La bionda lo fissò per qualche secondo, senza dire nulla. Poi sospirò, portandosi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
-Chi te lo ha detto?- chiese.
-Nessuno. Anzi, avrei dovuto arrivarci prima. è per questo che ci sono poche foto tue in casa. Per questo che sei diversissima rispetto a Lisanna e Rebecca-
Allison sorrise tristemente.
-Il fatto che ci siano poche foto non centra con questo. Ma wow Detective Drew, alla fine ci sei arrivato- mormorò, mordendosi un labbro.
Si sedette a gambe incrociate sul letto ed alzò le spalle, notando lo sguardo di Drew che continuava a scrutarla.
-Perché continui a guardarmi? Sì, sono stata adottata dalla famiglia Shade e...-
Allison si interruppe quando un tuono rombò nel cielo. Lei strinse i denti, socchiudendo gli occhi. Drew si sedette accanto a lei sul letto, osservandola in silenzio.
-Odio i temporali- mormorò, stringendo una coperta che aveva sul letto con le dita.
-Li odio così tanto.-
Lentamente la bionda aprì gli occhi.
-Mia madre si chiamava Amanda. Era la migliore amica di Eleonor- cominciò lei, guardandosi le mani. -Mio padre si chiamava Austin. Ho davvero origini Americane anche io, sono nata a San Francisco. Seriamente, mi chiedo perché sia tu che io siamo finiti in Italia- Drew ridacchiò per qualche secondo, non aveva torto. Poi tacque, pregandola silenziosamente di proseguire.
-Siamo venuti in Italia quando avevo quattro anni, dove mamma ha ritrovato Eleonor. Ho sempre giocato con Lisanna e Rebecca, per me sono davvero come delle sorelle.- Allison sospirò e rise nervosamente.
-Wow, sono anni che non racconto questa storia-
-Non devi se non vuoi- disse Drew, sfiorandole un braccio. Ma lei scosse la testa, cocciuta.
-C'era il temporale per quel giorno- riprese lei, mentre la sua voce cominciò a tremare lievemente.
-Eravamo in auto, io mi stavo agitando nei sedili dietro, ero felice, stavamo andando a mangiare fuori per il compleanno di papà. Pioveva fortissimo, tuonava costantemente. Papà si era distratto per dirmi di stare tranquilla e...- Drew vide lacrime uscire dagli occhi della bionda, scesero lentamente sulle guance, prima che lei potesse farsi forza per proseguire.
-E un albero cadde in mezzo alla strada e ci andammo addosso a tutta velocità. L'auto si ribaltò sottosopra e prese fuoco. Io venni salvata, ma loro morirono tra le fiamme. Ricordo ancora i loro volti pieni di dolore. Sono ancora qui, nella mia mente-
Lentamente, la ragazza sollevò la frangia e Drew vide una cicatrice bianca, una mezza luna storta.
-Sbattei violentemente contro il sedile anteriore. E tengo sempre la frangia per nasconderla-
Drew la sfiorò lentamente, come se farlo la potesse far riaprire. La ragazza pettinò lentamente la frangia con le dita, sistemandola. Si asciugò le lacrime con l'orlo della felpa.
-Penso tu abbia capito perché io odi i temporali-
Drew annuì. E pensò a quelle volte in cui gli dissero che Allison aveva scheletri nell'armadio, che non era cattiva, che era complicata. Portava dentro di sé un'infinità di dolore, privata troppo presto dei suoi genitori. La osservava in silenzio, mentre lei teneva lo sguardo basso, senza smettere di tremare.
-Ti ricordi bene di loro?- chiese Drew, afferrandole una mano. Si aspettò che le la ritraesse, ma si stupì quando la bionda la strinse a sua volta.
STAI LEGGENDO
Magnolia
Teen Fiction"-Sei la maestra dell'accoglienza, fattelo dire- sbottò Drew, che non riuscì più a trattenersi. Allison lo guardò negli occhi. Due pozze tempestose lo fulminarono. -Nessuno ha chiesto cosa pensi tu-. -Ma io sono l'ospite, un po' di gentilezza non g...