Il lupo mannaro alfa è un licantropo che acquisisce il potere di alfa senza aver compiuto l'uccisione di un altro esemplare alfa del suo branco. È colui o colei che che ha l'animo da lider e le potenzialità da protettore.
La cosa più strana di tutto questo è che io potrei essere uno di questi esemplari rari, giusti, leali e potenti.
Io, una ragazzina di neanche sedici anni che va in una scuola superiore e fa parte di una squadra di calcio maschile. Una a cui tutti si allontanano credendola pericolosa per la sua indubbia aggressività, che tra l'altro non ha mai toccato, sebbene questo non la disturbi perché ha già accanto le persone più importanti.
Apro lo sportello dell'armadietto grigio, appoggio al suo interno il mio casco nero e verde e rimango a fissare le foto appiccicate nella parte interna di esso. Ho appeso parecchie foto di me, la mia famiglia ed i miei amici, Stiles e Isaac, soprattutto di quest'ultimo. Lui era il mio punto di anti-rabbia, se così lo si può definire, e riuscivo a trattenermi anche nei momenti più difficoltosi quando lui era con me. So di per certo che l'altro giorno, quando l'ho rivisto qua a scuola, ero all'ottavo cielo (perché il settimo è troppo banale), ma ora che è ripartito per casa sua sento già la mancanza sua e dei due Stilinski.
Chiudo tutto, mente ed armadietto, e me ne vado in aula, quella di matematica. Mi si affianca Marcus e si siede sulla sedia accanto alla mia posando i suoi libri ed il suo astuccio sulla superficie del banco da due.
-Buon giorno, Annina. Pronta per due ore di matematica?- Si siede accanto a me Marcus.
-Mi manca... non pensavo che stesse qua per neanche un giorno e invece è stato così.- mi dispero appoggiando la mia testa sui miei avambracci.
-Sono sicuro che li ritroverai sulla tua strada.-Sì... lo spero davvero tanto.
Ascolto la lezione di questa materia solo per i primi minuti perché mi perdo con la testa nei miei pensieri.
Durante la pausa mi si avvicina Martinus mentre Marcus corre al bagno. Nel frattempo sento qualcuno avvicinarsi a noi arrabbiato.
-Non ti ho rotto il setto nasale, ma un occhio te lo posso benissimo far diventare nero con quattro nocche.- annuncia a Martinus dopo averlo girato nella sua direzione e caricando il pugno piantandoglielo in fine nell'incavo dell'occhio del ragazzo.
-Ahia! Ma tu chi diamine sei? Non ti conosco io!- si lamenta lui toccandosi l'occhio colpito.
-Sono la tipa che tu hai insultato perché ti ho aperto una porta in faccia.-
-Mi sai che mi stai confondendo con mio fratello. Lui è appena andato al bagno.-Io non mi ero accorta di tutto questo e, appena mi resi conto di ciò, mi voltai ad aiutare il giovane.
-Arianna! Lui non è quello che credi tu. Lui è il fratello gemello dell'altro.-
-Ah. Se lo merita lo stesso dato che con lui ha un legame.-Assorbo il dolore del Norvegese, lo aiuto ad alzarsi e prendo in disparte la giovane. La guardo attentamente ed inizio a parlarle.
-Cosa diamine ci fai tu qui? Ti dovevi vendicare con Marcus o dovevi dirmi qualcosa di più importante?- le sussurro.
-No. In realtà sono qui perché sta succedendo qualcosa di brutto. Ieri percepivo in casa mia qualcosa di sovrannaturale, ma non c'era assolutamente niente. Questa mattina quando mi sono svegliata mi hanno detto che non trovavano più in giro Isaac. So che non dovrei dirtelo così, ma so anche che prima lo sai e meglio è.- racconta lei gesticolando animatamente.Non parlo più. Osservo la ragazza continuare a spiegare le faccende con aria triste quanto scioccata. La mia faccia è impassibile ed apatica, come se mi avessero fatto crollare il mondo addosso, ma non avessi le lacrime per piangere o la rabbia per colpire qualcuno o qualcosa.
Appena conclude il suo lungo discorso su come tutto ciò è accaduto, corro fuori dalla struttura davanti anche agli occhi dei due gemelli norvegesi. Non ho una meta precisa, ma continuo a correre; non mi importa dove sto andando, ma ho bisogno di andare in un luogo e starci da sola per un bel po' di tempo.
-Annina! Fermati per favore!- mi richiama qualcuno da dietro, ma poco m'importa.
-Smettila di scappare e vieni con me a riprenderlo, a tirarlo fuori dalle grinfie di quelle persone che hanno osato toccarlo!- continua qualcun'altro.Mi fermo dopo qualche minuto davanti ad un parco giochi abbandonato fatto tutto interamente in legno con parecchie ragnatele tra una trave e l'altra.
Mi siedo sul castelletto dello scivolo, unico fatto in plastica per ovvi motivi, ma abbandonato alla sporcizia e alla schifezza, e mi si avvicina Marcus. Mi si affianca e si siede in faccia a me.
-Hei. Perché sei scappata come un missile fuori dalla scuola?- mi domanda con calma riprendendo fiato.
-La stessa domanda la posso porre a te.- dico secca.
-Io ti ho seguita perché non si lasciano da soli gli amici. Tu?-
-Isaac. È scomparso e ho paura che non stia bene. Ho bisogno di sapere che sta bene. Necessito il suo benessere. Isaac è stata la persona più importante al di fuori della mia famiglia. Lui riusciva a calmarmi, a trattenermi quando non riuscivo ed era sempre presente. Sono spaventata perché non so come sta. Sono triste perché lui è scomparso e sono arrabbiata perché io non c'ero, io non ero con lui. Ti è mai successa una situazione come questa?-
-No. Non saprei neanche io come comportarmi, ma se hai bisogno sai che io, Tinus ed i tuoi fratelli ci siamo sempre, o almeno ci proviamo. Non puoi essere ovunque per le persone perché sei umana anche te ed il teletrasporto non l'hanno ancora inventato.-
-Io DEVO proteggere le persone che mi stanno più a cuore. È il mio obbiettivo.-Mi guarda senza parlare ed io invece lascio scendere una lacrima lungo tutto il viso. Sono sicura che tra me e lui nascerà una grande amicizia.
Bisogna dire che molte volte il silenzio dice molto più di mille parole, soprattutto in momenti come questi. Si fa vedere la vera amicizia, cioè quella che si crea quando uno parla di cose importanti e l'altro sta in completo silenzio ad ascoltare il suo amico. Un amico che ascolta vale più di un amico che consola senza sapere il motivo dei tuoi problemi.
-Hei, ma perché ti sanguina il naso?- domando improvvisamente accorgendomi del sangue che scende dal naso di lui.
-Indovina!-☆☆☆
BUON GIORGIO!
Mi sono ricordata di aggiornare e mi sento felice hahah.
Hanno rapito Isaac ed Arianna colpisce ancora (letteralmente).
Ha confuso i due gemelli da dietro e ha colpito male Tinus, ma tranquilli che si è vendicato ancora con Mac.
Ma Ciancio alle bande ci si vede al prossimo capitulo!
STAI LEGGENDO
Alfa, Beta, Omega //M.G//
Teen FictionDue branchi rivali che si ritrovano a combattere fianco a fianco per la salvezza dei componenti di questa enorme compagnia.