23: Ansia

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Bil's p.o.v

«Non ce la faccio più! Ford, sbrigati dannazione!».
«Ci sto provando!».
È da quando (t/n) è scomparsa che stiamo cercando di localizzarla, ma pare impossibile.
Lei e Isabel sembrano essere scomparse nel nulla.
Liz è fuori di testa: sta controllando ogni singola dimensione.
Per non parlare di James...
Io e lui abbiamo passato in rassegna tutti i vecchi rifugi dei Cacciatori, ma quei maledetti paiono essere scomparsi.
«Non c'è nessuno a cui potremmo chiedere aiuto? Non so, qualcuno che abbia  delle apparecchiature o... O qualcosa del genere?!» Esclama Dipper misurando la stanza a grandi passi.
Mable intanto aiuta Ford con i localizzatori, mentre Stan raccoglie le armi.
«C'è una soluzione, ma non credo che potrebbe essere utile...» Dico.
«La PIM?» Risponde James. «Quelli sono dei buoni a nulla!».
«Lo so, ma possiamo comunque tentare! Voglio dire, non abbiamo fatto altro che brancolare nel buio... Almeno non saremmo soli e saremmo in grado di far arrestare quei...».
«Lo sai che la PIM  lavora a stretti contatti con i Cacciatori! Sai quante volte si sono aiutati a vicenda per catturare dei criminali?!» Esclama Liz.
«Sì, ma hanno rapito (t/n). E lei non è una criminale!» Ribatto.
«I Cacciatori è me che vogliono, e sicuramente anche alla PIM non darebbe fastidio vedermi rinchiuso in una delle loro celle.
Appena però scopriranno quello che hanno fatto a (t/n) e a vostro padre...».
«Zitto!» Dice James.
«Isabel non c'è, possiamo anche parlarne» Replico.
«Preferirei di no».
Sbuffo. «Ok, comunque... Hanno già ucciso (t/n) una volta, hanno rapito lei e Isabel e hanno fatto molte cose che sappiamo. E queste cose sono illegali.
Quindi, anche se mi irrita dirlo, dovremo rivolgerci alla PIM».
«Scusate la mia ignoranza» S'intromette Stan. «Ma che cos'è la PIM?».
«Prozio Stan, come sei arretrato!» Esclama Mable. «È la Polizia Interdimensionale Mondiale, un ordine che si occupa di mantenere l'ordine nelle dimensioni!».
«Già, ma è facilmente raggirabile. Non mi ha mai causato problemi, mentre io ho combinato parecchi casini» Spiego.
«Dove possiamo trovarli?» Chiede ancora Stan.
«Philadelphia».

**

Il palazzo della PIM è grigio e squadrato. Molto moderno insomma.
Per entrare mi sono travestito da normale studente universitario.
Ho messo le lenti a contatto verdi, ho indossato un paio di jeans, una polo di Harmont and Blain e scarpe della stessa marca. Insomma, sono proprio bellissimo. Più del solito: io sono già stupendo proprio di mio.
Siamo venuti solo io, Liz e James: gli altri sono rimasti a casa ad aspettare in caso (t/n) riuscisse a tornare e a cercare di trovarla.
Entriamo nel palazzo e subito ci troviamo in un grosso atrio pieno di gente vestita con uno smoking grigio.
Ci avviciniamo a un banchetto delle informazioni, dietro al quale c'è una donna alta e secca che digita rigidamente qualcosa al computer.
«Avete bisogno?» Chiede con voce gracchiante.
«Dovremmo parlare con Jason Köler» Risponde Liz.
«Avete un appuntamento?».
«Non ci serve».
«Se non avete un appuntamento non potete salire».
«Forse lei non ha capito» Sibila James posando le mani sul banco e piegandosi verso la donna. «A non non serve un appuntamento perché noi possiamo vedere il signor Köler quando ci pare».
«Si può sapere chi vi credete di essere?!»
Liz porge la mano alla donna.
«Elisabeth Lennox. Molto piacere».

«Tra un po' sei più importante te del presidente!» Dico a Liz in ascensore.
«Diciamo che il cognome Lennox è conosciuto da molti».
«Se nomini Liz in un casinò tutti scappano con i loro soldi per evitare di perderli» Commenta James ridacchiando.
Finalmente raggiungiamo l'ottantesimo piano.
Gli uffici degli ispettori sono in ordine alfabetico.
«Questo posto è gigantesco! Voglio dire, quanti piani servono a dei poliziotti inutili?».
«E non dimenticare che ci sono anche quelli sotteranei» Mi ricorda Liz.
Finalmente arriviamo davanti all'ufficio di Köler.
Stiamo per entrare, quando sentiamo una voce molto agitata all'interno.
«Ci devi aiutare! Quella ragazza è in pericolo e lo siamo anche noi! Lo sai di cosa sono capaci quei maledetti!!».
Risponde un uomo, ma è calmo e non riesco a capire cosa dica.
Busso.
«Avanti!».
Jason è seduto alla scrivania.
Non indossa la divisa della PIM, ma una camicia stroppicciata e dei jeans.
I capelli biondi sono spettinati e gli occhi grigi sono cupi e stanchi.
«Elisabeth Lennox...? Che ci fai qui? Chi sono loro?» Chiede.
Davanti a lui c'è un ragazzo dai capelli rossi con l'aria molto nervosa.
«Jason, abbiamo bisogno del tuo aiuto» Dice Liz con tono freddo.
«Ok, non so cosa ci faccia tu qui, ma puoi aspettare un attimo? Devo un favore a questo ragazzo e la sua situazione è grave».
«Beh, non può essere grave quanto la nostra!».
«Aspetta un attimo...» Fa Jason alzandosi. «Tu sei Bill Chiper!».
«Chi, moi?» Dico fingendo un'aria sconvolta. «Sì ok, sono io. Non c'è tempo per il sarcasmo».
«Lo so che è ricercato dalla PIM» Continua Liz. «Ma...».
«Aspettate!» Esclama il ragazzo dai capelli rossi. «Tu sei Bill? Bill il fidanzato di (t/n)?!».
Affero lo sconosciuto per le spalle e lo scuoto. «Conosci (t/n)? Dove l'hai vista?».
«In questo momento è a New York con dei miei amici, ma i Cacciatori la stanno cercando...».
«E c'è una ragazza con lei? Capelli ricci, castani...» Chiede James impaziente.
«No, mi spiace... (T/n) ci ha spiegato che l'altra ragazza, Isabel, ha deciso di sacrificarsi per farla scappare».
«Quella stupida di mia sorella!
Jason, devi aiutarci. I Cacciatori sono dei fuorilegge!».
Jason sospira. «Sai che abbiamo fatto un accordo con loro. Ci portano i ricercati e noi li paghiamo».
Il ragazzo dai capelli rossi lo guarda scuotendo la testa. «Quei bastardi, anni fa, ti hanno rapito e torturato! E hai ancora voglia di difenderli?».
«Inoltre (t/n) e Isabel non sono ricercate: non hanno mai fatto nulla di male!».
«Lo so, so che avete ragione e so perfettamente quello che mi hanno fatto.  Io però non posso fare nulla contro di loro, perché il direttore ha firmato un accordo anni fa».
«Come fai a essere professionale anche in momenti del genere? Come fai a volerli difendere dopo quello che hanno fatto a te, a (t/n), a mia sorella e a mio padre?!» Esclama Liz con la voce strozzata.
«Non parlarmi di quel buono a nulla di tuo padre!».
«MIO PADRE NON ERA UN BUONO A NULLA!».
«TUO PADRE È STATO CACCIATO DALLA PIM, E UNO CHE VIENE CACCIATO NON È ALTRO CHE UN BUONO A NULLA!».
«SE N'È ANDATO PERCHÉ LUI AVEVA CAPITO CHI FOSSE IL VERO NEMICO! E TU LO SAI BENISSIMO, LO SAI MEGLIO DI TUTTI, MA CONTINUI COMUNQUE A SEGUIRE LE REGOLE PERCHÉ HAI TROPPA PAURA DI FARE LA COSA GIUSTA!».
James avvolge le spalle di Liz e la porta fuori dall'ufficio.
«Vieni Bill» Dice. «Andiamocene: al quanto pare questo qui non può aiutarci».
Stiamo uscendo dall'ufficio, quando il rosso ci segue.
Jason ci lascia andare, rimane in silenzio a guardarci, sospira e chiude la porta.
«Non ho capito molto il discorso» Ammette lo sconosciuto. «Ma il mio nome è Crowler».
Che nome assurdo.
Ci presentiamo.
«Vedi, Crowler...» Inizia a spiegare Liz.
«Tempo fa mio padre faceva parte della PIM ed era tra i migliori amici di Jason.
Loro due sono sempre rimasti insieme, anche quando  hanno capito che collaborare con i Cacciatori era sbagliato.
Ma Jas si spaventò quando papà fece amicizia con Bill e la PIM lo licenziò.
Per non venire licenziato anche lui gli voltò le spalle, quando...».
«Quando?» Chiede Crowler.
«I Cacciatori cercarono di uccidere mio padre, perché si era messo in mezzo tra loro e Bill.
Jason sapeva che stavano tramando qualcosa, ma arrivò troppo tardi.
I Cacciatori lo torturarono per evitare che parlasse, e ci sono riusciti».
«So benissimo che è stato torturato...» Mormora il ragazzo. «Lo salvai io. Fu la mia sorellina a vedere la scena per prima. L'hanno uccisa».
«Mi dispiace».
Cala il silenzio che interrompo.
«E (t/n)? Come sta? Come avete fatto a trovarla? Con chi è adesso?».
«Sta bene, è solo un po' scossa.  Devi sapere che davanti alla casa dove vivo con i miei amici c'è un palazzo abbandonato. Un muro di quel palazzo è, al quanto ho capito, un portale dimensionale di sola andata che porta a New York.
Menomale che la mia amica Blue passava di lì...
Prima che venissi qui i Cacciatori sono venuti a farci visita, ma lei e Sock dovrebbero essere riusciti a proteggere (t/n).
Blue sa benissimo come evitarli».
«Come mai?».
«È sorella di uno di loro».
«Posso sapere il perché di nomi così strani?» Chiede all'improvviso James.
Crowler si stringe nelle spalle.
«Ragazzi di strada, nomignoli di strada.
Comunque... Volete rivedere (t/n), giusto?
Sbrighiamoci: l'ultimo treno per New York sta per partire».

Centuries {Human Bill Chiper X Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora