1. Caffè e Tulipani

1K 35 9
                                    


Il profumo del caffè appena fatto, il burro che si mescola con la farina e le uova, l'aroma di lavanda della candela sul tavolo della cucina, il gocciolare della pioggia fuori dalla mia finestra e una playlist lenta di Spotify. La mia domenica mattina ideale. Il tutto confezionato da un pigiama, troppo leggere per la stagione (perché nonostante siano i primi giorni di marzo, sembra di essere ancora in inverno), e un pesante cardigan di lana bianca con spesse trecce. Incarto il mio nuovo esperimento, lo ripongo nel frigo e mi concedo un piccolo momento per me stessa. Mentre scorre l'acqua della vasca accendo tutte le candele e faccio cadere delle gocce di olio in modo che l'acqua profumi di primavera. Adesso è tutto pronto per il mio momento di relax. 

Pantaloni rossi a vita alta, camicia a pois neri, scarpe comode e cappotto. Abbigliamento ideale per andare in pasticceria. Prima di uscire mi ricordo di prendere l'ombrello e il berretto. A pochi passi dal mio condominio si trova una pasticceria con delle paste che farebbero ricredere anche chi segue una dieta ferrea. Once Upon a Tart è una caffetteria con angolo pasticceria che puoi trovare solo nelle cartoline turistiche. Vetrine con esposti dolci di ogni tipo, circondate da infissi in legno. Un piccolo dehor con tavolini e sedie in alluminio. Appena si entra la fragranza di crema pasticcera e burro ti invade le narici. Davanti a me un lungo bancone in mattonelle bianche con vetri che proteggono piccoli angoli di paradiso. Scelgo la mia colazione e mi accomodo ad uno dei tavolini più esposti alla luce naturale. Consumo la mia colazione fatta di tartella con fragole e cappuccino di soia (mi sento così hipster) con calma mentre osservo i diversi clienti che creano uno splendido vocìo di sottofondo. Non appena un raggio di sole colpisce il piattino ormai vuoto, mi piego per raccogliere il mio ombrellino nero e finisco abbracciata ad un uomo che, chiaramente, non ho visto arrivare.

"Cavolo! Mi scusi"

"Oh, scusa. Tutto a posto?" 

Il mio ombrello cade nuovamente e mi chino immediatamente per recuperarlo e, evidentemente, anche lui lo fa perché la mia mano viene coperta della sua. Una mano con dita lunghe e sottili, calda e grande. Sollevo lo sguardo per vedere a chi appartiene quella mano e inciampo nuovamente ma questa volta in due occhi verdi. Dagli occhi cado distrattamente alle labbra che si aprono in un sorriso timido che mi fa arrossire peggio di un peperone. Scuoto la testa per riprendere controllo delle mie azione e mi raddrizzo.

"Sì, scusi non l'ho vista arrivare"

"Si figuri. Credo che questo sia suo" e abbandona la sua mano dal mio ombrello che ritorna in mio pieno possesso. 

"Grazie. Buona giornata"

Accenno un sorriso e mi defilo alla velocità della luce verso la cassa perché ho paura di raggiungere altri livelli di rosso fuoco. Mentre aspetto il resto sposto, involontariamente eh, il viso verso il mio tavolino che ormai è diventato dello straniero e noto che mi sta fissando con ancora quel sorrisino addosso. Come una bambina ruoto di scatto la testa nella direzione della cassiera che mi sta porgendo il resto. Saluto tutti e mi dirigo verso la porta. Un ultimissimo sguardo allo straniero che mi saluta con un cenno del capo. Meglio se esci subito da qui Liz altrimenti la lava sembrerà pallida in confronto al tuo viso. 

Il mercato coperto di Oxford è una tavolozza di colori tra insegne sgargianti e fiori. Oltre ai colori è pieno di profumi da ogni parte del mondo grazie alle bancarelle di spezie e piccoli baracchini di cibo. Mi dirigo al mio spacciatore personale di tulipani, LOUIS. Visto che è impegnato a tagliare delle cime per un mazzo non lo disturbo e immergo la faccia nei tulipani esposti e poi nei mughetti.

"Oh, signorina Liz, come state questa mattina?"

"Louis, ciao. Bene grazie"

"Ha richieste particolari questa domenica?"

Flowers, sweets and secretsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora