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Sono ancora nel bel mezzo di un sogno fantastico, finalmente capisco qualcosa della matematica grazie ad Annina, ma qualcuno mi fa cadere dal letto facendomi colpire in pieno mio fratello che si sveglia di sobbalzo.

-Ahia!- esclamiamo entrambi per poi guardare da sopra il letto Annina che si dimena per poi spalancare gli occhi ed alzare il busto di colpo ansimando.
-Hei! Sai che potremmo fare comunella per uccidere Marcus io e te?- esordisce Arianna alzandosi di soprassalto parlando con Annina.
-Zitta Heidi. Andiamo giù e vi veniamo a prendere con le moto.- annuncio alzandomi da Tinus e mettendomi addosso la mia maglia.
-Scusami se ti ho fatto cadere addosso a tuo fratello questa mattina e scusa anche per ieri sera. Ci vieni davvero a prendere in moto? Io al massimo ho i miei fratelli.- si scusa lei sussurrando.
-Io vengo a prendere te, Arianna si arrangia. A dopo.- e chiudo la porta della sua stanza.

Pov's Annina

Mi volto verso la ragazza e faccio spalline per poi prendere i miei vestiti ed andare in bagno a cambiarmi. Appena esco sento il rumore dei due motori.

Ma sono già qui? In così poco tempo sono venuti a prenderci?

Scendo le scale assieme ad Arianna ed apro loro la porta, li faccio nuovamente accomodare ed offro ai tre ospiti la colazione.

-Noi non mangiamo mai niente a colazione. Non preoccuparti.- mi dice ridendo Martinus. Marcus invece inizia a scontrarsi verbalmente con la mia amica.
-Credo che alcuni commenti te li potresti risparmiare, tipo quelli di stamattina.-
-E tu potresti anche non stare sempre dove sono io. Sai, sei sempre in mezzo alle palle.-

Sbatto l'anta dell'armadio per attirare l'attenzione su di me riuscendoci pure.

-Almeno alla mattina evitiamo. Possiamo andare adesso.- dico con un sorriso sarcastico in volto.

Prendo in spalla il mio zaino e mi infilo in testa il casco, esco di casa e mi precipito verso i due motore degli ospiti.

-Tinus, io prendo Annina e tu la peste.- detta Marcus.
-Attento a quelli che dici, Gunnarsen. Sai bene che non ho problemi a tirarti qualsiasi cosa in faccia pur di farti male.- borbotta lei salendo in sella dietro a Tinus.
-E io se non la smettete vi tiro i capelli.- concludo compiendo la stessa azione della ragazza, ma sulla moto del fratello.

Posiziono le mie mani attorno alla vita del ragazzo e fisso il panorama che si mostra ai miei occhi. In poco tempo ci troviamo nei posteggi della scuola dove scendiamo dai veicoli, togliamo i caschi ed entriamo dalle porte principali.

-Che materia hai adesso?- chiede Tinus alla mia sinistra.
-Ho letteratura inglese. Qualcuno che vuole darmi il cambio?- commento, ma nessuno si offre.
-A dopo con matematica.- mi saluta Mac con un cenno di mano e si allontana.

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Abbiamo appena finito le ultime due ore di scuola e sono già in sella alla moto di Marcus con lui pronto alla guida.

-Mi ricordi il perché ti sto portando a casa di Stilinski? Non voglio neanche lontanamente avvicinarmi alla loro proprietà.- domanda lamentandosi il ragazzo accendendo il veicolo.
-Perché non si lasciano da soli gli amici e perché devo parlare con Stiles.- rispondo avvicinandomi con la testa sulla sua spalla.
-Uff... lo faccio solo perché devi parlare con Stilinski junior. Tieniti forte che non dobbiamo perdere di vista Tinus e la peste.-

Parte prima la motocicletta del gemello e poi la nostra dietro alla loro e così fino ad una casa che da sul rosino salmone con un giardino fantastico decorato con due palme ed una piscina sicuramente fresca.

-Wow. Almeno ha una casa con i fiocchi e ciò sta a dire che hanno i soldi.- commenta il conducente scendendo lentamente del veicolo.
-Smettila e seguimi.- rispondo togliendomi il casco ed in quel momento una folata di vento ha fatto da effetto speciale facendomi svolazzare i capelli all'indietro.
-Mi hai infilato i capelli negli occhi.-
-Ha fatto bene! Ora potete entrare.- esclama Arianna passandoci accanto per poi aprirci la porta.

Faccio passare per primo Tinus, poi vado io ed infine Mac che, dopo aver superato la soglia della porta, inciampa nel piede della proprietaria e mi cade addosso.

-Ops, l'ho fatto apposta. Ora alzati che non voglio che tu sporchi il pavimento di casa mia.- ordina lei.
-Ti vorrei far notare che quella distesa sul tuo pavimento come una sogliola sono io.- puntualizzo.
-Aspetta che ti aiuto, allora.-

Mi allunga una mano ed io la afferro, mi alzo e mi metto a posto i vestiti, poi aiuto a fare lo stesso con Marcus.

-Scusami se ti sono crollato addosso come se fossi una delle due torri gemelle.- si scusa ancora per la millesima volta il ragazzo.
-Hei, sai benissimo che non è colpa tua. Inoltre, sono una lupa mannara, cosa credevi di farmi male?- scherzo io.

Dalle scale scende, in tutta tranquillità oserei dire, Stiles con dei fantastici calzoncini rosa porcellino ed una maglietta bianca.

-Annina! Ma cosa ci fai tu qui?- mi abbraccia forte lui.
-Ho saputo di Isaac e tu sai quanto lui valga per me. Sono venuta per farlo tornare e a prendere a cazzotti quel mostro di merda che ha osato rapirlo.- rispondo ricambiando la stretta.
-Mi ricordo ancora del lavandino fracassato durante la festa che c'era persino la luna piena.-
-Non ricordarmelo, mi vengono solo in mente io che prendo a pugni un lavandino ed Isaac che balla con una troietta. Lui sapeva benissimo della promessa che ci siamo fatti fuori, ma non l'ha mantenuta. Poi una tipa mi ha versato una bibita gasata addosso e la luna piena era solo un piccolo pezzo del puzzle.-

Discutiamo per altro tempo di questa mia grande figuraccia per poi riprendere il discorso della scomparsa del giovane dagli occhi blu mare.

-Isaac non c'era a scuola e quando sono andato a casa sua per consegnare lui i fogli ho visto parecchi agenti della polizia nel suo giardino ed i suoi genitori in lacrime. Ero confuso, ma poi mi hanno spiegato e sono corso qui, ho raccontato ad Arianna della faccenda e lei è corsa da te. Farei qualsiasi cosa pur di farlo tornare indietro.- racconta con gli occhi lucidi per la mancanza del suo migliore amico.
-Stiles, sai benissimo come sono fatta perché mi conosci da ormai tredici anni se non di più. Isaac non c'è, ma ciò non toglie che non lo possiamo portare indietro. Non mi importa se ci vorrà parecchio tempo, l'importante è che lui sarà qui con noi.-

Ci guardiamo intensamente negli occhi, ma poi mi sorge una domanda al quanto strana.

-Arianna, ma tu hai sentito questa presenza in casa tua, cioè qui. Come? Hanno rapito Isaac, non Stiles.- ribadisco confusa guardando la Stilinski.
-Era vicino al letto di Stiles la stessa notte del rapimento di Isaac. Ma non l’ho visto bene. Era alto, grosso e aveva due orecchie da gufo. Gli occhi si illuminavano, ma non sono sicura che questa sia la vera identificazione.-
-Ma allora può darsi che fosse quel coso che abbiamo combattuto ieri!-

☆☆☆

BUON GIORGIO!

Nuovo capitolo che inizia proprio bene con la caduta di Mac dal letto.

Secondo Arianna lei e la protagonista potrebbero fare un complotto per annientare il povero Marcus, ma questo non succederà.

Credo che ormai sapete già chi sono i veri protagonisti, ma se non lo sapete ve lo dirò schietto.

Annina e Marcus.

In questi primi dieci capitoli Martinus non era molto presente, ma è fondamentale nella storia.

Ma Ciancio alle bande ci si vede al prossimo capitulo!

Alfa, Beta, Omega //M.G//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora