Capitolo 21

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Maryam sei cambiata?
Che c'è che non va.
Hai 18 anni ma vatti a divertire.
Come dice Antonio Dikele di Stefano "non ho mai avuto la mia età"
Non sento il peso dei miei 18 anni.
Mi sento vecchia.
Ho bisogno di una via di fuga, una piantina planimetria.
Dov è il mio piano di evacuazione?
Ho così tanta voglia di rivivere, e tanta paura di morire di nuovo.
Non chiedo neanche più aiuto, ne vale la pena? Questa è una domanda che risponde da sé.
Ne vale una pena?
Perché soffrire per una cosa bella se poi va a finire male?
Ho bisogno di spegnere il mondo un attimo, voglio intercettare la frequenza della felicità, sapete in che stazione della radio che non esiste può essere?
Ribellatevi alla vita.
Ribelliamoci e debelliamo il pessimismo adolescenziale.
Ah l'adolescenza, mia cara vecchiaia.. Proprio ora dovevi venire.. Dio questa sensazione.
Ci vorrebbe una tazza di caff....vodka.
Una bella tazzona di felicità.
Ah dio mio..
Alex, non so se odiarti o amarti.
Ma mi manchi.
Mi manca quella felicità che solo tu sapevi creare.
Ho bisogno di te e non lo nego.
Voglio perdonarti,ma non riesco...
"Maryam..?" disse la signora accanto a me.
"Si?"
"Cosa hai,ti vedo pensierosa,quasi in lacrime"
"Stavo pensando..non so se perdonarlo o meno,lo amo ma nello stesso tempo provo odio"
"Eh cara mia come ho detto prima,perdonalo,metti da parte un po' d'orgoglio,PERDONALO...non ricapiterà più,dai su senti che dice l'hostess che fra poco atterriamo"
Finalmente arrivati.
Ho deciso,lo perdono,ma se ricapiterà può dimenticarsi di me..
Scendo dall'aereo,la signora Marianna mi tocca la spalla e dice "Buona fortuna bella"
"Grazie"
Scendo dall'aereo.
L'aria fresca di Como mi arrivava dritta al cuore.
Palermo e Como sono 2 cose differenti.. Sarebbe come paragonare lo zucchero con il sale.
Palermo è incantevole, un luogo caldo e ricco di cultura.. Como è più un luogo fresco, ma si sente di più l'aria urbana.
Vado in taxi,mi lascia proprio davanti casa.
Prendo le chiavi,apro la porta,trovo mia madre nel divano con mio padre che guardavano un film.
"Mamma,Papà?"
"Maryam!!"
Corrono abbracciandomi!
Mi mancava un loro abbraccio lo ammetto.
"Alex ti ha detto nulla?"
"No,dove sei stata? Tutto bene?"
"Si mamma,sono stata a Palermo da Francesca,non ho detto niente a nessuno,Alex lo ha scoperto dopo pensavo te lo avesse detto"
"L'importante è che ora sei qui e stai bene"
"Scusa" dice mio padre abbracciandomi.
Lo guardo e ricambio l'abbraccio.
Diciamo che in quel momento non avevo pensiero ad Alex. Quando mia madre dice
"Alex sa che sei arrivata?"
"No adesso lo chiamo"
Non voglio dire niente a mia madre che Alex mi ha "tradita".
Vado in camera,apro la valigia,sistemo le cose.
Finisco di sistemare,prendo il cellulare e chiamo Alex.
Dopo un paio di squilli risponde.
"Pronto" con tono freddo.
"Ciao,Alex"
"Ciao,Maryam"
"Sei libero?"
"Si."
"Possiamo vederci?"
"Si,vieni a casa mia"
Mi do una sistemata e vado da Alex.
Faccio un sospiro e busso.
Apre la porta,non ho resistito,l'ho abbracciato subito scoppiando in lacrime.
"Alex.." dico.
"Si?"
"Parliamo"
"Puoi dirmi tutte le parole che vuoi,tranquilla"
"Non serve,ti perdono,ma che non ricapiti più"
"Ero ubriaco."
"Ti perdono"
Mi asciuga le lacrime che mi erano rimaste sulle guance e mi bacia.
"pensavo che tu non mi amassi più, ho pensato anche per un attimo che mi avessi tradito quando qua il traditore sono stato io.. Ma ti giuro.. Ti giuro io ti amo, non ero sobrio. Maryam ti amo."
Non avevo mai visto i suoi occhi lucidi, una lacrima gli accarezzò il viso.. E poi un'altra..ed un'altra ancora.
E niente, abbiamo pianto insieme.
" Alex, ti amo"
"ti amo anch'io non so come farmi perdonare te lo giuro mi sento una merda"
Eh si, si deve proprio far perdonare... Ma non mi va di dirglielo.
Però lo amo e basta.
Ero stanca morta per il viaggio.
Gli ho raccontato tutto, persino il fatto di Francesco..
Stiamo in camera fin quando non mi addormento.
Ho deciso.
Mi ritirerò da scuola.
Mi sveglio ed è ancora notte fonda, Alex non è accanto a me.
Scendo giù in cucina per cercarlo e lo vedo con la testa fra le mani ed il pc aperto.
Non so se sta piangendo o se si è addormentato così..  Mi avvicino piano ed in silenzio, vado dietro di lui per vedere cosa sta cercando e vedo una scritta su Google " crociera Marocco, Sicilia, Grecia & isole"
Ma che carino.
Non ha dormito che per cercare di farmi sentire ancora più felice.. Noto che sta dormendo e gli do un bacio sulla guancia e poi gli sussurro "bello addormentato.. A letto su"
"ma che ci fai qui, doveva essere una sorpresa"
"la mia sorpresa sei tu, che anche alle 3 di notte cerchi qualcosa per farmi sorridere."
"andiamo amore, ho tanto sonno"
"andiamo"
Saliamo su in camera e ci addormentiamo abbracciati.
Il mio cuore emetteva vibrazioni combacianti a quelle che emanava lui.
I nostri cuori erano legati stretti, i nostri corpi intrecciate e le nostre menti si appartenevano.
Condividevamo lo stesso letto,
La stessa felicità
E lo stesso sogno.
"Maryam"
"Mh"
"la mia felicità sei tu"
Dopo questa frase mi stringo ancora di più a lui.
Questa sensazione non basta mai.
La sensazione di essere desiderata.
"voglio ricostruire tutto Alex"
"e lo faremo, più forti di prima"
"buona notte amore mio"
"buona notte"
Fulmini, saette e tuoni dettagliavano quel cielo spento.. Così si illuminò la stanza, i fulmini erano coordinati ai nostri battiti, il rumore dei tuoni era intenso quanto il nostro calore corporeo.
Che notte fredda, ma così sorprendentemente calda.
Questa sensazione, rimarrà impressa.. Per sempre nelle nostre frenetiche menti.
Perché ti amo, e tu lo sai.
E tu mi ami ed io lo so.
Ciò che non sappiamo o almeno crediamo di non sapere se vivremo ancora quest'emozione.
Se vivrà solo sotto forma di ricordo oppure se riuscirà ad accarezzare le nostre pelli.

FRA LE MURA DI SCUOLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora