Nuove sensazioni

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Il locale era ormai deserto: le poche persone che quel giorno erano passate per un boccale o per uno spuntino avevano levato le tende da un pò. Fuori il sole stava lentamente calando, e la luce del giorno stava sparendo per fare spazio a quella tenue della sera, lasciando che ogni sfumatura rossastra che si estendeva nel cielo fosse inghiottita dalle crescenti tenebre.
Quella situazione cominciava a farsi troppo assurda per i gusti di Kidd. Quel pomeriggio pensava di trascorrerlo tra bevute e prese per il culo sul moro, ma non che quest'ultimo, in evidente stato non "propriamente sobrio" si mettesse a raccontare i traumi della sua infanzia, che poi...per quale fottuto motivo? e perchè proprio a lui che lo aveva imbruttito sin dal primo momento che i loro occhi si erano incontrati; avrebbe dovuto riportarlo nel mondo dei vivi con un sonoro calcio in culo, magari sarebbe ritornato, con somma gioia del rosso, nella sua modalità "io so tutto e tu non sai un emerito cazzo".
Quella sua versione fragile lo inquietava, probabilmente nemmeno quel pezzente del suo servitore era a conoscenza di questo suo lato; si stava creando tra loro un'aria troppo..confidenziale? beh tutto sommato, le loro casate si sarebbero unite quindi non gli sembrò tanto scandaloso fraternizzare con il nemic-, con quello che avrebbe sposato sua sorella; il pensiero lo fece divertire non poco: Bonney lo avrebbe distrutto, in tutti i sensi...era difficile tenere a freno sua sorella, l'unica che sapeva tenergli testa, che lo batteva a ogni gara di mangiate e bevute e che era anche più sboccata di lui. Loro zio gli aveva fatto un cazziatone biblico sul fatto che doveva comportarsi come una lady almeno di fronte agli altri reali, specie davanti a suo marito o lo avrebbe fatto scappare con la coda tra le gambe mandando a puttane il matrimonio, ma per quello sarebbe bastato che Law prendesse l'ultimo pezzo di carne dal vassoio di Bonney ( cosa altamente improbabile) e allora del sangue sarebbe stato sparso. Sbuffò passandosi una mano tra i capelli scarlatti, indeciso su come rompere quell'atmosfera del cazzo che si era venuta a creare per colpa di quel cazzone di uno Stark; avrebbe dovuto tramortirlo con un boccale vuoto in mezzo agli occhi e trascinarselo fino alla fortezza o provare, con molta fatica a farlo rinsavire? la prima ipotesi lo allettava di più ma si aspettava che l'altro lo avrebbe ripagato in qualche modo poco ortodosso. Meglio evitare rotture di coglioni.

<< Senti Stark, ammetto che il tuo passato sia stato una merda te lo concedo, ma...quel che è stato è stato no? io non ho mai conosciuto i miei genitori, sono morti duranti un naufragio e sono stato cresciuto da quella testa di cazzo di mio zio, un brutto individuo; nemmeno io ho avuto un'infanzia felice ma sai che ti dico? 'fanculo! non mi lamento per tutto il casino che ho dovuto passare, perchè mi ha reso più forte e deciso! e non appena salirò sul Trono del Mare, getterò quel rinsecchito di mio zio dalla fortezza di Pyke, e spero che vada a sbattere quel suo brutto muso sugli scogli. Quindi...perchè invece di piangerti addosso come un cretino non ti dai una svegliata? prendi in mano la tua vita..eh che cazzo! togliti quella faccia di merda che hai ora! >>

Law infatti lo stava fissando come se avesse avuto di fronte uno dei suoi cadaveri pronti per l'autopsia: con una leggera punta di interesse che gli brillava negli occhi e una smorfia quasi...divertita? le parole del rosso non gli avevano dato chissà quale incoraggiamento, ma...qualcosa si era mosso dentro di lui, ma non capiva cosa, forse era colpa dell'alcol che ancora gli circolava nel corpo ma, pian piano stava riacquistando la lucidità.

<< Non prenderti troppa confidenza cervello di merluzzo, il fatto che io ti abbia vomitato addosso i miei disagi passati è stata colpa di quei 5-6 boccali di quello scadente idromele che ci hanno servito, e per la fottuta cronaca: non è colpa mia se mio padre non mi ha mai fatto avvicinare ad un alcolico, quindi per il momento non lo reggo bene ma ci prenderò la mano. >>

il tono con cui gli si era rivolto non era di scherno o derisorio, semplicemente era divertito e Kidd se ne accorse, quindi, deciso a non metterci il carico da 90 e iniziare un nuovo confessionale imbarazzante, si alzò in piedi;

<< Alza il culo Stark, torniamo al castello prima che qualcuno si accorga della nostra assenza, non voglio scassamenti di coglioni. >>

il giovane lupo, dopo aver riposto il pugnale nella manica , fece per alzarsi ma dovette appoggiarsi al tavolo, preso da una forte vertigine e un crescente senso di nausea; il rosso alzò gli occhi al soffitto, palesemente irritato; adesso gli toccava fare pure da balia a quel sadico! non poteva tornare senza di lui, quindi, cercando di reprimere la voglia di sfottere si avvicinò a falcate verso il moro e senza chiedergli il consenso, gli prese un braccio e se lo mise sulle spalle, mentre con l'altra mano libera gli strinse un fianco, cercando di sorreggerlo, anche se con il peso dell'altro non fu così difficile. Quel gesto brusco e improvviso fece scattare un campanello d'allarme nella testa di Law, che voltò il capo in direzione di quello del rosso, intenzionato a dargli una testata sui denti o un calcio sulle palle;

<< Hey brutta testa di cazzo! togli le tue zampe se non vuoi che te le tranci! >> cominciò a dimenarsi, intenzionato a riprendere in mano il pugnale, ma Kidd lo intercettò: con entrambe le mani gli prese i polsi con forza e lo sbattè al muro, schiacciandolo con il suo corpo; i loro volti erano vicinissimi, i respiri si infrangevano tra loro,e i loro occhi erano puntati su quelli dell'altro. Fu come se il tempo si fosse fermato per entrambi, che si scrutavano a vicenda ogni centimetro del viso. Dal canto suo Kidd, per la prima volta potè osservare con attenzione gli occhi di Law: quei due pezzi di ghiaccio che sembravano avere il potere di congelarlo con un solo sguardo, gli fecero provare un brivido che dalla schiena si diramò al basso ventre, e gli provocò uno strano calore. Anche il colore della pelle ambrata gli fece lo stesso effetto, così come tutto il resto. Law invece non aveva mai visto da così vicino il volto di Kidd: quella pelle talmente bianca da sembrare di porcellana..e quegli occhi che sembravano due pozze dorate, gli fecero trattenere il fiato; e il suo odore che sapeva di salsedine misto ad una punta di alcol, lo fecero tremare impercettibilmente. Entrambi avvertirono una strana sensazione farsi spazio nel loro petto, aumentando il battito cardiaco e il sangue che bollente scorreva impazzito nelle loro vene. Law pur essendo un profondo conoscitore del corpo umano non seppe spiegarsi tali sintomi così improvvisi, evidentemente scatenati dal contatto con il corpo dell'altro, e Kidd ( avendo lui avuto qualche esperienza in questa campo) potè intuirlo, ma non lo pensò possibile. Quelle sensazioni così forti lo turbarono, quindi decise di "spezzare l'incantesimo". Si allontanò dal moro, lo prese per un braccio e lo trascinò fuori dalla taverna, dimenticandosi anche di pagare la bevuta ma la cameriera non se ne preoccupò troppo. Il rosso continuò a trascinare l'altro in silenzio facendo risuonare i loro passi nel vicolo stretto ma non riuscirono ad uscire da esso perchè, l'unica via d'uscita era occupata da tre grossi individui, persone del popolo a giudicare dai vestiti grezzi. Kidd si fermò e con lui anche Law. Entrambi presero a guardare gli individui che avevano davanti, fino a che non si resero conto di 2 dettagli: quegli energumeni erano dentro la taverna insieme a loro fino a poco fa, e cosa più importante...nel momento in cui si erano seduti si erano tolti il cappuccio, pensando che nessuno li avrebbe identificati come lord, e quindi " ricchi da spennare", ma a quanto pare erano stati presi di mira e quindi...erano finiti in un'imboscata.

Kidd ringhiò furioso << E voi cosa cazzo volete? >>

Uno dei tre mise in bella vista un grosso forcone appuntito, con l'intento di spaventare i due; << Dateci tutto il denaro che avete e nessuno si farà male.  >> anche gli altri due tirarono fuori una pala di metallo e un falcetto.

<< Gli unici che si faranno male al culo sarete voi se non sparite immediatamente, e vi conviene approfittare della mia clemenza. >>

Law si liberò della presa ferrea del rosso con uno strattone, rapidamente sfilò il pugnale da sotto la manica e con un sorrisetto macabro lo avvicinò al suo viso leccando la lama; Kidd sentendolo liberarsi dalla sua presa si voltò verso di lui per dirgli di non fare cazzate, ma quando vide il moro fare quel gesto..beh le parole gli morirono in gola. ​  

Il Lupo e il KrakenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora