Perdizione

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Law si sarebbe aspettato di tutto, tipo una craniata sui denti o uno sputo in faccia..ma non quello, con il rosso che faceva pressione con le labbra contro la sua bocca chiusa; lui a differenza dell'altro aveva gli occhi spalancati, palesemente colto alla sprovvista, mentre Kidd li aveva chiusi e con la mano teneva saldamente il viso di Law per non farlo allontanare. Le labbra del giovane lupo erano straordinariamente morbide, invogliavano chiunque a divorarle e a morderle fino a consumarle e il rosso sentì di volerne di più, nonostante l'altro fosse un pò troppo rigido per i suoi gusti. Kidd riaprì gli occhi ma si trattenne per non scoppiare a ridere: il moro aveva una faccia da pesce lesso, tipica di chi baciava per la prima volta; "quindi è il suo primo bacio..." Kidd ghignò fiero, non solo per averlo finalmente zittito ma per avergli "preso" quella prima esperienza, anche se in realtà il moro avrebbe dovuto viverla con sua sorella Bonney ( tra l'altro, lei ne aveva dati fin troppi di baci quando erano ancora a Pyke). Law infatti non aveva mai baciato, il solo pensare al gesto gli provocava conati di vomito, sopratutto quando erano gli altri a farlo davanti a lui, roba da far venire il diabete. Lo riteneva qualcosa adatto alle coppiette smielate e non a lui, una cosa del genere gli provocava un'overdose di misantropia; ma in quel momento non provava ribrezzo, sentiva solo un piacevole tepore che gli irradiava tutto il corpo e gli imporporava leggermente di rosso le guance e gli occhi appena lucidi. I due si fissavano in silenzio, chi ancora sorpreso e chi semplicemente...attendeva; fu Law, con molta fatica a parlare, anche se dalla sua bocca uscì un lieve sussurro:

<< Che...cosa credi di fare imbecille? >>

Kidd sorrise cinicamente; << Ho solo preso qualcosa che mi spettava di diritto. >>

Il moro alzò un sopracciglio, indeciso se ridergli in faccia o prenderlo a schiaffi; ma dovette interrompere i propri pensieri perchè quell'energumeno si stava di nuovo avvicinando e lui istintivamente richiuse saldamente la bocca, ma solo per non dargliela vinta. Ma questa volta Kidd decise di non essere più tanto clemente: con la mano ancora ferma sul volto dell'altro, fece una forte pressione ai lati della bocca, gesto che strappò un gemito di dolore al moro e lui ne approfittò. Fece saettare la lingua nella bocca dell'altro, esplorando lentamente le pareti calde e umide, come se volesse assaggiarlo lentamente; Law rabbrividì sentendo come la lingua del rosso conquistava lentamente il suo palato, le loro salive si mischiavano fino a diventare un tutt'uno , ma non volle dare l'impressione di essersi sottomesso, ne andava del suo orgoglio. Diede un forte pugno sul torace dell'altro, mossa che costrinse il rosso ad interrompere il bacio e a ringhiare come un animale; soddisfatto fece per dargliene un altro ma Kidd gli afferrò il polso con una mano e gli fu addosso: lo fece sdraiare con la schiena sul letto, facendo pressione con il suo corpo mentre gli teneva ancorata la mano sopra la testa.

<< Cosa cazzo stai facendo figlio di puttana! >> se c'era una cosa che Law proprio non digeriva, era apparire sottomesso a qualcuno, a prescindere dalla situazione. Il rosso si leccò le labbra, visibilmente divertito nel vedere l'altro sotto di sè;

<< Vederti imprigionato sotto il mio corpo,mentre ti dimeni non ha prezzo Stark, perchè non ti dai una calmata? >>

<< Non darmi ordini pezzo di merda. >>

<< Ma come siamo ribelli, eh principino? >> con l'altra mano imprigionò anche l'altro braccio del moro, tirando entrambi gli arti in alto fino a quando non vide una smorfia mal celata sul suo volto, incurante del suo braccio che continuava a sanguinare; il liquido cremisi macchiò le lenzuola candide del letto, gocce rosse che si espandevano sul tessuto bianco come piccoli fiori. Kidd dalla sua visuale potè assistere a una scena davvero unica: il moro, imprigionato sotto di lui che tentava invano di liberarsi e quel sangue che macchiava quelle coperte sul quale era disteso era qualcosa di fortemente erotico e sensuale, un'opera d'arte dipinta solo per essere ammirata da lui. Avvertì una intensa scarica arrivargli al basso ventre e in quel momento tutta la sua lucidità andò a farsi fottere; si rituffò sulle labbra del moro cercando con la lingua la sua gemella iniziando una danza frenetica fatta di gemiti e sospiri da parte di entrambi. Law rinunciò a liberarsi ma per dispetto morse con i denti il labbro inferiore del rosso, avvertendo il sapore metallico di quel liquido color rubino andarsi a mischiare con le loro salive. Kidd gli prese entrambi i polsi con una mano, mentre l'altra andò ad accarezzare la coscia coperta del moro, per poi stringerla possessivamente; con la bocca si spostò sul collo ambrato e iniziò a torturarlo di baci e morsi come a voler lasciare dei veri e propri marchi. Law intanto si trovava in una baraonda di sensazioni: il tocco rude e violento dell'altro che lo stringeva a sè come se temesse che sparisse da un momento all'altro, lo mandava in estasi, mai in vita sua aveva provato a livello fisico un piacere tanto intenso; inarcò la schiena quando avvertì l'altro martoriargli con i denti la clavicola scoperta, lasciando segni rossastri che sarebbero diventati violacei; chiuse gli occhi quando le sue labbra vennero di nuovo assaltate da quelle del rosso che sembrava non esserne mai sazio,e un rivolo di saliva scivolò sul suo mento.
Kidd stava per spostare la mano sotto la tunica di lino del moro quando avvertì dei passi provenire dall'esterno della stanza, segno che qualcuno si stava avvicinando. Sbuffò sonoramente lasciando andare i polsi di Law e spostandosi per far rialzare l'altro, che cercò di darsi una sistemata come meglio potè.
Quando Penguin entrò notò subito che l'aria in quella stanza era tesa (c'erano le bende mediche sparse per terra), e che i due, separati da una debita distanza avevano un'aspetto un pò...trasandato; "questi due non fanno altro che litigare e suonarsele" pensò sconcertato il ragazzo; si avvicinò a Law consegnandogli l'ingrediente che si era dimenticato di portargli ma il suo amico non gli sembrò molto presente;

<< Hey amico, ti sei imbambolato? >>e sentendosi chiamare, il moro sembrò ridestarsi;

<< Stavo solo pensando...che forse occorrerà altro ghiaccio per l'impacco; tu inizia pure con la medicazione mentre io vado a prenderlo. >> Non diede tempo al suo servitore di fargli notare che di ghiaccio c'è n'era anche troppo, che il moro uscì velocemente dalla stanza, sotto lo sguardo indecifrabile di Kidd. In realtà Law era intenzionato a mettere più distanza possibile da quella testa di cazzo rossa, aveva voglia di stare un pò da solo per pensare a ciò che era accaduto ma evidentemente il fatò non fu d'accordo;

<< Law Stark, il Re richiede la tua presenza. >> cercando di sopprimere la sua crescente irritazione, il moro si voltò verso la fonte di quella voce: era il primo cavaliere del sovrano,(quello con la fetta di pane sulla faccia, anche se ora aveva un pezzo di carne), lo aveva visto vicino al trono quando era arrivato con Penguin.
Non intuendo cosa volesse quel fenicottero del cazzo e sopratutto, non avendo una scusante pronta per rifiutare, annuì rassegnato e seguì quello strambo individuo.

Nella stanza del rosso intanto Penguin aveva già finito di medicare la ferita ( aveva imparato a farlo dal moro) e mentre finiva di avvolgere le bende sul braccio di Kidd, qualcuno bussò. Sulla soglia della porta, a sorpresa dei due, comparve Killer; il biondo si avvicinò al suo lord e( ignorando Penguin) gli chiese le condizioni del braccio;

<< Ascolta Kidd, è meglio se ti metti una tunica pulita e nascondi il braccio fasciato: Bonney ti deve parlare e credo sia importante. >>  

Il Lupo e il KrakenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora