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«Vorrei essere importante per qualcuno. Insomma qualcuno per cui vale la pena fare le cose! Quella p-»
«Ash, smettila di stare su Tumblr.»

Il ragazzo piagnucola a quelle parole per poi accoccolarsi meglio a me.
Siamo nel suo giardino sdraiati sull'erba mentre il sole sta piano piano tramontando. Ha la testa sulla mia spalla e mi avvolge con un braccio mentre continua a piagnucolare dicendo frasi uscite da qualche blog Tumblr.

«Io sono facilmente sostituibile! Insomma se domani andassi in Spagna nessuno se ne accorgerebbe, e anche se fosse non sentirebbe la mia mancanza.»
«Questo chi l'ha deciso?»
«Io.»

Sospira accarezzando i suoi ricci. Quand'eravamo  piccoli li riempivo di mollettine o nastri e lui arricciava il naso in disapprovazione. Mia madre avrà almeno una dozzina di foto di questi momenti, e io non posso far a meno di pensare a quanto fosse tenero e adorabile Ashton.

«A me mancheresti.» gli sussurro, quasi come se mi vergognassi di questa frase.
Sorride leggermente per poi baciarmi la guancia e continuare ad abbracciarmi.
«Anche tu mi mancheresti, nonostante le tue battute sarcastiche.»
«Tu le adori.»
Ridacchia e al gesto due fossette profonde spuntano ai lati della sua bocca.

«Insomma, la Spagna è un bel paese e...»
«Ashton, mi stai dicendo che andrai in Spagna?»
«Forse.» mormora lui come se lo stessi sgridando.
«Sarà solo una vacanza, tornerai.» dico io facendo spallucce tranquillamente.

«Mia, sarò lì da settembre fino alle vacanze di Natale a studiare. Saranno circa tre mesi. Scambio interculturale.»
«La Spagna non è proprio vicina all'Inghilterra.»

«Non siamo mai stati lontani per così tanto tempo.» dico io tristemente mentre lui mi continua a stringere e io arrossisco leggermente.
«Faremo videochiamate tutti i giorni! Ti porterò qualcosa dalla Spagna e farò un sacco di foto. Sembrerà che ci sia anche tu!»

«Fletcher, perché sembra che Mia abbia visto un fantasma? Che le hai detto? Perché ho un figlio scemo?» chiede Anne Marie, la madre di Ashton,  facendo il suo ingresso in giardino.
«Mamma, la smetti di chiamarmi Fletcher e darmi dello scemo?»
«Mai.» ridacchia lei.

Anne Marie è sempre stata un po' come una seconda mamma dato che passo più tempo in casa Irwin che in casa mia.  Ha sempre voluto che la chiamassi per nome perché "Signora fa anziana! Io sono una giovane donzella".

Io ed Ashton ci alziamo e lui continua ad avvolgermi la vita con un braccio.
«Quindi vi siete messi finalmente insieme? Diventerò nonna? Potete essere la mia ship? Aspettate lo sappia Karen! Chi si è dichiarato? Io ho sempre puntato su Mia.»  la donna domanda a raffica per poi correre in casa e ritornare con una rosa rossa in mano.
Io e il ragazzo ci guardiamo straniti mentre la donna porge la rosa ad Ashton.

«Ora faremo una foto,okay? Non volete? Fa nulla. Ashton devi metterti la rosa in bocca e Mia devi guardarlo sorridendo.»
Prende il cellulare, già pronta ad inviare l'immagine anche alla prozia di quindicesimo grado.

Ashton prende la rosa e non ha capito molto bene il "metti la rosa in bocca" dato che, invece di mettersi il gambo del fiore tra i denti,  morde la corolla e io scoppio a ridere mentre Anne Marie fa la foto.

«Mamma, non stiamo insieme.»
«Ne riparliamo tra qualche anno quando avrete Anne Marie Junior.»

Cliché || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora