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-Ricordatevi che, sebbene secondo noi un oggetto sembra fermo, in realtà ci sono sempre gli atomi formati da protoni, neutroni ed elettroni che si spostano.- racconta il professore di fisica non appena suonò la campanella.

Credo che la fisica non sia poi tanto tremenda come dicono gli altri, in fondo ci capisco qualcosa. Gli atomi costituiscono qualsiasi oggetto che abbia una massa e che occupano uno spazio e sono sempre in movimento, a meno che si raggiunga una temperatura pari allo zero assoluto (il vuoto, come lo chiamo io, oppure la morte degli atomi).

-Annina! Dopo, alle tre del pomeriggio, abbiamo gli allenamenti, giusto?- chiede Martinus passandosi una mano tra i capelli.
-Sì, e preparatevi che oggi sicuramente il coach ci farà aumentare i chilometri di corsa da fare. Inoltre voi avete saltato la prima seduta di corsa e la cosa bella è che dovrete starmi dietro, ma sono sicura che correremo alla stessa velocità.-
-Almeno avrai un po' di compagnia, non credi?-

Mi sfugge un sorriso che per fortuna loro non vedono dato che sto prendendo il mio materiale di matematica dell'armadietto 813.

-Finalmente un po' di compagnia durante la corsa! Non ne potevo proprio più!- esordisco imitando una voce sollevata e chiudendo lo sportello.
-Che attrice! Ti prenderanno ad Hollywood se reciti così bene.- scherza Marcus.
-Che materia hai tu adesso?- cambia discorso Martinus ripreso da poco dal ridere.
-Matematica, sfortunatamente. Voi?-
-Anch'io ho matematica! Ancora in classe assieme allora.-

Stavo per rispondergli, ma i miei occhi si fermano su tre ragazzi e due voci che si lamentano.

-Ah! Che sfigatelli voi due! Chi state cercando, la Carver? Non vi rifilerà di sicuro!- commenta uno ridendo mentre tira calci.

Scosto i due gemelli e mi avvicino al gruppetto, tocco la spalla di quello che ha parlato e lo faccio cadere a terra. Gli altri corrono indietro per aiutare il ragazzo ad alzarsi.

-Signori, credo che il bullismo non faccia per voi. Se vi volete far vedere dalle ragazze, questo non è il modo giusto. Lo sapete bene che da due anni a questa parte in questa scuola i bulli, o quelli che provano ad esserlo senza successo come voi, verranno puniti. Se volete che non dica niente, allora lasciate in pace questi poveri ragazzi, che tra l'altro non ho ancora visto in faccia, e andatevene in classe, almeno non dovrò più vedere persone di una tale orribilità come voi con le vostre facce da pesci morti.- parlo con tranquillità ai tre che mi guardano terrorizzati per poi scappare via.
-Wow! Certo che ne metti di paura agli altri, ti faccio i miei complimenti!- si avvicina a me Marcus mentre Martinus se n'era andato per la sua classe.
-Ho parlato con calma, non ho alzato la voce o cose del genere.- rispondo mentre mi giro verso i due ragazzi. -Voi due dovreste essere dei primi... ni. Non ci credo!-

Scruto per bene i due giovani a terra per poi capire che sono quelli che sto pensando che siano.

-Ouch. Noi non siamo di questa scuola, ma stiamo cercando Annina Carver.- annuncia quello dai capelli scuri continuando a guardare in basso.
-Stiles?!? Isaac?!? Cosa ci fate qui!?-
-Te lo abbiamo detto, no? Stiamo cercando...- il biondo cenere alza la testa e mi sorride continuando a guardarmi con quegli occhi azzurri mare. -te. Stavamo cercando te, Annina. Sorpresa!-

Si alzano in fretta e mi abbracciano forte dato che non ci siamo visti per tutta l'estate. Sapete quegli abbracci che ti spezzano le ossa, ma che ti riparano il cuore? Ecco, e questo è esattamente uno di quelli.

Risentire il loro profumo è sempre stata la cosa che mi piaceva di più in assoluto. Isaac che sa di vaniglia e Stiles di biscotti (il motivo è ancora vano dato che non sa prepararli).

-Non potevate farmi una sorpresa migliore. Mi siete mancati un sacco!- sussurro ai loro orecchi.
-Mi sei mancata pestifera!- risponde Stiles accarezzandomi la schiena.
-A me si più, lupacchiotta.-

Ci stacchiamo lentamente e solo adesso mi accorgo che, per tutto il tempo, dietro di me c'era Marcus in piedi con una faccia leggermente confusa.

-Giusto. Isaac, Stiles, lui è Marcus Gunnarsen, un mio amico e nuovo componente della mia squadra di calcio. Marcus, loro sono Isaac e Stiles, i miei migliori amici e coloro che mi hanno aiutato in passato col sostegno morale hahah.-
-Ciao! Piacere nostro!-
-Piacere. Siamo in ritardo di in bel po' e sono sicuro ci riprenderà a bestia.- dice Marcus appoggiandomi una mano sulla spalla.
-Ci vediamo dopo ragazzi, in mensa alle dodici in punto, solito tavolo.-

Ci incamminiamo tra i corridoi finché non si spalanca una porta di colpo che va a colpire in pieno viso il mio compagno di classe. Io non posso fare a meno di ridere per la scena, ma appena scopro che gli esce persino sangue, capisco che si è fatto molto male.

-Credo che mi si sia rotto il setto nasale.- dice lui guarendo in poco tempo.

Da dietro la superficie in legno grigio compare una ragazza mora dagli occhi marroni e viso un po' pallido. Si guarda intorno come se avesse timore di qualcosa e mi guarda.

-Oh! Annina! Che sorpresa vederti!- mi saluta la fanciulla abbracciandomi e lasciandomi leggermente spiazzata.
-Arianna! Ehm, non ci siamo mai parlate più di quel tanto, ma per ovvi motivi. Come va la scuola?-
-Era molto meglio questa. Hai visto mio fratello e Isaac?-
-Sono andati verso l'atrio. Ci vediamo dopo?-
-Certo!- e se ne va saltellando.

Mi giro nuovamente verso Marcus e gli prendo il polso assorbendo il suo dolore. Non è molto, ma almeno si sente meglio.

-Se oggi si siede al tavolo con noi giuro che le spiattello il piatto in faccia. Ma come osa spalancare una porta con quella forza e farmela arrivare diretta sul naso?! Non è mica la regina del mondo! E come mai ti conosce? Eravate amiche prima che se ne andasse?- Si arrabbia lui agitando le mani in aria.
-È la sorella minore di Stiles. Non ci siamo mai parlate per dei motivi privati, ma oggi mi ha spiazzato. Dobbiamo correre prima che la docente ci mette in punizione.-

Riprendiamo, ma questa volta correndo. Apriamo la porta lentamente e ci fiondiamo nella classe come missili nello spazio.

-Buon giorno professoressa, ci scusi per il ritardo, ma abbiamo avuto degli intoppi per la strada.- dico di fretta e furia mostrandole il naso ancora sporco di sangue di Marcus.
-Uff... per questa volta non vi cazzio, ma la prossima volta non sarò così gentile con voi due. Sedetevi pure.-

Wow. Adoro il fatto che, per la prima volta in tre anni, non mi abbia dato una punizione.

Meglio così.

☆☆☆

BUON GIORGIO!

Pubblico anche oggi perché non ci sono per tre giorni per via della gita scolastica.

New personaggi e la tolleranza di Marcus va a farsi benedire dopo una porta in faccia (aperta gentilmente da parte di AriannaSacchitella 😊)

Ma Ciancio alle bande ci si vede al prossimo capitulo!

Alfa, Beta, Omega //M.G//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora