32. Il baratro della follia

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Louis lasciò ad Harry il tempo per cercare il coraggio di raccontare la parte più difficile della sua storia, ma non smise mai di stringerlo fra le braccia e di accarezzargli i capelli.

" Dal giorno in cui mi ha trovato con le bambole " ricominciò a raccontare Harry " tutto è precipitato perché mio padre è diventato un altro uomo.
Al momento non mi ha detto nulla, ma il mattino dopo tutte le bambole erano sparite...ancora oggi non so che fine abbiano fatto, anche se credo che le abbia gettate via.
La sera iniziò a farmi discorsi sulla sessualità e sul fatto che i maschi non dovessero toccare le bambole .
Io avevo dieci anni e francamente non avevo ancora idea di quale sarebbe stato il mio orientamento sessuale...io volevo solo prendermi cura delle bambole della mamma.
Dopo quel discorso, la situazione sembrò migliorare un po', mio padre riprese gradatamente a lavorare, solo che nella sua mente cominciarono a comparire delle manie.
Iniziò a mangiare solo verdure verdi, a parlarmi in francese, la lingua dei suoi genitori e a volermi comprare solo abiti bianchi, sostenendo che solo il bianco mi avrebbe salvato.
Io allora non capivo, ma ora so, essendo un medico, che il suo cervello se ne stava andando.
Comunque, fino a quando compii 14 anni, la situazione andò avanti senza ulteriori problemi, finché non mi feci un amico, un mio compagno di scuola, Jason.
Iniziai ad invitarlo a casa, ad andare con lui al cinema, insomma tutte le cose che fanno i normali adolescenti.
Solo che mio padre si convinse che fosse il mio ragazzo..."

" E lo era?" chiese Louis.

" No, assolutamente no, all'epoca non avevo idea di essere gay. Era solo mio amico, il primo vero amico che avessi avuto...
Comunque una sera, dopo che tornai dal cinema, lui venne nella mia stanza e...e...."

" Non c'è bisogno, Harry, non raccontarlo..." sussurrò Louis stringendolo a sè con gli occhi lucidi.

" Mentre mi...mi....hai capito, ripeteva come un ossesso che io ero suo, che non potevo amare qualcun altro....sembrava pazzo.
Quando ebbe finito, uscì dalla stanza, tornò dopo pochi minuti e mi versò addosso una bottiglia di candeggina, dicendo ancora che solo il bianco e il pulito mi avrebbero salvato.
Poi non ricordo più nulla di preciso, solo un grande calore, il fuoco e un letto d'ospedale "

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