di Jonathan che lo sta praticamente ignorando.
《Ciao.》mormoro.
《Hai portato anche il bel modello?》chiede Nicholas con tono acido.
《Mi ha accompagnata qui.》cerco di mantenere la calma.
《E vi siete baciati di nuovo?》mi guarda arrabbiato.
《No ragazzino.》risponde Jonathan《Ti vuole entrare in quella zucca vuota che Amanda ti ama? E tu ami lei idiota, la ami perché sennò non l'avresti cercata.》Jonathan si mette tra me e Nicholas《E, maledizione, una ragazza come lei non la trovi ad ogni angolo di strada, lo hai capito questo? E ti rendi conto che non esiste ragazzo che non possa innamorarsi di lei, dei suoi modi, del suo carattere, della sua arte?》io non esisto più ormai, ci sono solo i loro sguardi che lottano《Ma lei vuole te e non un altro, non me. Se lei fosse stata un'altra, sai cosa avrebbe fatto? Ti avrebbe mandato a quel paese e sarebbe andata con un altro per tutto ciò che le hai fatto patire.》il mio corpo viene riempito dai brividi per ogni singola parola di Jonathan《Amanda potrebbe trovarsi un altro in un solo battito di ciglia, potrebbe far innamorare chiunque, ma lei non vuole. Lei vuole te.》gli strappa la bottiglia dalle mani e la mette per terra《E per quello che ho capito, tu credi agli altri e non a lei. Come fai a non crederle? Ti ha mai tradito?》Jonathan sta alzando la voce《Sono sicuro di no. Non ne sarebbe capace e sai perché ti dico questo?》si calma leggermente《Perché quando l'ho baciata, lei mi ha respinto e io me ne sono semplicemente andato senza più parlarle per settimane. Lei sai cosa ha fatto? Mi ha cercato per chiedermi perdono perché amava te e non poteva smettere di amarti. Ha cercato di giustificare i propri sentimenti per farmi capire che lei non voleva ferirmi.》sorride《Tienitela stretta e non lasciarla andare per delle puttane.》tace.
《La ami?》chiede Nicholas a voce bassa.
《Sì, la amo.》il mio cuore pietrifica《Se non la amassi non sarei qui, non l'avrei portata da te.》dice Jonathan con sicurezza mentre io resto immobile, con gli occhi pieni di lacrime.
《E perché non la tieni tu?》
《Perché il suo cuore è nelle tue mani ed il mio nelle sue. Ho provato a farla innamorare, o almeno a farle provare dell'attrazione nei miei confronti. Inutile. Tu sei il centro del suo mondo, tutto gira attorno a te, io giro attorno a lei e tu...tu che fai?》
《Io giro con altre.》sussurra Nicholas abbassando lo sguardo sulle sue scarpe.
《Vedi di non farla soffrire più. Non se lo merita.》Jonathan si gira verso di me e mi sorride《Ora fate pace. Io torno in hotel.》mi asciuga le lacrime che mi scorrono sul viso con i pollici《Notte piccola californiana.》lascia un bacio sulla mia fronte.
《N..notte Jonathan.》non riesco a guardarlo in faccia. Il moro si allontana da me e sale in macchina, per poi partire verso l'hotel.
Io e Nicholas restiamo in silenzio a guardarci senza dire una parola per vari minuti.
《Amy...》fa un passo verso di me《Sono uno stupido.》cade in ginocchio davanti a me《Perché non mi hai mai preso a schiaffi?》mi abbraccia poggiano la guancia contro il mio ventre.
《Nicholas, alzati.》lo guardo dall'alto《Nicho...》riprendo a piangere ripensando a quello che è appena successo.
《Non mi alzo fino a quando non mi perdoni per tutto ciò che ho fatto. Non ti chiedo di tornare insieme a me perché non me lo meriterei, ma...》mi stringe forte a sé.
《La cosa che mi ha fatto più male sai qual è stata? Le tue parole.》accarezzo i suoi capelli castani《Mi hai insultata senza un valido motivo solo perché...perché volevi che soffrissi.》
《Quel Jonathan ha ragione, sono un ragazzino.》mi stringe come fanno i bambini con la loro mamma《Tu ti meriti un uomo, non un ragazzino.》
《Io amo te.》
《Ed io amo te, il tuo Nicho ama te.》mi guarda negli occhi ed io noto che i suoi sono arrossati.
《Allora riprendimi.》lo obbligo ad alzarsi《Riprendimi se mi ami.》ci guardiamo negli occhi.
Nicholas avvicina i nostri visi, lentamente, senza mai distogliere lo sguardo dai miei occhi.
Le sue labbra si appoggiano dolcemente alle mie ed io resto ferma, lasciando che la mia pelle si ricopra di leggeri brividi. Ricambio quel bacio dolce, leggero, colmo di scuse, pieno dei vecchi noi.
《Ci riproviamo un'ultima volta?》propone a pochi centimetri dal mio viso.
《Chiudi con Viola e con le altre tue amichette?》
《Sì.》
《Ci andrai piano con me?》
《Farò il possibile.》
《Mi parlerai sempre e sinceramente di tutto?》
《Sì, sì lo farò.》
《Ci devo pensare.》sospiro.
《Non ti deluderò questa volta.》
《Ho detto che ci devo pensare.》
《Va bene. Grazie piccola.》mi abbraccia e io in quelle braccia sento il calore di casa.

Need Us 2 ||Wattys 2018||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora