Questioni in sospeso

17 2 0
                                    


-Ma seriamente è il nostro ultimo giorno di scuola questo?- Victoria guardò i suoi due amici con la tristezza negli occhi.

-Guarda che potrebbero anche bocciarti, che ne sai- Drew la fissò divertito.

La mora lo fulminò con lo sguardo e gli tirò uno schiaffo.

-Se andrò a fondo, tu cadrai con me- sibilò lei. Poi si schiarì la voce.

-Volevo dire che il tempo vola-

-Non iniziare con discorsi nostalgici, perché non penso di potercela fare- Drew appoggiò la testa al banco, chiudendo gli occhi. Ogni volta che lo faceva, si isolava dal mondo circostante e finiva a pensare sempre alla stessa cosa: Lisanna.

Era giugno ormai, la maturità incombeva, ma la sua testa continuava a rimuginare su ciò che era successo. Quando chiudeva gli occhi, il dolore tornava a perseguitarlo. Non poteva superare ciò che era successo perché continuava a fare male.

Lui ed Allison andavano al cimitero ogni sabato a trovare la sorella scomparsa e Drew si soffermava a fissare la foto che avevano scelto: era così bella e sorridente. E non c'era più. Allison pregava molto e Drew la osservava, non essendo credente. Ma, nonostante questo, sperava che esistesse davvero qualcosa dopo la morte e che Lisanna fosse in pace.

Victoria gli scrollò le spalle, facendolo sobbalzare.

-Smettila- gli sussurro guardandolo con espressione seria.

Drew accennò un sorriso e la ringraziò tacitamente. Era uno dei motivi per cui adorava Victoria: tra di loro c'era una perfetta connessione, avevano imparato a capirsi con sguardi, cenni. Era un'amicizia forte a cui teneva. E poi...c'era Leo. Dall'arresto di suo fratello, era cambiato. Niente più balletti stupidi, niente più cantate la mattina presto, niente più guide spericolate nonostante fosse un neo patentato.

Mancavano dieci minuti al suono dell'ultima campanella, e per quanto non avesse mai creduto di ritrovarsi a pensare con nostalgia al passato, perché non era da lui, si ritrovò a pensare a quante cose fossero successe in quei mesi e a quanto fosse cambiato.

-è stato un anno particolare- disse, guardando i suoi due migliori amici.

-Un anno di merda- precisò Leo, facendogli fare una smorfia.

-Sicuramente non troppo felice- constatò.

Raccolsero le loro cose e si ritrovarono ad aspettare il suono della campanella seduti suoi gradini delle scale.

-Quando ho salito per la prima volta questi gradini, ero un ragazzino felice- cominciò Drew.

-Ora sei uno stupido, e siamo d'accordo- concluse Victoria, scompigliandole i capelli.

-Dai, non insultarmi!- si lamentò lui.

-Mi sembra di star dicendo la verità, mister "mi infiltrerò a scuola di notte per sedermi sulla poltrona del preside!"-

Il ragazzo si riscosse.

-Cazzo, non l'ho più fatto!- fece per alzarsi ma la piccola mora lo afferrò per la tshirt.

-Drew, ti prego, non farti sospendere l'ultimo giorno di scuola. Davvero, non è il caso.-

-I look into your blue eyeees, deep pools I have no ideaa-

Allison si portò il cuscino sopra la testa, cercando di non sentire la voce (stonata) del ragazzo che stava facendo la doccia e rendeva terribile una canzone meravigliosa come "Comfort me".

MagnoliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora