Drew Lawrence capì di essere cresciuto quando uscì dall'esame orale della maturità, abbracciando forte la sua ragazza Allison. Anzi, soffocandola.
-Mollami- bofonchiò lei, annaspando aria.
-Scusami- ridacchiò lui. Si allontanò da lei e la osservò felice -Hai sentito che bravo sono stato in letteratura? Le ho detto tutto!- sembrava un bambino felice a cui avevano appena dato una scorta di caramelle a vita.
-E il merito di chi è?- lo canzonò lei, muovendo lentamente la gonna del vestito azzurro che indossava.
-Tuo- le diede un bacio sulla nuca, stringendola di nuovo, questa volta più delicatamente ed inspirò profondamente, beandosi del profumo che emanava la ragazzina che aveva tra le braccia.
-Dai andiamo via-
Drew le afferrò la mano e camminarono verso casa.
-Mi sento come se lo avessi fatto io l'esame- disse Allison, appoggiando una mano al petto, in corrispondenza del cuore.
Drew ridacchiò: Allison era stata una tutor perfetta. E anche molto severa. Lo svegliava ogni mattina prestissimo e lo minacciava di lasciarlo senza caffè se non rispondeva alle sue domande di letteratura, storia e filosofia. Lo lasciò davvero senza caffè per due giorni, proibendo a qualunque membro della famiglia di fargliene uno, e nascondendo la polvere in camera sua, per non fargliela trovare. Quando capì che senza quel meraviglioso liquido scuro il ragazzo non era in grado di ragionare, si arrese e gliene fece uno. Gli faceva domande persino mentre lui era sotto la doccia, minacciandolo di non baciarlo se non rispondeva correttamente. Drew aveva cominciato a chiamarla "tiranna" e lei ne era fiera.
-è stata tosta la tua preparazione ma ne è valsa la pena- si fermò, tirando indietro la ragazza che inciampò quasi.
-Mi devi una meravigliosa limonata- sussurrò malizioso.
-Ma da quando bevi qualcosa che non sia caffè e alcool?- chiese confusa.
-Baciami stupida- fece lui ridacchiando. Allison sbuffò ma lo accontentò, aggrappandosi alle sue spalle e abbandonandosi alle sue labbra. Perché erano così morbide e delicate? Facevano quasi assuefazione.
Quando si staccarono, la bionda lo osservò, orgogliosa.
-Sono fiera di te comunque-
-Aiuterò io te l'anno prossimo, preparati-
Allison si fece seria nel sentire quelle parole.
-Ma tu...dove sarai l'anno prossimo Drew?-
Il ragazzo chiuse gli occhi: non lo sapeva. Non riusciva a proiettarsi in avanti. Cosa ne sarebbe stato di lui? Sospirò, afferrandole nuovamente la mano per incastonarla con la sua.
Ripresero a camminare fino a casa in silenzio, ma Drew era quasi certo che tutti potessero sentire quanto casino stavano facendo i suoi pensieri in quel momento.
E un incubo reale li accolse non appena tornarono a casa. Drew guardò sbigottito sua madre e suo padre seduti in cucina, intenti a bere un caffè e chiacchierare con Eleonor.
-Mamma? Papà?-
Miranda si voltò, scostando i ricci capelli biondi e sorrise al figlio, alzandosi in piedi di scatto.
-Tesoro mio, come stai?- lo abbracciò forte, accarezzandogli i capelli.
Drew osservò sua madre perplesso non appena lo lasciò andare, e sentendo che era arrivato il momento che tanto temeva. Guardò suo padre, che era rimasto seduto ma gli stava sorridendo, e passò lo sguardo sui capelli castani, gli occhi azzurri e la barba incolta.
STAI LEGGENDO
Magnolia
Teen Fiction"-Sei la maestra dell'accoglienza, fattelo dire- sbottò Drew, che non riuscì più a trattenersi. Allison lo guardò negli occhi. Due pozze tempestose lo fulminarono. -Nessuno ha chiesto cosa pensi tu-. -Ma io sono l'ospite, un po' di gentilezza non g...