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18 dicembre

Cammino fino al supermercato con gli auricolari alle orecchie.

Mi piace come dalla canzone che sto ascoltando, tutto intorno a me cambi a secondo del ritmo.

Un attimo prima c'è "One Kiss" dove vedi tutto velocizzato, dove riesci quasi a percepire le emozioni delle persone che ti circondano.
L'attimo dopo c'è "Sign of the times" e tutto sembra rallentarsi, una sorta di bolla di malinconia si crea tutt'intorno.

«Mia!»
Mi giro e davanti a me c'è Taylor, che mi sorride avvolta in una candida sciarpa che quasi fa sparire il suo viso.
La saluto sorridendo e mi prendo un attimo per guardarla meglio, non la vedevo da tanto tempo, da quando lei e Michael hanno smesso di frequentarsi.

Quando Michael le ha spiegato perché voleva smettere di frequentarla, gli ha risposto "Ti auguro il meglio, Mike." sorridendo.
Non un sorriso falso, non un sorriso sarcastico. Un sorriso vero, sincero.

«Come stai? Non ci vediamo da tanto!» chiede, mettendo le mani nelle tasche.
«Bene, bene, tu invece?» rispondo, togliendo le cuffiette e posandole nella mia borsa.
«Meravigliosamente! Anche se, l'università mi stressa leggermente.» sospira. «Okay, mi stressa tantissimo. Il tuo ragazzo come sta?»
«Il mio ragazzo?» aggrotto le sopracciglia non capendo e lei ridacchia.
«Sì! Il biondino...si chiama...si chiama...Ashton! Come sta?» chiede e le mie guance si tingono di rosso.
«Siamo solo amici, ci conosciamo da una vita.»
«A me avete sempre dato l'impressione di essere una coppietta.»

~~~

Poso le buste della spesa in cucina, per poi salire in camera mia.
Sono già pronta a lanciarmi sul letto, quando trovo già una figura su di esso. Potrei riconoscere quei capelli da miglia e miglia di lontananza.

«Non mi aspettavi, eh?» dice Ashton e io scuoto la testa sorridendo, mi aveva detto che sarebbe tornato domani.

Mi lancio con poca eleganza su di lui abbracciandolo. Inizialmente il suo viso si contrae in una smorfia di dolore, ma subito dopo ricambia l'abbraccio.

Riempio le sue guance di baci e lui in tutta risposta ridacchia, afferrandole per poi baciarmi a stampo.

Quando si stacca, leggermente disorientata,  sbatto le palpebre e lui inclina la testa.
«Sembra tu abbia visto un fantasma!»
«Non proprio! Sai non è da tutti i giorni baciare il ragazzo che ti piace.» borbotto per poi rendermi conto di ciò che ho detto. Sono una stupida.

«Anche io ho baciato la ragazza che mi piace,  ma, non faccio tutte queste storie.» risponde tranquillamente mentre io lo guardo con occhi sgranati.

«Allora, Mia? Abbiamo mesi di baci in sospeso! Meglio recuperarli ora, no?»

Il prossimo è l'epilogo, mi mancherà questa storia.

Cliché || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora