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"Quale persone con un briciolo di cervello ascolterebbe i consigli amorosi di Michael Clifford?"

Mi sono dovuta ricredere, tranne sulla parte delle frasi da rimorchio, quelle poteva evitarle.

«Tuo fratello è bravo nella teoria, peccato che faccia schifo nella pratica.»
«Vorresti dirmi qualcosa Luke?»
Il ragazzo diventa improvvisamente rosso e nervoso.

«Mia, io ehm credo di dover tornare a casa» risponde grattandosi la nuca.
«No signorino. Ora tu mi spieghi perché all'argomento "Michael" diventi sempre nervoso.»

«Si vede così tanto che mi piace? Insomma, credevo di nascondere bene la cosa.»
«Io non ho mai detto che ti piace Michael» dico alzando un sopracciglio e sorridendo leggermente mentre Luke diventa ancor più rosso. Un peperone in confronto è meno colorato.

«Sputa il rospo biondo»
«Non credi sia carinissimo? Quando ride arriccia il naso ed è adorabile. Le felpe enormi nere? Non parliamone. Sembra uno scricciolo. E la tinta rossa che ha ora? Il suo sorriso? Il suo senso dell'umorismo? Michael in generale? Potrei parlarne per ore» dice lui con aria sognante mentre sorride al pensiero di mio fratello.
«Se non stessimo parlando di mio fratello ti direi che sei carinissimo quando ne parli.»

«Peccato che io a lui non piaccia.»
«Questo lo pensi tu.»

~~~

Ora sono a casa Irwin, dove Ashton non parla da quando sono entrata. È almeno la settima volta che rimette "When I Was Your Man" , inizio ad odiare quella canzone.

Ed eccolo lì di nuovo con quella stupida maglietta azzurra e gli occhi spenti.
La maggior parte delle volte cerchiamo di essere felici con le persone sbagliate, a volte arriviamo in cima per poi cadere rovinosamente e credo faccia più male di non arrivarci.
Sei lì, hai raggiunto il tuo obbiettivo, e con un soffio tutto vola via. E fa male. Fa male stare immobili e non riuscire a superare la cosa.

Fermo la musica lanciando il cellulare sul suo letto.
Lui mi guarda confuso e io mi avvicino sorridendogli leggermente.
«Sei un idiota.»
«Cosa?» chiede lui sgranando gli occhi e io continuo a sorridergli tranquillamente.

«Vuoi capire che ti stai rovinando?» continuo io. «So che ci sei rimasto uno schifo, credo sia normale. Devi andare avanti. È sempre così con Gwen: un tira e molla. Poi sei tu quello che si riduce in questo stato.»
«Mia, i-»
«Ash, ascoltami. Sei un ragazzo dal cuore d'oro e non lo dico solo perché siamo amici. Qualsiasi ragazza ti vorrebbe al suo fianco e tu che fai? Diventi triste per una ragazza che molto probabilmente non ti merita. Piangi, piangi per un'ora intera, ma poi va avanti. La settimana dopo ti sentirai meglio. Ti prego, va avanti, smettila di fare così.»
«Grazie.» sussurra lui alzando finalmente la testa.

«Quindi se piangessi non mi giudicheresti?» chiede lui guardandomi come un bambino.
«L'ho mai fatto?»
Gli occhi di Ashton si riempiono di lacrime mentre intreccia la mia mano con la sua e poggia la sua testa sulla mia spalla.

«Mi sento usato. Esce con me per far ingelosire un altro.» singhiozza lui. «E io? Cado nella sua trappola. Mia, non riesco ad essere arrabbiato con lei, capisci? È questo che mi fa stare peggio.»

Alza la testa dalla mia spalla per guardarmi negli occhi.
«Tu non lo faresti mai. Ho sbagliato. Sbagliato ad uscire con lei e cancellare tutte le uscite con te. Ho sbagliato a preferirla anche solo per un secondo a te.»
Un sorriso triste si dipinge sul mio viso. Non si è mai ridotto così per Gwen e viene da piangere anche a me guardandolo in questo stato. Con gli occhi ancora pieni di lacrime scioglie la presa dalla mia mano per poi abbracciarmi di slancio.

«Mia, vuoi essere la mia ragione per diventare di nuovo felice?»

Cliché || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora