Eravamo passati dallo champagne alla vodka ed ero
Molto brilla e anche lui
- allora io vado a dormire - dissi salendo le scale con molta difficoltà
- ti do una mano - disse Giovanni appoggiando una mano dietro la mia schiena così salii le scale
- buonanotte allora - dissi aprendo la porta di camera
- si buonanotte - disse lui girandosi
- aspetta - così si girò lo tirai per la maglietta fino a quando i nostri corpi non si scontrarono e le nostre bocce si toccarono
Giovanni pov
Mi tirò verso di lei, il suo corpo aderì al mio. La presi in braccio e lei avvolse le sue gambe dietro la mia schiena.
Aveva il corpo Curvo e la testa buttata indietro, iniziai a baciarle il collo, stringeva le sue mani sempre di più sulle mie spalle.
La feci appoggiare al muro e iniziai a baciarla come se fosse la cosa più bella del mondo
Scese e si appoggiò alla scrivania quando si tolse la maglia, stavo morendo, aveva il seno ben stretto in un tessuto bianco di pizzo, sentivo il mio membro crescere e pulsare nel miei boxer, mi sfilò la maglietta, iniziò a toccarmi il petto e a baciarlo
Stavo morendo così la spostai sul letto e gli sfilai anche i pantaloni, aveva questa brasiliana bianca molto piccola e trasparente.
Strofinai le mie dita sul tessuto ed un gemito uscii dalla sua bocca, sposai leggermente gli slip e gli toccai il clitoride, era bagnata, e allora non ero L unico molto eccitato, entrai in lei con due dita, cercò di sopperire un gemito ma non ci riuscii, stringeva le lenzuola nelle mani e incurvava la schiena, inizia a baciarle il basso ventre finché non la assaggiai, le gambe gli tremavano stava esplodendo e anche io.
Mi sfilò i pantaloni e vide il mio amico bello gonfio infatti abbozzò un sorriso prima di sfilarmi via i boxer e iniziare a pompare prima con le mani e poi con la bocca. Era bravissima aveva quelle labbra che sognavo la notte ormai da un bel po.
Mi fece stendere e si posizionò sopra di me ed entrai in lei, un sospiro di sollievo invase tutte e due, iniziò a movere il bacino mente io gli stringevo le natiche, ci girammo e questa volta ero io sopra di lei, aveva gli occhi chiusi e le unghie affondate nelle mie larghe spalle, si mordeva le labbra stava per scoppiare dal piacere, gli diedi una spinta più forte
- o mio dio - disse quando arrivò e poco dopo arrivai anche io.
Lei si rannicchiò sulla mia spalla
- ehy - dissi
- non parlare - mi stroncò è così feci le lasciai solo un bacio tra i capelli e poi mi addormentai
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Era il mattino seguente e mi accorsi che Giovanni non era più nel letto, pensando a ieri sorrisi come una scema ma poi pensai a Salvatore e mi sentii terribilmente in colpa, non doveva saperlo.
Mi vestii presi il telefono e scesi giù
Avevo davvero tanti messaggi da sasy e altrettante chiamate
" ti prego torna"
" dove sei piccola"
" dimmi che stai bene"
" Mattia non fa che piangere"
A quel messaggio mi sentii male, ero un egoista dovevo pensare a lui
" dove sei che ti vengo a prendere"
" scusami cucciola"
" io ti amo Silvia"
E così via
- buongiorno- disse Giovanni servendomi la colazione
- buongiorno - sorrisi
Lui si avvicinò e cercò di baciarmi ma io girai il volto
- non lo lascerai vero ?- disse lui
- quello che è successo è sbagliato, eravamo ubriachi e non deve capitare di nuovo - dissi abbassando lo sguardo
- non capisco, Lo hai voluto tu - disse lui
- lo so ma ora mi rendo conto che abbiamo sbagliato-
- non è mica una ripicca per L anno scorso ?- disse lui
- eri mia alunna cosa potevo fare - continuò
- no Giovanni non è per questo! Non potrebbe funzionare tra noi- dissi guardandolo
- perché ?- mi sfiorò il ginocchio nudo
- perché tu hai 27 anni e io 17 perché la mia vita è complicata perché devo crescere mio nipote perché sono lontana dalla mia famiglia -
- lo sai che L età non conta, sarò io la tua famiglia e ti aiuterò con il bambino - Insistette
- mi dispiace - dissi alzandomi e salendo le scale.
Andai a vestirmi, presi le mie cose
- io vado - dissi abbassando lo sguardo
- se cambi idea sai dove sono -disse lui
- grazie - corsi ad abbracciarlo
- e scusami - corsi via da lì
Salii in moto e andai verso casa
- sono a casa - dissi sull uscio della porta
-PICCOLA - Sasi si affacciò dalla cucina con Mattia in braccio
- cucciolo mio - presi Mattia in braccio
- mi sei mancato tantissimo amore mio - dissi guardando il pargolo
- anche tu a lui - disse Sasi, lo guardai abbozzai un sorriso ma una lacrima rigò il mio volto
- che succede ?- disse lui
-nulla - la asciugai
Ero estremamente confusa, non sapevo cosa fare, ma appena vidi Sasi il cuore stava per uscirmi dal petto e mi sentivo male a pensare cosa fosse successo la notte prima
- dobbiamo parlare - dissi salendo in camera mia
Tolsi le scarpe e andammo fuori il balcone a fumare una sigaretta
- che succede ?- disse lui
- lasciamo parlare e non interrompermi - lui annuii con la testa
- ieri sono andata in un posto con una persona e ho bevuto tanto tantissimo, ci siamo baciati e ci sono finita a letto- dissi
Sasi strinse i pugni e sbarrò gli occhi che si fecero pieni di lacrime
- se vuoi lasciami ti capisco, se vuoi che io vada via ti capisco ma so solo una cosa... che io amo te...ho cpaito che io non amo Michele... che io non amo questa persona, io amo te, perché quando ti vedo con Mattia il cuore mi esce fuori dal petto perché tu mi fai sentire bella, amata ma se tu non vorrai perdonarmi lo capisco e se per te è un problema che sono qui tornerò a Napoli -
Aveva il volto rigato dalle lacrime, si alzò senza dire nulla
- dimmi qualcosa - urlai
- mi fai schifo - spense la sigaretta e uscii da camera mia
In quel momento crollai e scoppiai in lacrime, avevo preso tutto.. di nuovo
Una settimana dopo
Era una settimana che Sasi non mi parlava e non mi guardava neanche in faccia
- chi c'è ?- bussai in bagno ma non Ricevetti risposta, la porta si aprì e vidi Sasi che non mi guardò neanche anzi mi sorpassò come se non esistessi
- mi parlerei mai - battei i pugni sulla sua porta
- vattene - disse lui
- sparisci dalla mia vita - disse ancora
- ti prego - iniziai a piangere
- mi fai schifo! Io ti ho dato il cuore, ti ho dato tutto e tu così mi ripaghi -
-ti prego Sasi - mi aggrappai al suo petto
- puoi stare qui a casa mia! Ma tu per me sei morta - mi chiuse la porta in faccia
- vedrai che gli passerà - disse angelica passandomi una mano sulla schiena, non sapevo cosa dire ne come comportarmi .
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La gang dello Scorpione
RomanceDue ragazze Una gang Due quartieri Una sola vita La gang conquisterà il cuore delle due ragazze, fino ad allora due ragazze innocenti. l'incontro con la gang cambierà la loro vita ... cose del passato verranno a galla e dissapori continui sarann...