Cadete tutti sul pavimento della casa, tu in particolare batti la testa sul parquet.
«(T/n), alzati!» Esclama James.
«Senti, non è solo la tua fidanzata ad essere in pericolo» Borbotti mentre ti alzi.
«Allora?» Chiedi mettendo le mani sui fianchi. «Dove dobbiamo cercare?».
«Nello studio di Nicholas» Risponde Ford.
«Cosa? Ma... Liz non vuole che...» Inizia James, poi scuote la testa.
«D'accordo. E poi?».
«Lui aveva una mappa di tutte le dimensioni».
«Ma se quella dei Cacciatori è nascosta!» Esclami esasperata.
«Quella mappa è molto vecchia» Continua Ford. «Lui è stato nella dimensioni dei Cacciatori. L'avrà mappata, di sicuro. Di sicuro aveva scritto anche le coordinate». Mentre cammina continua a parlottare, e a ripetere la stessa frase per cercare di auto convincersi.
La testa e il cuore ti fanno male, e la tua mente affollata di paure e paranoie galoppa a tutta velocità.
Cosa è successo a Bill? Dov'è Isabel? Chi è veramente Blue?
Con uno spintone James sblocca la porta dello studio di Nicholas, rimasto sbarrato per anni, e una nuvola di polvere vi avvolge silenziosa.
Nella stanza le finestre sono serrate, e la debole lampadina che ciondola dal soffitto fatica ad allotanare quelle tenebre pesanti e a rischiarare i ricordi nascosti dietro i mobili.
-E adesso? - Chiede Ford accarezzando la vecchia scrivania. Un'ombra di nostalgia gli oscura il volto quando vede la foto del suo vecchio amico che lo sfida col suo sguardo fiero e deciso.
Ti avvicini alla grossa libreria sul fondo della stanza, tiri giù un grosso scatolone e lo posi sul pavimento con un tonfo.
- E ora cerchiamo -.Passa il tempo. Ogni tuo respiro è sempre più affannoso, e la punta delle tue dita è annerita dalla sporcizia.
Niente. Niente, state solo perdendo tempo.
Sock, seduto al centro dello studio, scaraventa a terra uno delle centinaia dei rapporti di Nicholas alla PIM e si alza.
- Stiamo sbagliando tutto - Dice.
Tra tutti solo Crowler si ferma per ascoltarlo, e il biondo continua. - Se stiamo cercando un documento che quest'uomo non dovrebbe nemmeno avere, non lo troveremo sicuramente qui. Io non ho capito niente di tutta questa storia, ma se questo tizio si è allontanato dalla PIM per procedere per gli affari suoi, non avrà tenuto tutti i documenti, o quello che si fa in questi casi, così in bella vista... No?-.
Dipper e Ford si scambiano un'occhiata, e l'uomo annuisce lentamente. -Il ragazzo non ha tutti i torti. In effetti ha senso; se Nicholas stava tentando di smascherare i Cacciatori in effetti non avrebbe agito così indiscretamente, soprattutto un personaggio così noto come lui -.
Nel tuo cervello è rimasto poco spazio per la razionalità, ma quel poco che è rimasto ti permette di capire che Sock ha ragione: state agendo tutti impulsivamente. Sospiri cercando di calmarti, pulendoti la mano sui jeans.
- Ok - Dici appoggiando la schiena alla parete. - Quindi siamo di nuovo da capo. Dove cerchiamo? -.
- Una cassaforte? - Propone Stan.
- Va bene, ma dove?! - Esclama James esasperato. - Se ci fossero le ragazze sarebbe tutto più facile, ma io non lo so! Non lo so, ok? In questi anni non ho mai... - Si ferma.
Balza in piedi, e quasi travolgendo Mable esce dalla stanza e si precipita giù per le scale con voi alle calcagna. Correte nel salotto avvolto dalla penombra della sera.
Fuori dalla finestra il cielo inizia a macchiarsi di stelle, e le diverse striature di blu ti ricordano che non dormi da molto, troppo tempo.
Il ragazzo corre in cucina e afferra un grosso coltello, e quando torna si accuccia sotto il piccolo pianoforte a muro dimenticato in un angolo remoto della stanza.
Con un piede colpisce uno delle sedie accatastate intorno allo strumento e sposta il telo che lo ricopre.
Con il coltello taglia un pezzo della carta da parati e ordina agli altri maschi di spostare il pianoforte.
Nonappena guadagna qualche centimetro di spazio affonda completamente il coltello nel muro, e proprio mentre Ford sta per dirgli che non è proprio una buona idea affondare lame affilate nei muri di una casa storta come quella il ragazzo estrare dal buco scavato nelle assi di legno una scatola arrugginita chiusa da un lucchetto.
- Ingresso, scatola degli attrezzi - Ordina a Dipper, e dopo qualche minuto quello torna con la valigetta troppo pesante per le sue esili braccia.
Aiutandosi con la pinza James apre con foga il bauletto, scaraventa gli attrezzi dietro di sè e tutti vi stringete intorno al misterioso contenuto.Cara Elizabeth,
Se stai leggendo queste righe, allora probabilmente sono morto e se lo sono sicuramente è a causa dei Cacciatori.
Ti prego di non rivelare queste parole a tua sorella, è ancora una bambina. E credimi, dover rivelare ciò che ti sto per dire a te, che sei più grande solo di poco, mi riempie il cuore di dolore.
Mi sento uno schifo, Elizabeth. Sono un pessimo padre. Isabel ha rischiato la vita tante volte a causa mia, e non posso permettermi di infoiggerle un colpo ancora più duro.
Ti prego di perdonarmi per questa lettera, ma ho bisogno di scrivere a qualcuno di forte, giudizioso; alla nuova padrona di casa e guardiana della vostra famiglia.
Ti prego anche di bruciare questa lettera, scendere giù di sotto e distruggere quel portale. Distruggilo, perché ha causato troppi problemi e ne causerà ancora.
Sei una testa dura, Elizabeth, ma per una volta ti scongiuro di fare come ti ho detto.
Mentre ti scrivo questa lettera sono nel salotto di Bill Chiper. Tua sorella e James giocano con (t/n), mentre tu sei a scuola. Tra poco tornerai a casa, accenderai il portale e verrai da noi e Bill ti inviterà a cena. Come se un demone che organizza una cena di famiglia fosse normale.Smettete di leggere.
Tu e James vi guardate con gli occhi colmi di lacrime.
- Questa lettera... - Sussurri, e lui annuisce. - L'ha scritta prima che succedesse la catastrofe. L'ha scritta il giorno stesso -.
Ricordi quel dannato giorno fin troppo bene.
Proprio come Nicholas aveva scritto, Liz era uscita da scuola e stava tornando a casa, quando un uomo l'ha sorpresa a camminare da sola.
Le ha chiesto se volesse un passaggio. Lo conosceva, era un ex collega di suo padre. Un brav'uomo, a detta di Nic, sempre pronto a dare loro una mano, oer questo la ragazza aveva accettato. Non credeva che avesse potuto essere solo una spia.
Ma quando erano arrivati, lui non era ripartito. Aveva estratto una pistola, ordinando alla ragazzina di condurlo da suo padre.
Altri Cacciatori erano comparsi dagli alberi, e lei non aveva potuto fare altro.Distruggi quel portale, Liz. Ti prego.
Alla PIM sono brava gente, ma non ti puoi fidare di tutti.
Voglio che tu e tua sorella vi distacchiate completamente da questo mondo, per non avvicinarvi mai più.
Se mi dovesse succedere qualcosa, andrete a vivere dalla zia Cassy e questa casa rimarrà vuota. Distruggilo.
So troppe cose, per cui è davvero probabile che mi accada qualcosa in futuro.
Distruggilo. Brucia questa lettera.
Ti voglio bene, tu e Isabel siete la cosa migliore che potesse capitarmi.
Con amore,
Papà- Avrebbe dovuto fare quello che èscritto qui- Osserva Stan.
- Liz non l'ha mai letta - Ammette James. - Quando i Cacciatori hanno invaso la casa di Bill per cattutarlo e uccidere Nicholas, (t/n) è riuscita a rimandare Isabel a casa. Ha trovato la lettera, l'ha letta. Non l'ha distrutta perché voleva che Liz la leggesse, e quando ha provato a distruggere il portale sua sorella l'ha quasi uccisa. Per Liz quel portale è sacro, perché lui pottebbe tornare-.
- Guarda dietro al foglio! - Grida Mable. - Una mappa! -.
Ecco, avete trovato quello che cercavate.
James sorride, quasi sollevato. - Quando Isabel mi fece vedere questa lettera eravamo bambini. Non ci posso credere... -.
- Ma scusa - Lo interrompe Crowler - Se lui è morto, perché non potevano distruggerlo questo portale? I morti non tornano -.
Sospiri. È arrivato il momento di affrontare la realtà e parlarne.
- Isabel sa che lui è morto, e dalla lettera si evince che sia così. La verità è che lui è ancora vivo -.
STAI LEGGENDO
Centuries {Human Bill Chiper X Reader}
FanfictionPer troppo tempo siete stati separati. Ogni volta la stessa storia: tu, lui, un bacio. E tutto svanisce. L'unica sua richiesta é di ricordarlo attraverso i secoli. Il tuo dovere é soddisfarlo. O cambiare il vostro destino. Attenzione: nella storia...