52. Festa del papà

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                                                         19 marzo, festa del papà

Harry uscì dall'ospedale poco dopo le sette, stanco, ma soddisfatto per la giornata appena trascorsa.

Telefonò a Louis, dicendogli che sarebbe arrivato a casa nel giro di una decina di minuti e il compagno gli rispose che anche lui stava per lasciare la caserma.

Quando giunse nella propria abitazione, trovò Maggie seduta sul divano a giocare con Dillon, mentre David, Duke e Daisy svolgevano i loro compiti sul tavolo della sala.

" Hai bisogno ancora qualcosa, tesoro " chiese la donna con un sorriso " o posso tornare a casa dal mio Alessandro? "

" No, non ho più bisogno di nulla, Maggie e grazie di tutto " rispose Harry, abbracciandola.

La donna recuperò allora il suo cappotto e, dopo aver ricevuto un bacio da ogni bambino, tornò a casa a piedi, dato che abitava a pochi metri da lì.

" Stasera ordiniamo la pizza? " chiese David speranzoso, battendo le mani.

" Va bene " acconsentì il medico " telefoni tu? "

" Io, io! " intervenne Dillon " Io sono capace! "

" Va bene " disse David prendendolo per mano e scompigliandogli i capelli scuri.

I due bambini ordinarono tre pizze giganti con sopra un po' di tutto, perché sapevano benissimo quanto avrebbero mangiato fra tutti.

Louis arrivò proprio insieme alle pizze e, dopo essersi sommariamente lavato, si fiondò sul cibo come gli altri.

Come prevedibile, nonostante l'enorme quantità di pizza ordinata, alla fine non ne rimase nemmeno una briciola.

Dopo aver gettato i cartoni, si sedettero tutti sul divano, tutti tranne Daisy, che si diresse verso la sua cartella, prese un pacco e lo consegnò a Louis.

" Auguri, papà " disse " l'abbiamo fatta fare dalla mamma di una mia amichetta, con i nostri risparmi "

Louis, commosso, aprì il regalo e vi trovò una maglietta bianca, con la stampa di un'autopompa dei pompieri e la scritta " Il miglior papà del mondo ".

" Grazie, è meravigliosa " sussurrò l'uomo, baciando tutti i suoi figli.

Harry osservò la scena con il sorriso sulle labbra, un sorriso per la verità un po' triste e malinconico.

Daisy guardò i fratelli in imbarazzo, poi tornò alla cartella, ne prese un altro pacco e lo diede a Harry.

" Auguri " mormorò un po' incerta " da parte mia, di David, Duke e Dillon "

Harry la guardò incredulo, poi aprì il pacchetto e scoppiò a piangere come un bambino.

Daisy temette di aver fatto qualcosa di sbagliato e si volse verso Louis in cerca di aiuto,  ma il piccolo Dillon capì ogni cosa.

Corse da Harry e lo abbracciò.

Gli altri tre bambini, allora, si guardarono negli occhi e fecero la stessa cosa, buttandosi addosso all'uomo.

Nella foga il contenuto del pacchetto cadde a terra e Louis potè vedere che si trattava di una maglietta come la sua, con la stampa di uno stetoscopio e una scritta che recitava:

" Possiamo chiamarti papà ? "

Negli Stati Uniti la festa del papà si festeggia a giugno, ma a me serviva una data più vicina agli avvenimenti precedenti ❤️

Mancano due capitoli alla fine di questa storia.

Poi inizierò a pubblicare " Ama, ama follemente, ama più che puoi ", la storia nata dai suggerimenti che vi ho chiesto durante " Norwegian Escape".

Preparatevi a una vagonata di angst, a piangere tantissime lacrime, ma, come sempre, al lieto fine.

Sarà ambientata durante la prima guerra mondiale, in parte in un collegio, fra l'Inghilterra e la Grecia e, oltre a Louis e a Harry, ci sarà anche Niall.

Baci piccicati 😍

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