CAPITOLO 25

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Io, Paolo e Fabio andammo verso il carcere
Ero super nervosa, avevo paura di vederlo, non volevo rovinare tutto ma in fondo sapevo che volevo ricordare perché parlare di lui mi faceva provate un emozione che non si spiega
- siamo arrivati!- disse Paolo parcheggiando la moto
- sei pronta?- dissi
- si sono pronta- dissi io camminando lungo il viale che portava allo sportello per i colloqui
- della corte Michele!- disse Paolo
- solo una persona!- disse il poliziotto
- io !- dissi
Così vidi questo poliziotto anziano con la pancia e i baffi
- signorì finalmente so 5 mesi che non  vi fate vedere!- mi disse
- mi scusi ci conosciamo?- dissi io mortificata
- come io sono Pietro quello che ha accompagnato Michele a casa!- disse lui
- mi scusi ma non ho memoria!- dissi abbassando lo sguardo
- ecco entri pure !- disse
Vidi Michele seduto al banco con le manette
- Silvia!- disse guardandomi
- ehy ciao!- dissi io sedendomi difronte a lui
- che ci fai qui?-  era sorpreso
- sono venuta a salutarti!- gli sorrisi
- dimmi che ti ricordi di me?!- mi supplicò ma io abbassai lo sguardo
- vorrei ricordare aiutami!- dissi guardandolo negli occhi
- ci siamo conosciuti quando eravamo piccolissimi, avevamo forse 5-6 anni- sorrise
Sorrisi anche io
- siamo cresciuti e sai bene che noi non siamo ragazzi "normali" noi abbiamo sempre cercato di proteggerti in tutti i modi possibili, tra me e te...c'è sempre stato un legame particolare, era L amore non dichiarato che ci univa. Successe che ti rapirono!- disse abbassando la voce
- me lo ricordo questo!- commentai
- mi presero e mi chiusero qui dentro circa 8 mesi fa e per circa un mese sono entrato ed uscito da qui dentro per poterti vedere grazie a tuo padre !- disse lui aveva la voce sempre più rauca aveva quasi paura di dire tutto ciò che stava confessando.
-e in quel periodo ci dichiarammo amore! Con un permesso del giudice passammo una giornata insieme a casa mia e li facemmo L'amore, la tua prima volta!- disse
Cazzo non ero vergine non me lo ricordavo non ricordavano un cazzo di quello che lui mi stava dicendo
- ma poi ti dissi che non volevo che tu restassi legata a me perché io avrei Passato molti anni qui dentro e non volevo che tu fossi legata a me! Non volevo farti soffrire ma tu da capocciona che sei la prendesti a male e litigammo è così tu andasti via da me, ed io infrangendo il mio permesso ti inseguii per tutto  il rione quando mi trovai una pistola nella pancia puntata da te... e li mi resi conto che era tutto finito!- disse lui con il magone
- poi tu  te ne tornasti a Barcellona dal tuo professore e poi sei andata via da me... in Sicilia... e ora, ora non ricordi più io chi sono!- disse
- guardie fatemi uscire!- dissi io
Avevo gli occhi rossi e colmi di lacrime
- fermati!-Disse mettendosi davanti a me
- della corte che cazzo fai!- disse la guardia che gli diede una manganellata nelle costole
- si fermi!- mi buttai sopra Michele
- ma che cazzo fa!- dissi io guardando il poliziotto
- signorina stava per aggredirla- disse giustificandosi
- lui non mi avrebbe mai aggredita! E poi ciò non la giustifica!- dissi io arrabbiata
- che ne sai che non ti avrei aggredita!- disse Michele
- non l'avresti mai fatto!- dissi aprendo la porta ed uscendo via.
Ero scossa da quello che era successo, volevo tornare a casa.

Avevo ricordato tutto... i ricordi mi passavano davanti agli occhi.
- che succede Silvia stai così da quando sei tornata?!- mi domandò sasy
Non risposi
- hai ricordato qualcosa?- si sedette sul letto
- purtroppo no!!- mentii avevo paura di dirgli la verità.

- voglio rimanere qui un altro giorno, devo andare da lui...di nuovo- dissi
- perché?- Salvatore era scosso dalle mie parole
- devo dirgli una cosa!- non riuscivo a guardarlo
- che cosa!- insistette lui
- oh Sasi so cose mie ne ho bisogno!- mi girai verso il muro
- vado di là!- non risposi
Ma chiamai subito Fabio
"Fabio, vienm a pija" ( vienimi a prendere)
"Perché cre che è succies?"( perché che è successo?)
"Vien t'aggia parlà" ( vieni ti devo parlare)

Mi alzai dal letto e andai a cambiarmi... non volevo che mi vedessi con gli stessi vestiti.

b"Scinn sto ca for" ( scendi sto qui fuori) mi chiamò Fabio

La gang dello ScorpioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora