Tralasciando il fatto che il mondo era una merda, vi assicuro che il pasticcio di carne della mensa era anche peggio. Probabilmente era carne di piccione. Non so, ma avevo questo presentimento. Comunque tralasciando tutti questi fatti a se stanti, avevo Ellen che continuava a ripetermi che Lenny era bellissimo, e che ci sapeva fare a letto. Sai quella "cosa che fate con la lingua" diceva, esattamente non volevo sapere cosa intendesse. In più, in mezzo a tutto questo casino assurdo, avevo la testa piena di lei. Non potevo neanche mangiare quel dannato pasticcio di piccione in pace, che spuntava lei tra i miei pensieri.
<< Vuoi ascoltarmi!? >> si avvicinava con il gomito Ellen.
Eravamo a mensa, entrambi schifati dal pasticcio di piccione.
<< Bleah, sto vomitando. Credo che lo butterò. E' una merda vera. >> allontanai il piatto da sotto il mento.
<< Non cambiare discorso, ti sto parlando di una cosa importante>> sbuffò.
Non stavo cambiando discorso, veramente stavo per rimettere.
<< Ellen, non voglio sapere della tua relazione sessuale, okay? >> gli feci un sorriso a trentadue denti per farla tacere.
<< Sei il migliore amico. E' giusto che tu sappia darmi consigli>> arricciava il naso come una bambina quando si metteva in testa una cosa. Era così testarda.
<< Senti un po', quella tipa là, descrivimela meglio >> chiesi indicando qualche metro davanti al nostro tavolo, stavolta stavo cambiando discorso, anche se ero interessato a saperne di più sulla barbie della scuola.
<< Marissa? Perchè te la vuoi fare? Ti gira intorno ultimamente>> afferrò la forchetta infilando un boccone di pasticcio. Probabilmente si era dimenticata che faceva schifo.
<< Voglio solo capire che tipa è>>
<< E' una stronza. Non ci sono altre definizioni. Dicono che abbia perso la verginità, ed è ancora al primo anno. Insomma va bene per te. O preferisci le verginelle adesso? >> intanto masticava con forza.
Non preferivo le verginelle. Tuttavia in quel languido istante mi venne in mente Jackie. Poi eliminai immediatamente la sua figura.
<< NON PREFERISCO LE VERGINELLE >>
<< Okay Trevor, ma perchè ti sei arrabbiato?>> alzò le sopracciglia, fissandomi incuriosita e sorpresa.
<< Niente >> sospirai. Ero solo sorpreso che mi piacesse Jackie, e lei era una verginella.
<< Viene qua>> mormorò facendo un cenno con la testa.
La barbie vivente, con le sue grandi tette al vento compresse da una t-shirt rosa si dirigeva con le sue lunghe gambe verso di noi, mentre faceva ondeggiare i suoi capelli castani splendenti. Era scopabile senza ombra di dubbio.
<< Ciao Trevor >> la voce ispida, fissava il tavolo con il vassoio in mano.
<< Vuoi sederti con noi?>> domandò Ellen notando il mio silenzio.
La barbie fece un sorrisino di finta cortesia, posò il vassoio sul tavolo, spostò i capelli da un lato e si sedette di fronte a me.
<< Allora, verrai alla festa di Halloween stasera? Abbiamo davvero tanto bisogno che qualcuno ci aiuti con le decorazioni>>
<< Avete già chi vi aiuta >>
<< Perchè hai detto a Jackie che era una "schifezza"?>> mi venne spontaneo.
Mi infastidiva.No. Mi imbestialiva. E' la cosa peggiore era che avevo lasciato che tutti ridessero di lei mentre veniva insultata.
Ellen rimase in silenzio, mentre Marissa mi guardò spiazzata.
<< Perchè è una sfigata. E' un problema per te?>> la voce era perfida.
<< Non credo sia giusto>>
<< Ti piace LEI? >>
<< NO>>
<< No?>>
<<Non mi piace. >>
<< Allora non sarà un problema per te, se ti dicessi che l'ho chiusa fuori sulla terrazza. Ah...e...se guardi fuori, sembra stia iniziando a piovere>> portò entrambi le mani sotto il mento, assottigliò gli occhi, incurvando perfidamente gli angoli della bocca verso l'alto.
Instintivamente mi alzai dalla sedia e corsi in corridoio, raggiunsi le scale, le saltai a due a due, le chiavi erano attaccate alla serratura della porta. Le ruotai, ma quando aprii, Jackie non c'era fuori...
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DAYLIGHT
Teen FictionJackie è costretta a causa della partenza del padre, a trasferirsi dal nonno. Gli anni passano, e Jackie è pronta per il liceo, si definisce strana rispetto agli altri suoi coetanei, non le interessa essere alla moda, ne avere un cellulare, ne andar...