Sick Game • JeffTheKiller

Capitolo 6

Jeff corse con scaltrezza verso una delle tante case, scegliendone una abbastanza isolata dalle altre. Aveva una voglia matta di uccidere e di assaporare il dolce sapore del sangue. Voleva trapassare con la lama del suo coltello la carne della sua prossima vittima e sentirla urlare di chiedere pietà. Al solo pensiero gli venne da ridere.

Arrivato a destinazione il killer si nascose dietro un cespuglio, costatando che in quella casa già dormivano tutti. Bhe infondo era notte fonda no? Si arrampicò ad una delle tante finestre e con un colpo netto ne ruppe il vetro. Si ritrovò in una cucina abbastanza piccina e fortunatamente nessuno aveva sentito nulla.

Le nocche con cui Jeff aveva colpito il vetro iniziarono a sanguinare e questo non fece altro che accrescere la sua voglia di squartare qualcuno, ne leccò un po' e una scarica di piacere lo pervase. Si affrettò a raggiungere le altre stanze, quando si ritrovò una porta chiusa subito pensò che dentro potesse star dormendo qualcuno.

Con una lentezza snervante la aprì, scorgendo da dietro una coppia abbastanza giovane dormire beatamente.

- Ancora per poco miei cari.. - Impugnò il suo coltello e si diresse davanti alla donna. - Prima le signore! - Pensò ridendo.

- Hey.. Svegliati.. - Disse sussurrando.

- Mh.. Ma cos.. - Prima che potesse dire qualcosa, il killer le tappò la bocca con la mano.

- Oggi signorina, avrà l'onore di sperimentare sulla propria pelle, il coltello del famoso Jeff The Killer!

Con un taglio netto le pugnalò la pancia, continuando questo gesto per circa otto volte, subito dopo iniziò a farle tagli profondi su tutte braccia e gambe. Il sangue stava schizzando ovunque e la vittima ormai, non era nemmeno più in grado di urlare. Notando che il compagno della donna si stava svegliando, Jeff la pugnalò al cuore uccidendola.

- Torna a dormire! - Disse infine, incidendole un sorriso sulle guance.

L'uomo ignaro della situazione si alzò di scatto, ritrovandosi davanti uno spettacolo raccapricciante. Totalmente spaesato, Jeff ne approfittò per pugnalarlo alla schiena.

- Hai interrotto il mio momento di svago, quindi con te sarò molto meno clemente.

L'uomo parecchio dolorante fece uscire da sotto al letto un fucile col quale sparò al braccio del killer sorpreso per quell'inaspettato gesto.

- Brutto bastardo! - Ignorando il dolore, riuscì a togliergli l'arma di mano e pugnalarlo.

15 minuti dopo, la stanza, dapprima di un colore giallo crema, ora era completamente ricoperta di rosso. Jeff incise un sorriso anche su di lui e subito scappò via.

Adesso si sentiva finalmente appagato.

***

Intanto Nicole era ancora sveglia e con gli occhi sgranati, aveva paura di come avrebbe trovato Jeff al suo arrivo.

- E se avesse ancora voglia di uccidere?
- E se volesse torturarmi?
- E se volesse farmi qualcosa?

Le sue domande però vennero placate, quando lo vide entrare dalla porta. Era una scena tremendamente inquietante. Aveva il coltello e la felpa ricoperta di sangue, i capelli spettinati, gli occhi sgranati e un lungo sorriso sadico sul volto, allargato ancor più dai suoi tagli.

- Vedo che sei sveglia...

La ragazza sussultò.

- Nemmeno tu hai sonno microbo? - Le si avvicinò facendole alzare il mento, costringendola a guardarlo negli occhi.

Nicole non aveva mai visto degli occhi così maledettamente folli... Malsani. E ne aveva avuti di psicopatici nel suo studio!

- Non dici niente?

- Non so cosa dovrei dire... Tanto il mio destino e già segnato no?

- A quanto pare anche se sei in costante pericolo di vita, non perdi mai la tua sfacciataggine eh?

- Col tempo ho imparato a mantenere la calma..

Jeff si allontanò da lei, assumendo uno sguardo incupito.

- Mh.. No, no..

- C-Cosa?

- Sei troppo tranquilla... Questa cosa non mi piace per niente!

Prese il suo coltello dal tavolo di legno e lo puntò su di lei.

- C-Che cosa hai intenzione di fare??

- E ora che tu impari a capire chi comanda! Da adesso i giochi finiscono mia cara, da adesso... Si fa sul serio!