una serata da dimenticare

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ATTENZIONE! scene violente presenti nel testo, si prega di non leggere se non piacciono certe scene

Povs Hikari

La testa incomincia a pulsare forte, il dolore si propaga per il mio corpo da un bel po' oramai, non riesco a capire neanche che ore siano e non ricordo nulla riguardo al mio rapimento. Sapevo che non sarebbe mai finita questa cosa delle perle sacre, sapevo che non sarebbe finita nonostante Thomas sia già morto, sapevo che non dovevo rimanere tranquilla.

Apro gli occhi lentamente sapendo di non voler vedere lo stato in cui mi ha ridotto quell'essere schifoso; la mia pelle è piena di graffi ancora sanguinanti, i polsi e le caviglie sono legate a un palo, sono stesa in posizione fetale, le corde lasciano dei grossi segni rossi su di esse.

Sento dei passi avvicinarsi alla stanza spoglia in cui sono rinchiusa, la porta si apre emettendo un forte cigolio, davanti mi si para una figura alta e snella, i capelli sono arancioni a leccata di mucca e gli occhi sono verde smeraldo, ha un piercing al labbro e uno sopra il sopracciglio destro, indossa una canotta bianca attillata e dei jeans blu notte.

Incomincia a sorridere con una faccia da psicopatico, se non sapessi di essere in pericolo direi che è anche carino se non mi stesse per alzare del tutto la maglietta che porto addosso o quel che ne è rimasto, lo sento ridacchiare ed io incomincio a dimenarmi, la bocca non è imbavagliata così riesco a tirargli un morso alla mano staccandogli della pelle, che poi sputo sul pavimento.

?<Fiuh fiuuuh hey piccola vacci piano>

Detto questo rincomincia a spogliarmi ed io incomincio a scalciare e ad urlare cercando di farmi sentire da qualcuno.

Lui mi lascia completamente nuda sul pavimento e, leccandosi le labbra, porta un dito vicino alla mia intimità facendomi urlare dal dolore quando ce lo infila dentro di colpo, inizia a muoverlo velocemente dentro di me mentre io incomincio a dimenarmi ancora di più finché le corde non si spezzano. Riesco a tirargli un calcio nelle palle e lo faccio uscire da dentro di me. Prendo una coperta che era li vicino e scappo via il più veloce che posso, lui incomincia a rincorrermi con una frusta col quale più di una volta sono colpita, lui finisce il fiato in un attimo ed io riesco a scappare in una casetta lì vicino, i signori mi aprono subito la porta e mi accolgono dentro vedendo lo stato in cui mi ritrovo.

La signora sulla sessantina mi assomiglia molto anche se ha gli occhi marroni mi accompagna in un bagno e i dice di lavarmi; finita la doccia mi dice che nel letto della loro camera ci sono dei suoi vecchi abiti che posso indossare per andare almeno fino casa mia.

La signora sulla sessantina mi assomiglia molto anche se ha gli occhi marroni mi accompagna in un bagno e i dice di lavarmi; finita la doccia mi dice che nel letto della loro camera ci sono dei suoi vecchi abiti che posso indossare per andare alme...

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E per il sopra mi ha dato anche una giacca in pelle.

Li saluto e li ringrazio per tutto, mi hanno anche detto dove trovare un ospedale.

Mi incammino e velocemente raggiungo l'ospedale che poi era anche vicino a casa mia, avvisto mia sorella Hisoka e corro da lei, le forze però mi incominciano a mancare e così riesco a fermarmi a qualche passo da lei con l'intento di farmi vedere.

Hisoka corre verso di me ed io cado fra le sue braccia addormentandomi per la stanchezza.

Ciao la vostra polipettina è tornata con un nuovo capitolo, spero vi sia piaciuto nonostante il piccolo pezzo violento che c'è stato nella storia e vi saluto, ci vediamo nel prossimo capitolo. :-)

10 ragazze x 10 ragazzi - (2° libro)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora