«La puoi smettere di osservare il nulla con sguardo perso?»
«Tu puoi smetterla di guardarmi? Sei inquietante e non poco.»
«Sei sempre così acido?»Ashton sbuffa alzando gli occhi al cielo, sistemandosi sul dondolo ed incrociando le braccia dietro la sua nuca.
«Ti sei lavato e posso mettermi accanto a te o muoio asfissiata?»
«Vorresti dire che puzzo?»
«Quando sudi sì ed normale.»
«Da sudato sono eccitante.»Ridacchio dandogli uno schiaffetto sul braccio mentre lui alza ed abbassa le sopracciglia.
«Ora se non ti dispiace, vorrei averti qui vicino dato che da settembre a dicembre non ci vedremo.»
«Ci vuole tempo!»Sbuffa nuovamente -cosa che ormai fa troppo- per poi tirarmi per il braccio e farmi sedere accanto a lui, sul dondolo che si trova sul mio balcone.
«Quando tra un mese me ne andrò, non dare confidenza agli sconosciuti e guarda a destra e sinistra prima di attraversare la strada.» dice lui, guardandomi negli occhi con aria seria.
«Non sei mia madre.»
«Fortunatamente no, non ti sopporterei ogni giorno ad ogni ora.»
«Tu mi sopporti ogni giorno, quasi tutte le ore.»
«Touchè.»Tira un leggero venticello, i capelli di Ashton vengono spostati da esso mentre lui osserva con aria triste un punto lontano.
Lo osservo tristemente per poi prendere la sua mano, e far intrecciare le nostre dita mentre faccio piccoli cerchietti immaginari sul dorso della mano.
Ashton si gira guardandomi leggermente confuso.Pensa sia idiota?
Sono stata inopportuna? Io sono sempre inopportuna ed imbarazzante, molto inopportuna e imbarazzante.
E se avessi la mano sudaticcia?
Che schifo.«Perché?» chiede lui leggermente confuso, indicando le nostre mani intrecciate.
«Pensavo ti tranquillizzasse... è una cazzata, lo so.»
«No, mi piace.» sussurra lui, con le guance leggermente rosse.Restiamo così per qualche minuto, ancora in silenzio.
Vorrei dire che stare così, mano nella mano, sia un momento bellissimo, ma non è così.
Vederlo triste rende, in qualche modo, triste anche me.«Non sono così sicuro di partire.»
«Scherzi? Tra un mese preciso vivrai uno dei tuoi sogni, la Spagna. Perché non sei più così sicuro?»
«Avrò nostalgia di casa.»
«Solo?»Si mordicchia il labbro, guardando altrove mentre scioglie la presa dalla mia mano.
«Mi mancherai soprattutto tu, okay?» dice velocemente, mentre io sorrido piano piano.
«Ci mancherebbe, sono una persona fantastica.» dico ironicamente mentre lui diventa ancora più rosso.
«Tu lo dici sarcasticamente, ma per me lo sei.» borbotta, incrocia le braccia al petto e fa una specie di broncio.«Per quanto mi prendi in giro alla fine mi vuoi bene.» lo canzono mentre lui mi continua a guardarmi male. «Smetti di fare il bambino e dillo "Mia ti voglio tanto bene, farò tutto ciò che vuoi perché sei la regina suprema".»
«Sei la regina suprema delle sciocchezze» ridacchia lui.
«Guarda come continua a prendermi in giro! Potrei non parlarti più.»
«Nessuno ti sopporta quando cominci a cantare l'album di Harry Styles, devi solo ringraziarmi.»
«Dici sempre che sono stonata come una campana!»
«Uno dei due doveva saper cantare bene, e per quanto dici sono io.»Sbuffo una risata, mentre lui imita me che canto Sweet Creature. Giuro di non muovere i capelli in quel modo.
Si avvicina piano a me, per poi darmi un bacio sulla guancia.
«Sai benissimo che ti voglio bene, non dubitarne mai.»
«Magari in Spagna trovi una ragazza più simpatica di me, non è molto difficile.»
«Apri bene le orecchie Mia Clifford, sei una delle persone più importanti della mia vita e non verrai mai sostituita da nessuno.»
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Cliché || Ashton Irwin
Fanfiction«Quando la vedo sento qualcosa nella pancia e...» «Potrebbe essere anche schifo.» Cover gentilmente realizzata da @PomodorinoSorridente