XVIII

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Pov's Annina

Appoggio la mia schiena contro la corteccia di una quercia rigogliosa e subito mi si avvicina Marcus mettendo una mano accanto alla mia testa.

-Davvero, perdonami per la litigata... non dovevo inzigarti così.- Si scusa ancora Marcus.
-Hei, abbiamo già discusso e non fa niente. Inoltre ho scoperto che mi nonno è sopravvissuto alla morte.-

Ad un tratto mi scappa l'occhio su due sagome in lontananza e per un momento ho creduto che fossero Arianna e Martinus, ma poi ho visto le mani che si stringevano e ho capito che non erano loro.

-A cosa stavi puntando i tuoi occhi verdi?-
-Ehm, pensavo che quelli che erano là in fondo fossero tuo fratello e Arianna, ma mi sono ricreduta. Cosa vuoi fare?-
-Vieni con me che ti porto in gelateria.-

Ci dirigiamo verso i posteggi della scuola e ci prepariamo per la partenza.

-Ricordati il nostro segreto.-
-E tu allora non gasare troppo!-

Mi tengo stretta a lui e partiamo per il viaggetto fino alla gelateria più vicina. A volte si volta a guardarmi con la coda degli occhi, ma poi riprende a concentrarsi sulla strada.

-Sei stranamente coccolosa. Forse perché ti offro il gelato?- domanda guidando.
-No perché il mio gelato lo pago io. Non lo so, oggi mi sono svegliata col piede giusto.-
-Non fare storie, te lo pago io.-

Percorriamo gli ultimi due chilometri e ci fermiamo davanti al piccolo negozietto giallino incastonato tra due edifici rosa salmone notevolmente più maestosi.

Scendiamo in contemporanea dal veicolo e togliamo entrambi il casco facendo un movimento fluido con la testa facendo sventolare i capelli a destra e a manca.

-Mamma mia che coordinazione. Posso farti il codino? Altrimenti ti sporchi il ciuffo.- gli chiedo quasi implorando.
-Se riesci a metterli tutti dentro, va bene. Io posso ricambiare?-
-Buona fortuna.-

Inizia a prendermi delicatamente tutti i capelli e legarli in una coda da cavallo alta, poi mi metto io a prendergli i capelli con qualche complicazione.

-Diamine, perché sei così alto? Non ci arrivo!- mi lamento saltellando attorno al ragazzo.
-Salta sulla mia schiena, allora. Tanto sei leggera come l'aria.-
-Non esagerare perché non sono neanche leggera.-
-Sali e basta.-

Vedendo che io non mi muovo di neanche un centimetro, lui mi afferra le gambe da dietro e mi alza da terra.

-Hei! Ti ho detto che peso!-
-Smettila che non ti sento. Ora tocca a te.- si scusa lui tenendomi salda a se.

Afferro tutti i capelli e li pettini con le dita sentendo la loro morbidezza, poi afferro l'elastico e li lego in un grazioso codino.

-Mi potresti rimettere giù? Sai com'è, c'è stato un cambio di prospettiva molto notevole e toccare il terreno non mi farà affatto male.-
-Guarda che panorama hai da lassù! Non vorresti rimanerci ancora per un po'?-
-Non fare il lecchino... ti prego, voglio scendere.-
-Ok, scenda maestà!-

Mi lascio cadere ed atterrito in piedi e senza sbilanciarmi.

-Wow! Che acrobata che sono.-
-Vieni che scegli tu cosa prendere almeno pago io.-
-No, pago io. Non contraddirmi!-

Entriamo nel negozietto e ci avviciniamo al bancone dove una signora sulla quarantina ci chiede cosa vogliamo.

-Una coppetta con solo nocciola per favore.- dico io un po' timida.
-Bene, ed il giovane?-
-Un cono con solo stracciatella, se possibile con una palettina.-

La donna inizia a preparare i due gelati e poi ce li pone sopra il bancone.

-Sono in totale due dollari.- dice con voce allegra.

Cerco di posare il denaro prima del mio migliore amico, ma lui afferra la mia mano, la stringe con la sua e li mette sulla superficie accanto ai due gelati.

-Grazie mille e, se posso dirlo, siete una coppia fantastica!- esclama ancora mettendo dentro la cassa.
-Grazie a lei, anche se non stiamo proprio assieme.- sussurro l'ultima parte del discorso.

Ci dirigiamo verso l'uscita e, questa volta, posso vedere veramente con i miei occhi che Arianna e Martinus stanno camminando mano nella mano verso la gelateria.

-Oddio. Cosa vedono i miei occhi!?- domando sbalordita fermandomi in mezzo al passaggio e facendo lo stesso con Mac.
-Cosa intendi dire?- chiede lui che non ha ancora alzato gli occhi dal cono.

Afferro delicatamente il suo mento e gli faccio notare i due giovani che si avvicinano sempre di più a noi.

-Oh... quelli stanno assieme? Parlano? Condividono il tempo?!?- Inizia ad irrigidirsi.
-Aspetta, vado a parlare un attimo con loro. Vieni?-

Di colpo stoppano la loro camminata e ci guardano imbarazzati.

-Ma ciao! Come mai qui? Tra l'altro mano nella mano. Allora eravate voi quelli a scuola, quelle due sagome che si tenevano per mano!- domando ai due soggetti.
-Oh, ehm, ecco...- balbetta Arianna toccandosi i capelli nervosamente.
-Stiamo cercando di conoscerci meglio.- risponde diretto l'altro.
-Mano nella mano? Mi sembra strano come cosa...-
-Hei, non vi preoccupate. Non lo verrà a sapere nessuno che voi uscite perché noi non faremo le spie. Ricordatevi che domani abbiamo da sorvegliare il bosco tutti e quattro e spero vivamente che per una volta tu, Arianna, e Marcus non litighiate.-

Mi sorridono entrambi e continuano a camminare assieme per la loro strada ed io con Marcus facciamo la stessa cosa.

-Mamma mia, vuoi provare un po' del mio gelato? È squisitamente delizioso!- commenta ad alta voce lui.

Senza esitare ne prendo poco e lo gusto: è veramente favoloso!

-Hei! Pensavo in una tua risposta però!-
-No, la mia risposta è stata quella di assaggiarlo. Vuoi favorire anche tu di un po' di nocciola?-

Imita me e se lo mangia lentamente. Intanto io mi siedo su una delle panchine rosse del parco.

Appena finisce, si mette a fissarmi negli occhi. Nel suo sguardo intravedo una persona diversa da quella che vedo tutti i giorni. Una persona tranquilla, spensierata, gentile, altruista.

Sta iniziando ad aprirsi e ad esprimere le sue vere emozioni con me, glielo si legge in faccia. Finalmente vedo veramente quello che prova per me ed è più di una semplice amicizia.

Io non so bene cosa provo, scommetto che neanche lui riesce a leggere quello che vorrei esprimere.

Ora i ruoli sono inversi: io sono un'insieme di intrecci mentre lui no, o almeno non lo è più. 

Sono più confusa di chiunque altro, però non so davvero come mai. Ho troppe domande nella testa e non so rispondere a nessuna, ma quella che mi mette più in soggezione è la stessa:

Ma lui mi piace?

☆☆☆

BUON GIORGIO!

Lo volevo pubblicare ieri, ma wattpad mi si è rivoltato contro e mi ha cancellato metà capitolo.

Annina e Marcus incontrano Arianna e Martinus che camminano mano nella manooo WAAAA!

Ed infine la domanda che si è iniziata a porre, giustamente, la protagonista.

Ma Ciancio alle bande ci si vede al prossimo capitulo!

Alfa, Beta, Omega //M.G//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora