Louis versò il tè in una delle tazze bianche trovate in un mobiletto della cucina e la portò in sala, dove Harry lo attendeva seduto sul divano." Bevilo tutto con calma, vedrai che ti sentirai meglio " disse porgendogli la bevanda.
Harry lo ringraziò con un cenno e mormorò:
" Mi dispiace per lo spettacolo di poco fa, non deve essere stato piacevole. Vedi, io...io ho...ho dei problemi, ma...ma mi sto curando...davvero...."
" L'ho capito e non ti devi giustificare. Io...io ho cercato di fare qualcosa per farti tornare in te e i fiori sul pavimento sono serviti " sdrammatizzò Louis, cercando di far calare la tensione.
Harry non aggiunse nulla, così Louis si alzò, con l'intenzione di andarsene.
Prese il suo zaino e si diresse alla porta.
" Conosco il direttore dei servizi sociali "
Louis si bloccò con la mano sulla maniglia, si voltò e ritornò sui suoi passi, risedendosi sul divano.
" E questo che cosa significa? Cosa stai cercando di dirmi? "chiese spaesato.
" Domani mattina gli farò una telefonata e vedrò se posso fare qualcosa per i tuoi figli. Non so se potrà servire, ma ci proverò...." spiegò Harry.
" Grazie " disse Louis con semplicità " grazie davvero, io spero che tu ci riesca e..."
" Hai cenato? " chiese il medico cambiando discorso " Io no e, se tu non devi tornare a casa, ti preparo qualcosa, un piatto di pasta, un panino, una bistecca...quello che vuoi...."
" Harry, io non so..."
" Ti prego...non lasciarmi da solo..."
Louis lo guardò e il suo cuore si strinse in una morsa di fronte agli occhi smarriti che lo squadravano disperati.
E allora dimenticò il ricatto, il sesso squallido e il suo caratteraccio e si concentrò su chi aveva accanto...un uomo distrutto, un uomo disperato, un uomo con un passato tormentato e terribile...
" Va bene, accetto l'invito " disse allora con un sorriso.
Harry si rinvigorì subito, si alzò in piedi e si fiondò in cucina, ben contento di potersi tenere occupato in qualcosa.
Louis lo seguì poco dopo e si fermò sullo stipite della porta ad osservare.
Il medico si muoveva con disinvoltura e le sue mani maneggiavano con destrezza piatti e verdure.
" Preparo una Caesar Salad, va bene? " chiese Harry notando la sua presenza.
" Sì, va benissimo, hai bisogno di aiuto? " rispose Louis.
Harry declinò e lo invitò a sedersi e aspettare, cosa che il ragazzo dagli occhi blu fece.
STAI LEGGENDO
Butterfly
FanfictionLouis è un pompiere, è sposato con Sean ed insieme hanno quattro figli. Il più piccolo, Dillon, è affetto da una grave forma di autismo e, per cercare di migliorargli la vita, i due uomini si recano dal più famoso neuropsichiatra infantile di Chigac...