CAPITOLO 26

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- vai - dissi sedendomi sulla moto
- manu riesci a procurarci armi senza matricola ?- domandò Sasi
- che domanda è... certo che sì Sasi- disse lui
- bene -
- le moto ci sono - disse
- chi di voi sa sparare ?-  disse lui riferendosi ai nuovi
- io no - disse Adele
- non mettevo in dubbio - dissi sotto voce
- Silvia ti insegnerà - disse lui
- no mi dispiace ma non posso fare lezioni a lei ... devo fare la mammina - dissi guardandola
- ragazze vi prego - disse Sasi
- ci penserò io - disse lui  guardando Adele
- penso che stiamo apposto - continuò il mio ragazzo
- ci servono coltelli e tira pugni - dissi io coccolando Mattia
- fanno male ma non uccidono e non lasciano grandi ferite a meno che non si provochino a posta - spiegai
- nessuno li sa usare - disse Genny
- nik hai un coltellino a farfalla ?-  lui ne cacciò uno dalla tasta
- permettete ?- diedi Mattia a Sasi
Giravo quel coltellino tra le dita come se fosse una penna quando lo lanciai a pochi cm dalla faccia di Adele
- agilità e precisione - dissi
- dovrete imparare, le coltellate mortali sono quelle date nel torace e nel collo- dissi
- noi non vogliamo uccidere nessuno, almeno per ora- dissi
- braccia gambe, mani e piedi - dissi
- impugnateli come se fossero dei forchettoni, e se volete solo graffiate alleggerite la presa e usatelo in orizzontale, se sono affilati dosate la forza, mano ferma o non farete paura neanche ai neonati - dissi andando a recuperare il coltello da dentro al muro
- tu sei pazza potevi uccidermi - disse Adele
- potevo, ma non L ho fatto- dissi dando il coltellino a nik.
- impareremo - disse Sasi
- ora tutti in sella, dovete  conoscere tutto il paese, le scorciatoie e i vicoli - disse lui
- io non posso venire- dissi guardando Mattia
- jenny ed Emanuele resteranno qui - disse Sasi
- lo guardo io- disse la mia amica
- vado a vestirmi - dissi salendo Sasi mi segui
- QUELLA TROIA NON LA VOGLIO - dissi dal delle scale
- è brava a fare a botte- disse lui
- ci provava con te, non hai visto non ti ha tolto gli occhi di dosso e poi mi ha chiamato pazza - urlai ancora di più
- vedremo quanto è brava a fare a botte - sussurrai
Mi buttai in doccia e Sasi mi seguii in bagno
- calmati amore, gli hai lanciato un coltello a pochi cm dalla faccia - disse lui
- non giustificarla -
Misi un pantaloncino nero lupetto nero, stivali alti con il tacco di jeans mi truccai ed ero pronta
- sei bellissima  - disse lui
- lo so - mi scansai
Presi chiavi sigarette e andai giù
- eccoci - disse Sasi
Così aprii la serranda
- sali - disse lui
- preferisco venire con la mia - salii in sella alla mia di moto
-  posso venire io con te - disse Adele
Mi girai di scatto e sbarrai gli occhi
Feci un respiro profondo e misi in moto
- cercate di starmi dietro - dissi abbassando la visiera del mio casco integrale
Vito e santi stavamo al mio fianco poco più avanti Sasi con Adele e  dietro Genny  Andrea e nik
Accelerai e superai Sasi, quando arrivammo in piazza
- bella corsa Sasi - disse lei togliendosi il casco e appoggiando le mani sul petto del mio fidanzato
- conta fino a 10 - mi suggerì Genny
- io a quella la ammazzo - dissi
Sasi gli tolse le mani e si spostò
- che ne dite se andiamo a mangiare  al ristorante - proposi
- chiamo Emanuele e jenny così vengono con l'auto e portano anche il piccolo - disse nik
- per noi va bene - dissero gli altri
Sasi si avvicinò a me
- vieni con me - mi tirò per un braccio un po' più distante dagli altri
- che c'è- dissi
- Che cazzo hai - disse lui
- stai scherzando - dissi
-" bella corsa Sasi"- imitai Adele
- lei ci prova con me! Ma lo sai che io non la guardò neanche - disse
- quando capirai che io ho occhi solo per te- disse
Così abbassai lo sguardo
- io ti amo, anche se so che tu ami un altro - in quel momento alzai lo sguardo e mi partì uno schiaffo
- come puoi dire questo... DORMI CON ME, VIVIAMO INSIEME, VOGLIO CHE MATTIA TI CHIAMI PAPÀ E TU PENSI QUESTO  e allora che cazzo ci stai a fare con me - dissi
Lui si accese una sigaretta e non mi rispose
Tornai dai ragazzi
- sai che vi dico, mi è passata la fame - dissi salendo in moto e andando via
Sasi pov
- ma che cazzo è successo - mi domandò Genny
- abbiamo litigato - dissi accendendomi un altra sigaretta
- quella è psicopatica - disse Adele
- parla di nuovo così di lei e sei fuori - dissi senza neanche guardarla
- qualcuno qui è permaloso - disse lei
/////
Andai lontano da loro senza una meta precisa, ero su una spiaggia lontana dal paese, c'era un ristorante li ed era ora di pranzo così mi sedetti ad un tavolino ed ordinai il mio pranzo
Ero così nervosa che non facevo neanche caso a quello che stavo mangiando quando sentii la sedia davanti a me spostarsi
- allora ? Com'è stato questo pranzo ?-
- Giovanni - dissi  guardandolo negli occhi, aveva i capelli ingelatinati e tirati indietro e questa folta e curata barba che gli delineava il volto
- allora ?- disse
- buonissimo, come ogni cosa che cucini - dissi
- come mai sei qui ?- domandò lui
- non so neanche come ci sono arrivata -
- problemi in paradiso ?- disse lui scherzando
- era tutto più bello quando il mio unico problema era la scuola- sospirai
- cazzo allora sono grandi questi problemi - disse lui accendendosi una sigaretta
- senti domani è il mio compleanno, ti va di festeggiarlo insieme ?- disse lui
- spegni le candeline sta notte ?- dissi
- se mi fai tu una torta si - disse lui
- e va bene - sorrisi
Così mandai un messaggio ad angelica
" torno domani, sto bene stai tranquilla, occupatene tu di Mattia grazie tvb"
- se aspetti che pulisco la cucina poi andiamo via - disse
- ti do una mano - dissi così ci alzammo ed andammo in cucina
- ragazzi lei è Silvia una mia vecchia ...-
- fiamma chef ?-  disse un ragazzo
- stavo per dire alunna - sorrise Giovanni imbarazzato
- muoviamoci che dobbiamo chiudere - disse lui così tutti iniziarono a pulire
Io mi legai i capelli, accesi la radio e iniziai a pulire i banconi
- come fai ?- disse un ragazzo
- a fare cosa ?- dissi continuando a pulire
- a fare tutto quello che fai sopra a questi trampoli - disse lui guardando i miei stivali
- ci so fare di tutto - dissi
- anche ballare - lo presi per mano e facemmo qualche passo di salsa
- ehy che succede qui ?- entrò Giovanni
- oh nulla chef - disse lui
- stavamo ballando - dissi io guardandolo
- forza ragazzi, lavorare significa anche divertirsi ogni tanto - iniziai a ballare con Giovanni
Mi stavo divertendo come non mai
- finito chef - dissero i ragazzi
- andate pure - disse Giovanni
- Silvia verrai a trovarci più spesso ?- disse uno di loro
- assolutamente- sorrisi
- aspetta che vado a cambiarmi e andiamo via - disse lui
Lo aspettai fuori sulla terrazza dove avevo pranzato, mi sedetti al tavolo e accesi una sigaretta.
In quel momento mi squillo il telefono
" Sasi amore"
Attaccai senza risponderlo, non volevo ne sentirlo ne vederlo
aspirai e il mio telefono squillò di nuovo
"Emanuele"
- tanto non vi rispondo- dissi
" Sasi amore"
- dove sei ?- mi scrisse un messaggio
Lo ignorai come avevo fatto con le chiamate
- rispondi ti vengo a cercare - mi scrisse di nuovo
Mi richiamò e continuai a non rispondere
-Silvia rispondi a Sasi è in pensiero per te- mi aveva scritto anche jenny
"Sasi amore "

La gang dello ScorpioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora