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[Michael]

Tutti abbiamo paura di qualcosa. Ci sono paure considerate stupide, altre considerate da bambino, c'è chi ha paura degli insetti o dell'oblio.
Io ho paura di non far sorridere le persone e renderle tristi. Può sembrare una frase trovata da qualche blog scadente, ma non lo è. La trovo una paura stupida e infantile.
Ho paura che una persona vedendomi si ricordi qualche momento triste e non riesca a sorridere.

«Clifford, perennemente in anticipo,eh?» ridacchia Luke arrivando davanti il negozio dove ci eravamo dati appuntamento.
«Mi devi del cibo. Sono sempre in anticipo per il cibo.» rispondo io osservando il ragazzo.

Ha i capelli biondi ordinatissimi, un pantalone nero e una t-shirt bianca, sembra quasi uscito da qualche film a differenza mia. I capelli tinti di rosso senza verso, la maglietta nera e rossa mi va fin troppo larga e i jeans neri strappati mostrano le mie ginocchia pallide.
L'ho sempre un po' invidiato. Chiunque pensa sia un bel ragazzo, non intendo solo per l'estetica.

Mi porge il fazzoletto con un fetta di torta dentro per poi sorridere e mangiare la sua.
Mangio -o meglio divoro-  la mia fetta mentre guardo ancora Luke.

Ha le labbra che sembrano morbide. Maledettamente morbide e io forse dovrei smettere di pensare ad un nostro ipotetico bacio.

~~~

Guardo lo schermo del mio televisore dove perdo l'ennesima partita e a quel punto Calum sbuffa guardandomi.
«Michael che hai? Non perdi quasi mai a questo gioco!» dice lui frustrato e io cerco di inventare la scusa più plausibile.
«Il lavoro da cameriere... sai, lo stress» rispondo incerto.
«E io dovrei crederci! Sputa il rospo.»

Calum sa anche quanti peli ho sulle braccia e non voglio nascondergli questo.
«Calum, ti è mai piaciuto un ragazzo?»
Sgancio la bomba, velocemente e con un colpo secco e ora so di non poter sfuggire alla conversazione.

«No, ma non escludo che in futuro potrebbe piacermi. Le persone si innamorano di altre persone,no?»
«Io ho paura,» sussurro più a me stesso « di non essere accettato.»
«Michael possono piacerti le ragazze o i ragazzi o entrambi ma tu resti Michael. Poi a te che frega del giudizio delle persone?» risponde lui sorridendomi in modo rassicurante.

«A me interessa, non sono come te.» continuo a mormorare.
«E come hai capito che potrebbero interessarti anche i ragazzi?»
«Luke.»

Un nome, quattro lettere e la mia più grande confusione.
Non credo si possa considerare un amico colui che vuoi baciare.
Non credo si possa considerare amico colui che hai sempre voglia di stringere.
Non credo si possa considerare amico colui che ti fa battere il cuore.

«Lui lo sa?» chiede Calum continuando a sorridermi.
«No.»
«Provaci.»
«Calum guardami!» ridacchio indicandomi «Luke è sempre stato con ragazzi fantastici, io cosa sono in confronto?»

«A volte mi ricordi tua sorella.» sbuffa lui.
«Riuscirò a dimenticarmelo.» e sembra lo dica più per convincermi.

Cliché || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora