Circus-Town

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"Glielo ripeto: faccia quello che le ho detto!" ruggì imperioso il signor Skeletron al primo cittadino, dopo essersi fiondato nel suo ufficio all'alba del giorno che aveva seguito la fuga di Pitch.

Aveva portato con sé moglie e figlio, e da circa mezz'ora stava discutendo perché voleva diseredare il principe.

"Ma signore, non credo che..." balbettò il sindaco, reprimendo uno sbadiglio di stanchezza, parlando dalla testa grigia.

"Osi contraddirmi? – La fiamma della zucca divampò, sbuffando fuori dalle fessure. – Designi Jack come mio unico erede".

"NO! – Si oppose il più giovane degli Skeletron, sbattendo la mano ossuta sul tavolo in legno scricchiolante. – Non puoi fare questo a Pitch! Sono certo che tornerà, dagli solo un po' di tempo".

"Potrebbe trattarsi di una fuga temporanea, signore" concordò il sindaco, nascondendosi dietro al plico di documenti accatastati davanti alla sua faccia.

"Anche se tornasse, ormai è troppo tardi. – Precisò il re, piantando la luce minacciosa dei suoi occhi sull'uomo. – Non è degno del nome Skeletron, e nemmeno della corona".

Riportò la propria attenzione su Jack, picchiettandone il petto con l'indice raggrinzito

"Quella toccherà a te".

"Non porterò una corona che non mi appartiene" sentenziò il giovane, scostando a malo modo la mano del padre; fece una linguaccia, e uscì dalla porta sbattendola con forza.

"Per mille falò! – Esclamò il re delle zucche, portando le mani alla testa. – Sapevo che i figli litigassero per AVERE la corona, non per scaricarsela a vicenda. Possibile che io sia stato così sfortunato?"

Al che madame Skeletron, indispettita da quelle parole, staccò di netto la zucca dal corpo; la appoggiò sul tavolino ed espose la propria opinione.

"Loro sono PERFETTI! – Affermò, sottolineando con particolare enfasi l'aggettivo. – Sei TU, che non ti rendi conto di chiedere la luna a due fanciulli" lasciò anche lei l'ufficio, per raggiungere Jack fuori dall'edificio.

"Credo sia meglio rimandare la questione" propose il sindaco, mentre osservava il corpo dello spaventapasseri riposizionare la testa sopra al collo. In realtà, era felice che tutto fosse andato a monte ma non poteva certo dirlo davanti al signore della città.

"Non finisce qui".

Il re di Halloween lasciò finalmente lo studio del primo cittadino, che poté dunque rilassarsi e pensare al povero Pitch. Come altri, lo credeva sperduto nel folto bosco fuori dalla città o vittima di qualche predone. Tutti lo cercavano, ma nessuno di certo lo immaginava dentro un tendone, davanti a una piccola folla di circensi.

"Da oggi, avremo un nuovo compagno: Pitch!" lo presentò Ringmaster, battendo leggermente sulla spalla del ragazzo.

Il giovane Skeletron deglutì, e accennò ad un leggero inchino.

Osservato da tutti quegli occhi, si sentì improvvisamente come un pesce fuor d'acqua.

"Cosa sa fare? – Chiese un uomo alto e panciuto, che il principe identificò come colui che era dietro al trucco da clown dalla cicatrice in volto. – Quale sarà il suo ruolo?"

L'imbarazzo di Pitch crebbe, sbiancandogli le guance davanti a tutti. Non aveva assolutamente considerato che, per far parte di un circo, si doveva avere un talento cui lui non aveva pensato. In realtà una cosa particolare la sapeva fare, ma non voleva rivelarla.

"Bhè...io" balbettò, cercando di tirar fuori qualcosa.

Tutti lo stavano osservando, in attesa di una risposta che venne dal Direttore.

The Nightmare before Christmas . Circus-TownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora