Capitolo 13.

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Un'anima buona che può aiutarmi per una copertina decente?.Vorrei qualcosa di davvero figo,fatto proprio per la mia storia. Solo che sono incapace.
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<<''Vorrei ordinare te " è troppo scontentato, vero?>>
E il premio ,come frase da rimorchio più originale del mondo,va a questo scarto di umanità seduto qui.
Kyungsoo al suono di quelle parole rabbrividì di orrore. Si era illuso davvero di poter svolgere il suo lavoro senza inciampare in molestie da parte di Kai, ma a quanto pare si era sbagliato.
<<Scusami?>> esclamò questi con un tono tra l'indignato e l'infastidito.
<<Non c'è bisogno che ti scusi, piccolo. Sei già stato perdonato per averci messo così tanto ad arrivare, ma solo perché sei molto carino.>> parlò ancora il biondo, con tono ironico. Se avesse potuto, Kyungsoo avrebbe levato a suon di ceffoni quel suo stupido ghigno dalla sua stupida faccia. Ma non lo fece. Quello era uno dei suoi capi, un tipo pericoloso, e prenderlo a schiaffi non era consigliabile- e non era nemmeno nella lista di requisiti per diventare "impiegato dell'anno"-. Strinse il libretto delle ordinazioni tra le mani, morse il suo labbro inferiore per trattenersi da dire qualcosa di poco conveniente. Mantenne la sua aria indifferente, e con tono molto educato disse:
<<Se i signori non hanno ancora deciso, passo a prendere le ordinazioni più tardi. Con permesso>>.
E con questa parole chinò leggermente il capo, in segno di rispetto. Era estremamente fiero di sé per essere riuscito a ignorare quel maniaco.
<< Mi sembra di aver già detto cosa voglio, cameriere. Non devi andare da nessuno parte, se non qui, seduto sulle mie ginocchia.>>
Il biondo non ebbe nessuna vergogna a esporre le sue richieste malate davanti a tutti. Parlò tranquillante, battendo le mani sulle sue gambe snelle. Ed Kyungsoo, da perfetto ragazzo cresciuto in una famiglia cattolica dalla mentalità rigida e devota alle tradizioni nipponiche, rimase profondamente colpito da tutta quella sfacciataggine. Non seppe dire nemmeno lui stesso, se in modo positivo o negativo. Infondo, si doveva essere davvero coraggiosi per mostrarsi senza inibizioni, e non badare alle pudiche norme sociali . E poi ricordò che in quel locale, probabilmente, non sapevano manco cosa volesse dire " pudico". Si diede mille volte dello stupido e impose a se stesso di smetterla di arrossire- senza successo, ovviamente. Kyungsoo sentiva il suo viso andare a fuoco ( non per quell'idiota, per carità, ma solo perché era stato messo in ridicolo davanti a tante persone ),e sapevo perfettamente che era visibile a tutti: ai suoi colleghi, a Kai e anche agli altri quattro, ( che sembrano,però,presi da tutt'altro).
<<Ehi. Kai-sama, non vede che lo sta mettendo in imbarazzo?. Puoi andare..Kyungsoo, giusto?. Lascia perdere questo pervertito qui, ti chiameremo noi per ordinare.>>
Per lui non ci fu bisogno di alzare il volto, per riconoscere la voce d'angelo di Luhan. Guardò quel ragazzo quasi commosso, pronto a costruire un tempio, solo per lui. Tralasciò il modo in cui aveva tentennato sul suo nome e gli rivolse un sorriso di gratitudine, prima di voltarsi e andare via.

Jongin guardò la schiena del bel cameriere sparire oltre la cucina. Imbronciò involontariamente le labbra, mettendo sù un espressione tenera, da bambino, quasi. (Un bambino sexy, però). La sua voglia di giocare con quel ragazzo non era stata esaurita per colpa di  Luhan, che non si faceva mai gli affari suoi. E lui odiava quando qualcuno si intrometteva mentre si divertiva a prendere in giro  qualche ragazzo carino . Sospirò annoiato, attirando l'attenzione di tutto il tavolo.
<C'è qualcosa che non va,Jonginnie?> chiese il suo senpai, Baekhyun, distogliendo per un attimo l'attenzione da alcuni documenti che stava leggendo. Il più piccolo gli rispose con un cenno di dissenso, non guardandolo  nemmeno, troppo impegnato ad annoiarsi e tenere il broncio.
<<Sta così perché Luhan gli ha tolto il divertimento con quel cameriere.>>si intromise Minseok, con la sua voce piatta, mentre era occupato a leggere alcuni fogli. Il biondo sbuffò ancora. Odiava quando i suoi senpai non interrompevano il lavoro nemmeno durante la colazione. E odiava ancora di più quando lo coglievano sul vivo.
<<Divertimento o no, mi sono sentito in dovere di  aiutare quel poveretto!.Per poco non aveva un trauma per colpa di Kai-san.Certo che quando deve testare un possibile sottomesso, non se ne risparmi nessuna,eh?>>.Domandò divertito Luhan, il suo tono era di biasimo, come se lui avesse fatto qualcosa di sbagliato. In più le sue sopracciglia erano inarcate il quel modo che  Jongin tanto odiava,perché l'espressione di Luhan assumeva un'aria presuntuosa, quasi si reputasse meglio di lui. Ed questa cosa lo faceva incazzare, e parecchio anche. Perché si era sempre ripromesso,da quando era riuscito ad sopravvivere al buco nero della sua infanzia, non avrebbe mai permesso a nessuno di guardarlo così. Figuriamoci a un tipo come Luhan.
<< Chiudi la bocca, Luhan. Se no l'unica cosa che testerò sarà la tua resistenza al dolore,chiaro?.>> rispose cupo, potè vedere il nominato irrigidirsi alle sue parole, consapevole della sua poca pazienza. Sehun, che fino a quel momento stava controllando il cellulare, iniziò a prestare attenzione alla loro conversazioni, stringendo a sè Luhan, guardandolo molto, molto, male. Da un momento all'altro sarebbe intervenuto, ne era certo.
<< Mi perdoni, Master Kai, se ho salvato qualcuno dalle sue molestie. Lo giuro, la prossima volta le farò anche un coro d'incoraggiamento.>>
Quel biondino non voleva proprio saperne di stare al suo posto?. Bene, quindi era costretto ad andarci pesante.
<<Non so quando ti convenga che io non trovi qualcuno,Lulù. Perchè, sai, potrei sempre chiedere a Sehun di giocare con me,come ai vecchi tempi. Inoltre, sono il capo, rivolgerti a me in questo modo ancora,e potrei farti sul serio male. Pensa poi che tristezza se ti spezzassi un braccio. > concluse, facendo una espressione triste, mentre godeva come un matto a vedere il maggiore in difficoltà.<< Jongin , se non la smetti, ti farò provare come è avere un piede ficcato su per il culo, altro che giocare insieme.>> gli ringhiò contro Sehun
Ed ecco che  veniva in soccorso della sua bella, che palle.
<<Pff, dii al tuo ragazzino di stare al suo posto, invece di minacciarmi. Solo perché è tuo da tanto tempo e sieda al tavolo con noi, non deve dimenticare le regole, e che noi siamo superiori. Ringrazia se non gli ho fatto del male già prima>>.
Minseok stanco di vederli litigare, decise di mettere fine a quella banale discussione.
<<Certo che tutte queste minaccia sono noiose, ragazzi, dovreste smetterla!.Pensate a godervi la colazione, prima che decida di prendervi a pugni per farvi tacere. Ah ma chi devo uccidere per un caffè?>>

Blood sweat and tearsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora