Drew fece andare via prima Victoria e Leonardo, notando di come Allison continuasse a piangere in silenzio. Dopo aver salutato i suoi amici, il ragazzo entrò nel piccolo studio, trovando la bionda seduta per terra, con il cappuccio della felpa tirato su, e le ginocchia strette al petto. Drew chiuse la porta alle sue spalle e si sedette accanto a lei, a gambe incrociate. La osservò senza dire nulla, rispettandola ed aspettando, nel caso volesse parlare con lui. Ogni tanto tirava su con il caso, e cercava di calmarsi e smettere di singhiozzare. Non aveva mai visto Allison piangere così tanto come in quel mese.
-Diciamo che ho omesso qualche particolare, quando ti ho raccontato della morte dei miei genitori- cominciò lei, schiarendosi la voce dopo qualche minuto di silenzio.
-Ometti particolari da quando ti conosco, dato che hai un fratello e non ne ho mai saputo nulla- precisò Drew.
-Avresti seriamente voluto che mi presentassi dicendoti "Ehi sono Allison Amanda Gilbert, sono stata adottata e mio fratello è scomparso"? - sbottò Allison, alzando un sopracciglio con aria di sfida e Drew fece le spallucce.
-Forse non così, però che fatica sto facendo per conoscerti!-
Allison sbuffò. Almeno aveva smesso di piangere.
-è lui il ragazzo della foto che tieni sul comodino?- chiese Drew e lei annuì.
-é stato lui a salvarmi dall'incidente. Jason ha quattro anni in più di me e mi ha salvata. Quella notte abbiamo chiesto aiuto a dei passanti, che hanno chiamato l'ambulanza e la polizia. Jason mi strinse forte mentre non smettevo di piangere- cominciò a raccontare la bionda, tenendo lo sguardo basso.
-Siamo stati accolti in un orfanotrofio, ma dopo poco Eleonor venne e decise di adottarci entrambi. A volte mi chiedo cosa ne sarebbe stato di me se lei non avesse voluto così tanto bene a mamma-
La bionda prese un respiro e sbuffò.
-Mi sento così dannatamente fragile- disse, massaggiandosi le tempie con le dita.
Drew scosse la testa.
-Ne hai passate talmente tante, che fragile non è sicuramente la parola che più ti si addice-
Allison accennò un sorriso, ma tornò subito cupa.
-Io e Jason ci siamo abituati lentamente alla nostra nuova vita. E ci siamo riusciti iniziando davvero a considerarci parte della famiglia Shade. Abbiamo insistito per cambiare cognome e adottare il loro. Gli anni passavano e mi sentivo parte della famiglia, perché Jason era con me.- le mani di Allison cominciarono e tremare e lei chiuse gli occhi.
-Ma sentivo che Jason era strano, che qualcosa non andava. Avevamo smesso di parlare come facevamo un tempo. Però gli volevo bene e sono sicura che lui ne volesse a me. Una sera, esattamente un anno fa, lui uscì, e posò un bacio sulla mia fronte. Mi sorrideva, mi disse che sarebbe tornato presto. Ma non tornò mai- concluse con un sussurro.
-Lui era ciò che mi rimaneva della mia famiglia, e quando il giorno dopo mi sono svegliata e lui non era a casa, mi sono sentita distrutta e persa. Io continuo ad aspettarlo-
-Sai cosa gli sia successo?- chiese Drew. Le mani della ragazza continuavano a tremare e lui le afferrò tra le sue.
-No...è per questo che ho contattato Endevor. Perché la polizia se n'è lavata le mani dopo qualche mese,e io ho bisogno che lui torni da me-
Allison alzò lo sguardo e incastonò i suoi occhi con quelli di Drew.
-Io ti odiavo perché la camera dove dormi era la sua. Mi rifugiavo lì per ore, stretta alla mia coperta a piangere, a guardare foto. So che è stupido...però non volevo inquinassi i suoi ricordi. Volevo che quella stanza rimanesse pura, piena di lui, anche se non è più qui con me-
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Magnolia
Teen Fiction"-Sei la maestra dell'accoglienza, fattelo dire- sbottò Drew, che non riuscì più a trattenersi. Allison lo guardò negli occhi. Due pozze tempestose lo fulminarono. -Nessuno ha chiesto cosa pensi tu-. -Ma io sono l'ospite, un po' di gentilezza non g...