32 - Jackie

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Avevo detto a Charles, che mi avrebbe accompagnato in macchina Marlen fino a casa dopo la gita. E si era meravigliato del fatto che fossi riuscita a farmi un'amica, in realtà lo ero anche io. E' che a volte si ha solo paura di correre il rischio, ma con Marlen ne era valsa la pena e mi ritenevo fortunata.  Ci salutammo dopo che scesi dalla sua auto , gli altri erano già stati scarrozzati nelle loro case, e Trevor fu molto contento di ritrovare la sua macchina nel garage . Marlen aveva tipo ingaggiato qualcuno perchè la trovasse. Quella ragazza aveva molte maniglie, e sapeva il fatto suo. Insomma tutto è bene quel che finisce bene. O forse solo in parte. Quando rientrai in casa, dopo aver fatto un bel respiro, e essermi imposta di non mostrare la delusione che provavo, sentii la voce della zia Sandra dalla cucina che parlottava con Charles di qualcosa. Rimasi muta, e annullai i miei passi, mi appoggiai leggera alla parete del corridoio e ascoltai come una ladra.

<< Papà, Jackie deve saperlo! Non puoi continuare a proteggerla per sempre. >>

<< Non è ancora il momento adatto >>

<< E'quando lo sarà? Quando scoprirà che...?>>

In realtà avrei dovuto stare in silenzio nascosta ancora un pò, ma esplosi. Tutte le emozioni che avevo provato in quegli ultimi giorni, si scaraventarono talmente forte che non riuscii a trattenermi.

<< Scoprire cosa? >> dissi facendo il mio ingresso da super star. Rimasero entrambi a bocca aperta, la zia ebbe un tic nervoso alla mano, il nonno invece sbiancò.

<< Jackie quando sei tornata tesoro?>> si avvicinò per abbracciarmi, ma mi allontanai.

<< Gerald Scott, Ospedale di Columbs, terapia intensiva. E' questa l'ho trovata nel suo cassetto >> e sfilai dallo zaino la foto dell'alba. << e ho trovato anche una foto di lui con papà. Si conoscevano a quanto pare. >>

Il nonno spalancò gli occhi, arretrò senza dire una parola, la zia Sandra abbassò lo sguardo incapace di guardarmi.

<< Cosa mi state tenendo nascosto voi due? Sapevate tutto, e non mi avete detto niente! >>

<< Ti avevo detto di starne fuori, e invece scopro che mi hai mentito! Pensavo di potermi fidare di te, Jackie !>> disse Charles.

<< Stai scherzando? Sono io che non so più chi ho di fronte. Mi hai nascosto anche la lettera di papà. Si. L'ho trovata. >>

<< Sto cercando di proteggerti. Eri con lui? Con quel Trevor?>>

<< Papà, adesso smettila >> intervenne zia Sandra. Odiavo anche lei.

<< Non mettere in mezzo Trevor! E non ho bisogno di essere protetta.>>

<< Ti sta rovinando. Non voglio che tu lo frequenti. Sapevo che non andava bene tutta questa storia con lui.>>

<< Non hai il diritto di dirmi chi voglio o non voglio frequentare >>

<< Non parlami così ragazzina! Ti ho cresciuto, educato e dato un tetto, merito un pò di rispetto. Non somigli per niente a tua madre!>>

<< No infatti. Io non sono lei. Io sono Jackie. Smettila di ricordare lei in me. E' morta! Morta!>>

poi il nonno mi diede uno schiaffo che in realtà non era poi così forte, ma fece tanto male lo stesso. Ci guardammo, stavo scoppiando in lacrime, ma mi trattenni. Mi misi lo zaino sulle spalle, e mentre uscivo di casa la zia mi inseguì.

<< Jackie. Fermati!>>

<< Vado da Marlen. Non cercatemi >>

Non gli diedi il tempo di fare altro, perchè cominciai a correre talmente veloce da non riuscire a sentire l'asfalto sotto i piedi, aumentavo la corsa sempre di più, con le lacrime che tagliavano l'aria, le sentivo scendere e distaccarsi dalla mia pelle.



<< Mi dispiace di essere piombata qua dal nulla >> dissi a Marlen.

<< Smettila di fare la lagna, tanto sono sempre sola in casa, i miei lavorano di continuo. Quindi avete litigato. Di brutto.>>

<< Esatto. Sono depressa. >>

<< Netflix, e cibo spazzatura?>>

<< Assolutamente >>




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