Nel centro della città di Tokyo é situato uno dei locali notturni più famosi ed esclusivi di tutto il Giappone: Il Bloody. Nessuno sa con precisione cosa succeda ogni notte in quel luogo, ma una cosa é certa, è impossibile per le persone comuni ent...
🌺Purtroppo il capitolo non è un granché, in più ho dovuto dividerlo in più parti perché troppo lungo. Mi dispiace pubblicare un capitolo così orrendo dopo tanto tempo, ma tra verifiche e altro, non ho avuto modo di concentrarmi con più cura sulla scrittura. La settimana prossima, pubblicherò la secondo parte ( almeno spero). 🌺
Wu Yifan aspirò un ennesimo tiro dalla sigaretta quasi consumata tra le sue lunghe dita. Il fumo gli arrivò dritto nei polmoni, facendogli sentire l'effetto della nicotina. Guardò ancora una volta il cadavere ai suoi piedi, poi fece un altro tiro. Il corpo della vittima, ormai fradicio, per via della forte pioggia che batteva su Tokyo, era disteso sul asfalto, braccia lungo i fianchi, bocca spalancata, con segni di sangue raggrumato ai lati, si riusciva a intravedere, dalle falangi, qualche dente mancante, strappato con forza e il restante della lingua, tagliata di netto. Gli occhi era enormi, aperti, sia iride che scelera completamente nera. Doveva essere davvero una ragazza giovane, dai tratti appartenenti più a una bambina che a una donna, inoltre, il suo vestito con vari tagli, lasciava intravedere la sua nudità e le sue forme acerbe. Yifan si chiese come una ragazzina fosse riuscita ad entrare al Bloody nonostante le guardie di sicurezza e il limite di età molto rigido. Chissá come faranno a nascondere la morte di una minore alla polizia e ai media, che su una faccenda come questa non sarebbero rimasti in silenzio, al contrario degli altri casi. I soldi non posso mantenere i segreti per sempre , e i 5 padroni del Bloody lo sapevano bene. Yifan era curioso di vedere cosa si sarebbero inventati. Forse quella era la volta buona che le autorità riuscivano a incastrare quei 5 diavoli. Non gli importava, come tutore e protettore del ultimo figlio maschio e erede al posto di capo, del clan mafioso degli Zhang, il suo dovere era solo tenere al sicuro Yixing e tirarlo fuori dai guaio, caso mai la situazione degenerasse. Lo avrebbe protetto a qualunque costo. La pioggia lo stava bagnando quasi completamente, ma non si sentì di richiamare l'uomo che gli reggeva l'ombrello, in fondo, era colpa sua se voleva dare un'occhiata al corpo prima dell'arrivo di Sehun, nonostante il brutto tempo . Vide un suo sottoposto scendere dalla vettura nera che li aveva portati sulla scena del delitto, per avvicinarsi e rivolgersi a lui: <<Capo, c'è il signor Zhang che ha chiesto di potervi vedere, adesso. È nella sua macchina che aspetta qui vicino.>> annuì semplicemente. Diede un ultimo sguardo al quel piccolo corpo, osservò per un ultima volta i lividi violacei rovinargli la pelle, notò guardando meglio le sue piccole mani, che alcune unghie erano state rimosse, e i suoi capelli neri, tagliati a casaccio . Fece un'ultima tiro .L'odore del fumo che si mischiava a quello della pioggia era sublime, anche in quella situazione.
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Yixing stava fissando le gocce di pioggia scivolare il finestrino della sua costosa macchina bianca. La pioggia lo rilassava sin da bambino, e in quel momento, di distendere i nervi ne aveva davvero bisogno, dopo quello successo con Suho. Non avrebbe voluto colpirlo, ma é stato un gesto dettato dalla rabbia: anche quando era più giovane gli capitava spesso di perdere il controllo, ed di avere comportamenti violenti, e sempre si ritrovava coinvolto in risse . Forse dipendeva dal fatto che tutti, da quando era nato, gli avessero insegnato che l'unico modo per controllare gli altri fosse quello di essere il più forte, saper usare la rabbia dentro di lui come strumento di potere. Come un vedere Boss deve saper fare. Ma in ogni cosa, non avrebbe dovuto colpire il suo ragazzo, la persona che amava.. Odiava vederlo soffrire e ucciderebbe chiunque gli facesse del male. Cazzo, sarebbe capace di amputare le mani a chiunque osasse solo sfiorarlo. E pure l'aveva colpito. Sentì la portiera dell'auto aprirsi, e Yifan sedersi comodamente sul sedile. Non si scomodò nemmeno a voltarsi per guardarlo quando parlò, voleva sbrigare quella faccenda in fretta: <<Ho sentito che hai qualche messaggio dalla famiglia per me. Parla>>. Sentí Kris esitare per qualche minuto, segno che quello che gli avrebbe detto non gli sarebbe piaciuto affatto. <<Si tratta degli anziani. Vogliono che il futuro capo clan si occupi degli affari a casa propria. Anche tuo padre ha chiesto di te, gli farebbe piacere un tuo ritorno in Cina.>> Parlò il biondo accanto a lui, provocando uno sbuffo annoiato da parte sua, ormai erano anni che sentiva dire le stesse cose. Ma non poteva andarsene dal Giappone, senza risolvere i suoi affari lì. << Dì loro che il futuro capo clan non può andarsene senza risolvere le cose qui . Mio padre dovrà attendere ancora, prima di vedere suo figlio tornare a casa.>> Yixing si voltò a guardare l'uomo al suo fianco: Yifan aveva uno sguardo contrariato, e le mani strette a pugno, segno del suo disappunto. <<Forse dovresti ascoltare gli adulti, almeno per una volta,Yixing. Devo ricordarti che presto dovrai essere tu a comandare? Dove speri di arrivare senza l'approvazione degli anziani?.Ti rendi conto che devi agire con cautela?.>> Il biondo non ricevette nessuna risposta dal moro che continuava a guardarlo annoiato,e si sentì autorizzato a continuare. <<Non dirmi che non vuoi tornare a casa per via della tua tresca con quel ragazzino ricco ? Mi sbaglio o mi avevi assicurato che ti serviva solo per arrivare a suo padre?**. È possibile che un bel culo da scopare ti abbia fatto perdere di vista l'obiettivo?.>> Domandò Wu, usando un tono accusatorio. Il più giovane sentì la rabbia ribollire dentro, nessuno doveva rivolgersi a lui così, soprattutto Kris, un suo sottoposto. Sentì una strana energia salire verso la parte superiore del suo corpo, inoltre il suo occhio sinistro bruciava, segno che probabilmente l'iride fosse già diventata di un rosso cremisi . Il suo braccio fece un movimento veloce, afferrando i capelli di Kris, portando la sua testa all'indietro, mentre fu lesto a salirgli sulle gambe. Fu facile con la sua forza sovrumana tenerlo ben fermo. Accostò le sue labbra all'orecchio del ragazzo sotto di lui, totalmente confuso dalla situazione. << Chi mi scopo e i motivi per cui lo faccio, non sono affari che ti riguardano Wu. Ciò che faccio non riguardano nè te, nè mio padre, nè gli anziani.Dì loro che non ho tempo per le cazzate del clan. E per Dio, parlami ancora così e ti spezzo il collo.>> ringhiò il moro. Kris tremò guardando quelle iridi di due colori così diversi, che lo guardavano con così tanta furia. Lay sembrò cogliere il suo timore, perché stirò le sue labbra in un sorriso furbo, da gatto. Sorriso che era così sensuale, da far impazzire Kris. <<Beh?. Non eri qui perché è stato trovato un altro corpo? Che sai dirmi di questa vittima?>>.
**NON VORREI DIPINGERE IL PICCOLO UNICORNO LAY COME UN GRAND BASTARDO TESTA DI CAZZO, INSOMMA: PRIMA LO SCHIAFFO E POI QUESTO. MA È NECESSARIO PER LA STORIA. Non odiatemi :(