Si dia inizio allo spettacolo

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Era tutto buio, tranne per il riflettore che si accese sopra la testa del Direttore. Si era posizionato al centro dell'arena, come sempre, per salutare il pubblico.

"Bellissima città di Halloween-Town, è un vero onore essere qui.

Per voi, che so essere un pubblico così particolare, abbiamo ideato uno spettacolo da capogiro.

Vi faremo ridere di paura".

Si inchinò, togliendo il cappello e tenendolo in una mano come un vero gentleman.

Il faro si spense, e tutto cadde di nuovo nell'ombra.

Dal nulla comparvero dei binari, di quelli piccoli per i treni dei parco giochi, e in sottofondo se ne poteva sentire il fischio.

A piccoli passi, come se stesse camminando sui carboni ardenti, un piccolo pierrot si avvicinò. Non si capiva se fosse maschio, o femmina, a causa degli abiti e del trucco. Qualunque fosse il suo genere, Pitch fu certo di non averlo mai visto. Il mimo guardò le rotaie incuriosito, sottolineando i muti pensieri con la gestualità delle mani. Ridacchiò, scuotendo le spalle, e ci si sdraiò su. Il fischio del treno divenne più forte, e le luci di una locomotiva si intravidero in un angolino buio del palcoscenico.

"Attento, sta arrivando!" gridò un vampiro dagli spalti.

Il piccolo treno entrò in scena, sbuffando dal camino. Il pierrot lo vide, e per non essere investito si inarcò a ponte in maniera quasi disumana. La locomotiva lo oltrepassò, lasciandolo indenne, e svanì dall'altro capo delle rotaie.

"Oooooh" fece il pubblico, pur senza applaudire. Ci sarebbe voluto ben altro.

Un'altra luce si accese, facendo da apripista ai gemelli siamesi. Stavano maldestramente portando un cubo, tutto colorato, che lasciarono in bella vista. Il mimo vi salì sopra, con qualche difficoltà perché l'oggetto era più alto di lui, divaricò le gambe sottili e portò il busto in avanti mentre spingeva le mani intrecciate verso l'alto. Puntò lo sguardo in avanti, e mantenendo la posizione salutò il pubblico mandando tanti bacini intervallati dai gesti delle mani. Gli abitanti di Halloween-Town risposero al teatrino porgendo a loro volta i saluti, anche se non molto entusiasti.

Da dietro il cubo, una mano artigliata afferrò il piede del pierrot. Il piccolo stridette, l'unica cosa che poteva fare visto che non poteva parlare, e un mostro coperto in pelliccia finse di trafiggerlo. Sangue finto schizzò oltre il corpo del mimo, che si lasciò andare a terra. Per la prima volta, Halloween-Town applaudì di gusto. I due attori si rivolsero a loro, e per ringraziare si inchinarono, pronti per dare il via allo spettacolo vero e proprio.

La musica del pianoforte riempì il tendone, e un faro illuminò il pianista a quattro braccia, che suonava uno strumento a due tastiere. Una sinfonia da brivido, come aveva consigliato Pitch, che accompagnò l'entrata del primo veterano: Francis, seduta a cavalcioni sull'uomo pony. Stava pettinandosi la barba, e mentre il suo mezzo di trasporto la portava in giro cantava un'aria lirica. Un ultimo giro, e dalle quinte entrarono le bambole di Fanny e lei con loro.

Erano state vestite, truccate e pettinate esattamente allo stesso modo della loro padrona, e con lei si muovevano al ritmo della frusta del domatore di bestie; evitando, al contempo, le fiamme di Proteo.

Le luci svanirono di nuovo, e quando ritornarono in scena c'era il vecchio e barbuto fachiro, che di solito passava il tempo nella tenda col fratello Zoltar (l'indovino automatico). Seduto sul letto di chiodi, si infilò una spada in gola. La tenne per circa un minuto, la sfilò e si piantò degli spilli nel derma, senza perdere una goccia di sangue. Uno spettacolo che fece girare qualche testa. Anche se non quanto l'uomo serpente, che lo seguì subito dopo. Con le dure squame rosate, e le creste sulla fronte, sarebbe stato un perfetto abitante di Halloween-Town. Già ce lo vedeva Pitch, a baciare serpenti tutto il giorno alla fontana.

"È quasi ora" disse Ringmaster allo Skeletron, richiamando la sua attenzione con un buffetto sulla schiena. Intanto, Lady si era già avviava al palo del trapezio.

L'uomo raggiunse l'arena non appena il mezzo rettile mosse i primi passi verso il retroscena, e lì annunciò il suo nuovo pupillo.

"Adesso, terribili ospiti, il mio giovane allievo e la sua partner metteranno a rischio i vostri cuori".

Senza un nome, e con la maschera a metà volto, nessuno riconobbe il ragazzo alla sua entrata in scena. Solo la sua famiglia ebbe il dubbio che fosse lui. Un sospetto confermato appena le mani del presentatore batterono un paio di volte. Solo loro sapevano che l'ex principe ereditario aveva l'abilità di sparire, e riapparire, a piacimento.

"Oh ma..." sussultò Madame, portando la mano alla bocca.

"Pitch" sussurrò Jack, con le lacrime in gola.

Nel frattempo c'era stata la seconda serie di battiti delle mani, e il ragazzo aveva preso posto nell'alto degli spalti.

"Ha mollato tutto, per fare il buffone. - Commentò il re di Halloween, incrociando le braccia. – Fatica sprecata" ridacchiò, costringendo la consorte a mordersi il labbro per non contraddirlo.

Ancora un battito, e Pitch si teletrasportò proprio accanto al genitore salutandolo come si conveniva.

"State attento, con quella fiamma. – Lo provocò, sfidandolo a dire qualcosa. – Il nostro tendone non è a prova di fuoco".

Si guardarono negli occhi dietro le loro maschere, finchè Ringmaster non richiamò a se l'allievo.

"È stato un piacere" salutò il ragazzo, prima di tornare al centro del tendone per lo spettacolo finale.

Mentre Lady già si stava esibendo nel suo numero di equilibrismo sul filo invisibile, piroettando col suo ombrellino fucsia, Pitch salì su uno dei pali e pose il piede sul cavo. Anche se ormai si era abituato a starci sopra, la sensazione che gli dava quella posizione continuava a non piacergli. L'unico motivo per cui non andò nel panico fu il pensiero che, se avesse sbagliato qualcosa, sarebbe stata Lady a farsi male. Avanzò, forse più lentamente del dovuto, e arrivò a pochi centimetri dalla ballerina.

Questa, fingendo spavento, saltò e si lasciò cadere verso il basso dove non c'era la rete di sicurezza. Pitch, l'eroe che doveva salvarla, sparì dal filo e la afferrò al volo. Insieme scomparvero nella nuvola di fumo, e riapparvero sull'altro palo. Il pubblico applaudì per la bravura, e lo Skeletron abbozzò ad un sorriso.

"Bravissimo" gli sussurrò Lady, felice della riuscita dell'esibizione.

"Lo spettacolo di questa sera è giunto alla fine.

Vi auguriamo orrendi incubi per questa notte"

Enunciò infine Ringmaster, sotto un faro rosso.



The Nightmare before Christmas . Circus-TownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora