Un nuovo principe

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Lo spettacolo di quella sera andò meravigliosamente bene, tanto che il pubblico uscì dal tendone con le mani che ancora applaudivano. Tutti gli artisti che si erano esibiti erano fieri del loro operato, e non fecero altro che congratularsi a vicenda. In quel tripudio di lodi meritate, Pitch si sentì un pesce fuor d'acqua, e preferì ritirarsi senza essere visto. Nel passaggio a Circus-Town, trovò Ringmaster che si offrì di accompagnarlo fino a casa.

Nonostante l'uomo non avesse proferito parola durante tutto il percorso, lo Skeletron aveva intuito dal suo sguardo che voleva parlargli in privato. Non si sarebbe spiegata, altrimenti, tutta questa premura. Come sospettato, una volta arrivati sulla soglia il Direttore si autoinvitò ad entrare.

"Perdona l'ora, ma è da stamani che ho questo pensiero in testa e voglio togliermi il dente. – Si scusò, levandosi il cappello e trovando posto a sedere sulla sedia davanti al dipinto di Jack. – Bello, ha un nome?" domandò, sistemandosi i capelli.

"Mio fratello minore" rispose il ragazzo, pur senza rivelare il nome del soggetto.

"È inusuale, ma sembra simpatico".

"Cosa devi dirmi?" chiese a sua volta Pitch, cambiando discorso.

"Credo sia ormai giunto il momento, che tu prenda parte agli spettacoli. Sei qui da un po', ormai, sicuramente avrai voglia di buttarti nella mischia. – Affermò il Direttore, facendo mancare due respiri al ragazzo. – Ormai ti sarai fatto un'idea di quale disciplina ti sia più congeniale".

Lo Skeletron si sedette sul pavimento, e poi confessò che non lo sapeva. Di una cosa era certo, ossia di quello che mai avrebbe potuto fare.

"Di sicuro non il funambolo, né il domatore di bestie".

"Sono d'accordo. – Convenì Ringmaster, fissando il dipinto. – Non ne hai per niente la stoffa."

"Mi sembra di intuire, che già lo sapevi" ipotizzò, a ragione, il ragazzo.

"Al primo sguardo, ma volevo vedere se fossi capace di darti un giudizio obiettivo. Al mondo ci sono un mucchio di bifolchi che si credono maestri, quando non sono nient'altro che vermi."

"Allora, saprai già la risposta alla tua stessa domanda" sentenziò Pitch.

"Vorrei puntare sulla tua abilità. – Spiegò il Direttore, alzandosi e girovagando per casa. – Uno spettacolo di magia, in cui tu appari e scompari. Magari potremmo farlo insieme, all'inizio. Che ne dici?"

"Sarebbe magnifico" acconsentì il ragazzo, la cui felicità divenne nervosismo nel momento stesso in cui l'uomo aprì il cassetto e trovò il gioiello.

Lo prese, e lo osservò alla luce della lampada con estrema curiosità. Alla luce soffusa, a Pitch parve di scorgere una discrepanza nel volto del visitatore.

"Un gioiello di mia madre. Me lo ha regalato prima che partissi" gli spiegò lo Skeletron, frenandosi dallo strappargli dalle mani il suo tesoro.

"Ma certo. Solo una donna potrebbe avere un oggetto così grazioso".

Ringmaster osservò ancora un poco la gemma, per poi rimetterla nel cassetto nell'esatta posizione in cui l'aveva trovata.

"Benissimo, allora da domani iniziamo l'allenamento serio. – Fece, dirigendosi verso la porta. – Buonanotte, e incubi d'oro" gli augurò, nel pieno stile di Halloween-Town.

Quella stessa sera, la spilla di acquamarina trovò un nuovo nascondiglio.

"Dati i recenti avvenimenti, sono felice di proclamare mio figlio Jack come unico erede alla corona!" annunciò il re di Halloween-Town, davanti ad un folto stuolo di persone.

Era stato un gesto improvvisato, quello di richiamare tutti gli abitanti della città in piazza per fare l'annuncio, e nessuno aveva potuto farci niente. Nemmeno il sindaco, la cui testa rimase a metà giro perché non sapeva se essere felice o sconsolato. Lieto per il piccolo Jack, ma al contempo triste perché il suo re aveva dimenticato il primogenito. D'altro canto, Jack e la madre avevano ascoltato tutto dalla finestra del castello. Non erano stati avvisati delle intenzioni del Signor Skeletron, e ciò li fece arrabbiare non poco.

"Ma è impazzito?! – Sbottò Jack, iniziando a camminare per la stanza per scaricare la tensione. – Come ha potuto?"

"È il signore della città, e ha dei doveri. Decidere il suo erede è uno di questi" spiegò Madame Skeletron che, pur essendo in disaccordo con l'azione del consorte, conveniva che c'erano dei doveri cui un re doveva ottemperare.

"Sì, ma..." lo scheletro sbuffò, perché in fondo la madre aveva ragione.

Ormai era diverso tempo che non si avevano notizie del fratello maggiore, e dato il clima che si era creato ad Halloween-Town una notizia del genere avrebbe risollevato il morale di tutti. Soprattutto perché a quell'annuncio sarebbe seguitata una festa per ufficializzare la cosa, e tutti adoravano le feste pre-incoronazione.

"Quando sarò re, il mio primo proclama sarà quello di permettere a Pitch di ritornare a casa. – Affermò, commuovendo la madre. – Sarà il benvenuto, sempre e comunque, anche se non vorrà rispettare i suoi doveri di primogenito".

"Un bel pensiero" disse Madame Skeletron.

Al suo rientro, lo spaventapasseri vide che Jack lo stava aspettando fuori dal suo studio. La faccia corrucciata sostituiva le parole.

"Non dire niente, non cambierò idea" affermò il re, gesticolando.

Il giovane Skeletron non proferì parola. Si limitò a fare le spallucce, e tornò nella propria camera. Il signor Skeletron, non troppo sorpreso, entrò nella stanza e dopo averla rimessa in ordine, come ormai gli era d'abitudine farlo ogni sera, raggiunse la consorte nella camera da letto. Ella era già sotto le lenzuola, intenta a leggere un libro.

"Dagli tempo. – Fece, posando il pesante volume. – Gli ho fatto capire che dovevi farlo per forza".

"Ormai è fatta, che gli piaccia o no. – Lo spaventapasseri si mise sotto le lenzuola. – Se ha qualcosa da ridire, che dia la colpa a quel fannullone di suo fratello".

Madame Skeletron finse una risata d'approvazione, nascondendo il meglio possibile il suo dissenso. La cosa sembrò funzionare, poiché il consorte le sorrise compiaciuto e disse:

"Per fortuna ti sei rinsavita, e la pensi come me. Non capisco proprio da chi abbia preso quello là" non voleva nemmeno più invocare il nome del primogenito.

"Chissà" concluse la dama, prima di coricarsi.



The Nightmare before Christmas . Circus-TownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora