Ormai mi sono rassegnata alle cose strane della mia vita. Ne accadono così tante che se continuassi a tenere il conto, completerei la mia agenda in poco tempo. Sicuramente, trovarsi in un boschetto con una ragazza, identica a te e morta da secoli è la più strana.
La sua pelle è bianca, morbida come i suoi capelli. Scuri e mossi, liberi sulle spalle scoperte dalla scollatura dell'abito.
"Sai, anche io sono stata sigillata quando ero una bambina. Non me lo ricordo nemmeno."
La sua frase mi ridesta dalla trans in cui sono caduta. Marguerite mi ha fatto subito sedere sull'erba, per non farmi stare male.
"Non so nemmeno perché sono qui..." - mi esce spontaneamente dalle labbra. Anche se, davvero, non ho idee.
"Eva ti ha parlato di me. Ti avrà detto che sono molto potente. Forse avevi bisogno di un po' di conforto e una piccola spinta."
"Come?"
I suoi occhi scuri si girano verso di me sotto le folte ciglia scure e un sorrisino compare sul labbra, lasciando intravedere una piccola fossetta sulla guancia.
"I tuoi, anzi nostri, poteri reagiscono alle nostre emozioni. Se ti senti in pericolo, loro reagiscono. È tutto collegato. Devi fidarti dei tuoi poteri ma, soprattutto, devi comprenderli."
Cerco di seguire il suo discorso fin dove riesco con il pensiero di non fare in tempo ad imparare quello che vuole dirmi.
"Non preoccuparti del tempo che passi qui. Siamo come in una bolla. Il tempo al di fuori è bloccato o, se passa, saranno trascorsi pochi minuti." - si alza da terra e volteggiando le mani in modo aggraziato fa comparire fili di diversi colori.
"Cosa sono?" - ne sfioro uno ed è umido, bagnato. Ne percepisco il fresco, persino il sapore. Acqua.
"Sono gli elementi primari della natura. Quali riesci a percepire?"
Le giro attorno e sfioro i colori che vedo. Bianco, rosso, verde. Mi sembra di sentirli tutti.
"Interessante...li percepisci tutti."
"È un male?"
"No. È la prova che sei esattamente come me anche nelle abilità. Dobbiamo solo capire come farti aiutare dalla natura il più possibile." - abbassa le mani lungo i fianchi e poi forma un cerchio intorno a me. Quei fili che la racchiudevano come un bozzolo, ora sono attorno a me. "Prova a chiudere gli occhi e lasciati guidare da loro."
Cerco di seguire il suo suggerimento. Davanti a me, vedo Mackenna e Jessica che la trattiene per un braccio. Dentro di me monta la rabbia e sento caldo. Immagino che le mani vengano coperte dal fuoco e di essere leggera tanto da sollevarmi da terra con facilità.
"Mon Dieu!" - la voce di Marguerite mi f aprire gli occhi e, guardandomi attorno, vedo che le mani sono ricoperte di fuoco e il mio corpo è sollevato da terra di un metro. Quello che stavo pensando. Mi ritornano in mente le parole di Eva, proiezione. Sono riuscita a farlo senza l'aiuto di una formula. Cerco di non farmi prendere dal panico e mi concentro per vedere il mio corpo tornare a terra. Poggiati i piedi sul bagnato, osservo le mani e il fuoco si ritrae fino a non sentirne nemmeno più la sensazione.
"Ho la sensazione che non debba istruirti più. Almeno per quanto riguarda gli elementi. Fatti guidare dalle emozioni ma solo quelle positive. Ricorda che non vuoi essere come Jessica."
"Ma ho così tante domande. Non puoi lasciarmi in questo modo."
"Oh, ma chère, ma io non ti sto lasciando. Ho ancora del tempo prima di lasciare questo mondo. Quando avrai bisogno di me, puoi metterti allo specchio e lasciare che la magia fluisca per venire da me."
STAI LEGGENDO
Flowers, sweets and secrets
RomanceElizabeth White, 26 anni, è pronta ad affrontare una nuova parentesi della sua vita. Dottoranda di archivistica, romantica, gentile, goffa. Profuma di lavanda e rosa, una passione per la pasticceria e le erbe che conserva fin da bambina. Vive tranq...