Capitolo 6

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Non ho dormito tutta la notte.
Sta mattina non ho voglia di fare niente, mi sento tradita.
Ma a scuola ci devo andare per forza, quindi mi preparo e vado.
Non voglio ne sentire ne vedere nessuno, quindi non chiamo neanche Francesca per darle appuntamento sul bus.
Arrivo a scuola e Francesca si incazza con me. Ci mancava solo questa
"perché cazzo non hai risposto alle chiamate ed ai messaggi?! Mi sono preoccupata"
"non ne voglio parlare"
"sono la tua amica, ho il diritto di saperlo"
"non ho detto che non voglio dirtelo.."
"e allora parla"
"Alex è fidanzato, ieri mi hanno chiamata con lo sconosciuto e mi hanno detto di cercare una donna, l'ho cercata su Facebook ed ho visto che c'erano foto dove c'era Alex che si baciava con quella. L'ultima foto era dell' altro ieri."
"se vabbè impossibile"
"impossibile il cazzo"
"ed ora che intenzioni hai?"
"che ne so, ieri abbiamo fatto l'amore e praticamente mi sta trattando da puttana/amante, sicuramente vuole solo giocare."
"si ma non può finire così, come farai a vederlo in faccia dato che l'abbiamo 2 ore oggi"
"Boh"
Entriamo in classe e c'era lui.
"buongiorno ragazze"
"salve" dico con tono freddo e mi siedo senza guardarlo i faccia.
"ha qualche problema signorina?"
"no"
"okay, ragazzi oggi spieghiamo il coseno"
Oddio ci mancava solo che dovevo stare attenta alla lezione e guardarlo.
Stavo pensando a lui quando per sbaglio ho parlato ad alta voce "che schifo"
E "il prof" mi ha sentita.
"cosa che schifo?"
"nulla, la matematica"
"te la farò piacere io"
"immagino"
"allora ragazzi chi sa cos è un coseno?"
La sua voce calda, il suo sorriso ipnotico.
Devo andarmene subito.
"prof posso andare in bagno? Non mi sento bene"
"che hai? Vuoi che ti accompagni?"
"non ho bisogno del suo aiuto. "
Esco dalla porta della classe impassibile, vado in bagno, non facevo altro che guardarmi allo specchio e vedere il mio viso triste.
Inizio a piangere, senza sosta.
Penso alla vita.
Penso all amore.
Penso alle puttane, non poteva scegliersene una che magari stava al gioco? Perché proprio io. Cosa gli ho fatto di male? Non c'è cosa più brutta di innamorarsi di uno che ti ha preso in giro per tutto il tempo passato insieme.
Ma io sono forte.
Mi alzo, vado al bar e c'era Gionny.
È un mio vecchio amico, ci conosciamo dalle elementari e non ha mai smesso di provarci con me, ha avuto tante relazioni, ma non per voler giocare, perché le altre si ci mettevano per scommessa.
Poverino ha fatto un anno di merda..
"ehi Gionny"
"ei fatinaa"
"come stai scè"
"bene, che ti offro?"
"se non fossimo al bar della scuola gradirei un mojito ma.. Penso che vada bene un rollò"
"ahah perfetto, che ne dici se il mojito lo andiamo a prendere sta sera?"
"ehm"
"sei fidanzata?.. Non dovevo chiederlo?"
Io fidanzata? Vorrei tanto risponderti ma non lo so neanche io. HAHAHAJ
"no sono single e si sta sera usciamo"
"perfetto"
Mi da un bacio sulla guancia.
Poi vedo l'ora e cazzo sono le 10, sono stata per più di un ora fuori.. Vallo a sentire ora quel gran testa di m...
"beh è stato bello parlare con te ma ora devo andare"
"ma come scusa.. E il rollò?"
"sono troppo in ritardo"
"sei la solita"
Corro e salgo le scale più in fretta che posso.
Arrivo di fronte la porta, faccio un sospiro ed entro.
"finalmente abbiamo con noi la Martinez"
Ma che vuole dire, boh.. Mi ero ripresa un attimo e già mi sta salendo la cellula killer.
"sto pomeriggio sarai a scuola"
"cosa? Perché?"
"ti sei persa le ore di lezione e te le devo spiegare"
"no guardi non c'è bisogno, me le farò spiegare da Francesca"
"no, te le spiegherò io questo pomeriggio"
"non posso questo pomeriggio, non posso e basta, la studierò anche da sola, non ho problemi"
"poi non si lamenti se prenderà 4 al prossimo compito"
"okay"
Questo non ha capito proprio niente, vuole solo scopare. Io non sono a sua disposizione.
Finisce l'ora di lezione e c'è la ricreazione, io Francesca usciamo come al solito e andiamo a prendere un panino.
Si avvicina Alex
"puoi venire un attimo?"
"no, ho fame e voglio il panino"
Oddio il suo profumo..
"dobbiamo parlare"
"io non ho nulla da aggiungere"
" ed io si, vieni."
"no ora ho fame"
"ti aspetto a 4 ora nella stanzetta di recupero vicino la presidenza"
Non rispondo e me ne vado.
Non so se ci andrò o meno, però devo decidere entro quest'ora.
"vacci"
"cosa? Come hai fatto a sentire tutto se eri in fila?"
"vacci e basta, io ho un udito molto moltoso"
"che sei scema, francio quindi per te ci devo andare?"
"ovvio, te l'ho detto, non mi fare ripetere le cose 100 volte"
"passami il panino".
Torniamo in classe e faccio tutta l'ora a pensare.
Ci vado o no
Gli dico la verità o no
...
Finalmente decido.
Ci vado ma non gli dico la verità.
Almeno ora no, devo impostare il discorso prima..
Suona la campana e vado nella stanzetta.
"pensavo che non venissi più"
"che devi dirmi"
"che hai"
"non ho perfettamente niente"
"lo vedo il tuo bel faccino triste"
Si avvicina e mi bacia, ma io mi allontano.
"vedi? Su dimmi che hai.."
"ti ho detto niente e non ho intenzione di ripeterlo un'altra volta"
"tu sai che amo solo te, ormai sei la mia vita, non voglio vederti così"
COSAAAAA?! COSA ODONO LE MIE ORECCHIE?! MA LO VUOI UN PUGNOO
"ami solo me?"
"certo nessun'altra che non sia tu, sei la mia persona"
"pensi che sia stupida? Ho la faccia di una 80enne rincoglionita?"
"perché dici questo, non ti fidi?"
" Monica allora chi è?"
" che c'entra Monica, lei è mia cugina "
"ah quindi ti baci con tua cugina e poi lei mette le foto su Facebook, bello e con un nesso molto logico"
Dopo le mie parole lui restò in silenzio, non sapeva più che dire.
Io avevo terminato le parole, per me il discorso è chiuso, in un baule attaccato ad un masso e gettato nell atlantico.
Esco dalla stanza e me ne vado, senza fare rumore.
come se non fosse successo nulla, perfettamente niente.
Nulla di speciale, quando andava tutto storto all apparenza era normale.
Normale per tutti, purtroppo però io non sono tutti.

FRA LE MURA DI SCUOLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora