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Il modo in cui il loro rapporto cambia dopo quello che è successo tra loro nella grotta, la freddezza e il distacco che dilagano all'interno del delicato equilibrio che si era creato tra di loro fa, se possibile, ancora più male del rifiuto di Fabrizio, perchè Ermal si ritrova a non sapere cosa fare, come muoversi.

Anche se cerca di continuare a scherzare e parlare con lui come se, apparentemente, nulla fosse successo e la loro vita continuasse a scorrere sui binari su cui si trovava prima di quel giorno, Fabrizio evita con cura di restare da solo con lui, di dare ad Ermal possibilità di parlare di quello che è successo, preferendo trincerarsi dietro silenzio, indifferenza e un distacco completamente nuovo che prima non era mai esistito tra loro due.

Fingere che il momento che hanno condiviso non sia mai avvenuto, che Ermal non gli abbia offerto il suo cuore innamorato e pieno di speranze su di un piatto d'argento solo per vederselo calpestare sembra essere per lui l'unica soluzione, l'unico modo che ha per tenere insieme i pezzi del loro universo.

Ermal glielo legge negli occhi, nel modo in cui cercano di non incontrare i suoi, di come tiene le sue mani a debita distanza dal suo corpo, come se la paura di cosa potrebbe succedere se si toccassero di nuovo sapendo cosa provano l'uno per l'altro fosse troppo grande per poterla controllare.

Fabrizio cerca disperatamente di ignorare i sentimenti che il bacio che si sono quasi scambiati ha generato in entrambi, il modo in cui ha acceso i loro corpi di desideri troppo forti per poter essere nascosti sotto un tappeto di finta indifferenza.

E fa male vederlo così distante: gli si spezza il cuore ogni volta che Fabrizio accenna il gesto consueto e familiare di voler passare le dita tra i suoi capelli, ma poi lascia cadere la mano. È uno schiaffo in faccia quasi crudele.

(Non riesce a smettere di pensare alle sue labbra, al sapore e all'odore della sua pelle, al modo in cui Fabrizio lo guardava: era tutto lì, il desiderio che continuano a provare l'uno per l'altro nonostante le loro paure, cristallino e perfetto nei suoi occhi.

Gli sembra di essere così vicino a lui da sentire il battito del suo cuore, il rumore assordante del suo respiro accelerato ed eccitato: Fabrizio lo voleva, con la stessa disperazione che prova lui.

Forse anche le sue notti sono agitate da sogni erotici così intensi e devastanti da impedirgli di riposare: Ermal vorrebbe avere il coraggio di andare da lui e chiederglielo, metterlo di fronte ai sentimenti che provano entrambi ed impedirgli di scappare via questa volta.

Lo bacerebbe: gli prenderebbe le mani tra le sue e se le appoggerebbe sulla pelle nuda, si toglierebbe i vestiti e gli chiederebbe di fare l'amore con lui, di scoparlo fino a fargli mancare il respiro.

Forse stavolta Fabrizio non lo lascerebbe.)

Ermal si chiude in sé stesso sempre di più, affranto e prostrato dal rifiuto ricevuto, dalla sensazione di essere di nuovo solo, senza nessuno a cui appoggiarsi quando si sente sopraffatto dagli eventi: perchè questo era diventato Fabrizio per lui, un porto sicuro in cui rifugiarsi.

Non era solo l'oggetto dei suoi desideri e dei suoi sentimenti: ormai era il centro del suo piccolo universo.

Comincia ad evitare la spiaggia, la piscina, persino il giardino di casa sua, perchè vedere lì Fabrizio e sapere che adesso tra di loro c'è un muro apparentemente invalicabile che non era mai stato così presente nemmeno all'inizio, quando era stato Ermal a cercare di tenerlo lontano il più possibile è troppo doloroso, gli lascia ferite così profonde da farlo sentire incapace di andare avanti.

Le giornate gli sembrano tutte uguali, un agglomerato informe di solitudine e gesti ripetitivi che sembrano farlo diventare completamente pazzo: va in bicicletta, cammina per ore, si siede sul divano accanto a sua madre e lascia che il suo affetto sia l'unica cosa in grado di dargli un po' di sollievo.

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